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Tennis, solo tre italiane in Top 100 nel ranking WTA. Quasi un quarto di classifica di marca USA

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Jasmine Paolini
Jasmine Paolini / LaPresse

Un movimento più che florido. Il tennis italiano sta vivendo il momento più bello della propria storia, avendo a disposizione il numero 1 al mondo, Jannik Sinner, che ha vinto due Slam, le ATP Finals e trascinando, con Matteo Berrettini, il tricolore alla seconda Coppa Davis in fila. Ma non bisogna tenere da parte nemmeno le donne, che sono tornate sul tetto del mondo con il successo in Billie Jean King Cup. 

Una vittoria forse inaspettata, ma che rende merito alla grande annata di Jasmine Paolini, arrivata a diventare la quarta giocatrice al mondo con due finali Slam oltre a vincere la medaglia d’oro olimpica nel doppio assieme a Sara Errani. Ma come sta il movimento in generale? Sicuramente al momento non può vantare i numeri stratosferici degli uomini, ma prova comunque a difendersi.

Sono tre infatti le ragazze azzurre in top 100, assieme a Paolini ci sono anche Elisabetta Cocciaretto, che ha chiuso l’annata al numero 52 del ranking, e Lucia Bronzetti che adesso è la numero 77 al mondo. Un numero che piazza l’Italia all’ottavo posto di una ipotetica classifica per nazioni per numero di giocatrici in classifica, al pari di Polonia, Gran Bretagna, Romania e Germania.

La vetta è tutta per gli Stati Uniti, che possono vantare addirittura 17 giocatrici fra le prime 100 al mondo, con tre donne tra le prime dieci (Coco Gauff, Jessica Pegula, Emma Navarro) e Danielle Collins undicesima in classifica a pochi punti  dalla top 10. Secondo posto per la Russia, con dodici giocatrici in top 100 con Daria Kasatkina capofila, mentre terza è la Repubblica Ceca a quota 7.

Tutte le altre molto vicine: basti pensare che Cina e Ucraina sono quarte a pari merito con cinque giocatrici, una in più di Francia e Ucraina che precedono proprio il gruppetto in cui è presente l’Italia. Per il Bel Paese però al momento non sembrano poterci essere grandi rinforzi a stretto giro di posta: Sara Errani lambisce la top 100 ma i 37 anni possono farsi sentire, Martina Trevisan viene da una annata in cui è sprofondata al di fuori delle 100 mentre Lucrezia Stefanini e Nuria Brancaccio non sembrano ancora mature per un passo così importante.

Chi potrebbe provare a rompere la barriera delle 100 è invece Giorgia Pedone: vent’anni, era partita da numero 300 al mondo ed è entrata tra le prime 200, toccando anche il numero 183 del ranking, in finale nell’ultimo torneo di Solarino: il tempo è dalla sua.

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