Missione compiuta, ma quanta fatica per due set per la Lube Civitanova, che vince 3-1 la sfida con i coriacei ed esperti egiziani dell’Al Ahly e si assicura la semifinale di domani contro l’Itas Trentino, in un derby tutto italiano che deciderà la finalista del Mondiale per Club. Non è la Lube spumeggiante vista in campionato quella di Uberlandia, almeno finora, ma tanto basta per superare il turno da seconda in classifica per la squadra di Medei. Tanti, troppi errori, alcuni anche in serie, nei primi due set per la squadra marchigiana, che sbaglia una quantità industriale di battute, tenendo sempre in gioco gli avversari. Nel primo set, l’Al Ahly si ferma sul più bello (20-19), mentre nel secondo ne approfitta fino in fondo, prima di calare vistosamente dal terzo set e salutare il Mondiale a testa alta.
Medei getta nella mischia Bottolo dall’inizio al posto di Loeppky, ma l’avvio è tutto in salita per la squadra marchigiana, che si trova a rincorrere gli esuberanti africani. L’Al Ahly si porta sul 4-1 e poi sul 13-10, ma in entrambe le occasioni il muro della Lube riporta la squadra di Medei in parità. Civitanova litiga con la battuta, fatica a trovare la continuità in difesa ed è grande equilibrio fino al 19 pari. Sul 19-20 rientra dal doppio cambio Boninfante, che va al servizio, mettendo in difficoltà costante gli egiziani. Questi commettono qualche sbavatura e vengono puniti dalla squadra italiana, che piazza un break di 6-1 e con il muro di Chinenyeze vince 25-21.
Il secondo set è una sorta di incubo per Civitanova, che prova a distanziare a più riprese gli egiziani, ma per suoi demeriti più che per merito degli avversari se li ritrova sempre lì, dietro o davanti di un punto. I marchigiani sbagliano sette battute, un’infinità di attacchi. Lagumdzija scompare dal campo e viene sostituito da un Dirlic che riesce nell’impresa di fare ancora peggio. Boninfante si scorda dei centrali. Risultato: dopo tanto equilibrio, l’Al Ahly conquista due set ball che vengono annullati da Nikolov. Sul 24 pari, Dirlic si fa murare ad una mano da Elhossiny, che propriamente un gigante non è. La slash del vantaggio e poi arriva l’ace di Abdalla a completare l’opera per il 24-26 Al Ahly.
La partita vera finisce qui perché l’Al Ahly non riesce più a tenere il ritmo dei set precedenti e, nella parte centrale del terzo set, molla proprio la presa, commettendo errori in serie anche grossolani. A Civitanova basta forzare un po’ meno il servizio e di conseguenza commettere meno errori, ritrovando un Lagumdzija su buoni livelli per rimettere a posto le cose. I marchigiani volano sul 16-10 e dominano il finale del terzo parziale con il punteggio di 25-16.
Nel quarto parziale cambia poco o nulla. Dopo una prima fase di equilibrio, i marchigiani prendono il largo e volano prima sul 12-8 e poi sul 16-10. L’Al Ahly non riesce più ad essere efficace al servizio e perde definitivamente contatto con la squadra di Medei, che non si fa più avvicinare e si impone con il punteggio di 25-17. Per Civitanova, 20 i punti di Nikolov, il più continuo, 17 per Lagumdzija e 12 di Bottolo. Per l’Al Ahly, 15 punti di Asran e 10 di Salah.