Tennis
Australian Open 2025, il sorteggio degli italiani: Sinner coi big dall’altra parte, un derby e tante sfide di fascino
Sono due le sensazioni che si ricavano dal sorteggio degli Australian Open 2025 in chiave Italia. La prima: quasi tutti i tricolori sono dalla stessa parte, quella alta, del tabellone. La seconda: sono diverse le sfide che richiamano differenti tipi di passato e che, comunque, si lasciano guardare per una ragione o per un’altra. Ma andiamo con ordine, dall’alto verso il basso. Da queste elucubrazioni va escluso per ora Matteo Gigante, che deve ancora scoprire il nome del giocatore che affronterà.
Innanzitutto, in alto c’è Jannik Sinner, e non potrebbe essere altrimenti essendo il classe 2001 di Sesto Pusteria numero 1 del mondo. Per lui esordio con il cileno Nicolas Jarry, che ha ritrovato e battuto dopo cinque anni a Pechino lo scorso anno, proprio nelle ore in cui si seppe che la WADA aveva deciso che il caso Clostebol doveva proseguire al TAS di Losanna. Poi prosecuzione contro probabilmente il giapponese Taro Daniel, già affrontato qui tre anni fa, ed eventualmente contro Flavio Cobolli. Per il numero 32 del seeding subito sfida complicata con l’argentino Tomas Martin Etcheverry, che su queste superfici è diventato sempre più ostico. Teoricamente più facile, per lui, un secondo turno (Giron-Hanfmann) che potrebbe pure portare a un derby nel terzo.
Da quelle parti c’è anche Matteo Berrettini, che però non ha avuto nulla di facile. O meglio, forse solo il primo turno (nella sua versione attuale: il britannico Cameron Norrie è un ottimo giocatore in assoluto, ma ha perso quota rispetto al periodo migliore, dato che poi la sequenza è Rune (o Zhang)-Hurkacz-Sinner. Per il secondo turno forse qualcosa si può fare, per il terzo, ad oggi, è più dura. Ma lo stesso potrebbero dire gli altri: è uno degli spot più competitivi in assoluto del tabellone.
Un solo azzurro nel secondo ottavo, ed è Luca Nardi, che per la prima volta se la vedrà con il canadese Gabriel Diallo, ben cresciuto in questi ultimi tempi dopo che aveva lanciato il primo lampo in Coppa Davis nel 2022, almeno agli occhi del pubblico italiano. Sempre da capire che tipo di versione del pesarese scenderà in campo: quella buona può arrivare a un secondo turno contro Khachanov o Mannarino, quella meno buona può uscire in malo modo.
Il terzo ottavo è quello dei molti derby, e tra questi ce n’è uno particolarmente doloroso in chiave azzurra, perché mette di fronte Matteo Arnaldi e Lorenzo Musetti. Uno dei due non potrà in sostanza difendere il secondo turno in questa che è la loro prima sfida lontano dalla terra rossa (3-0 per il toscano nei precedenti, ma l’ultima volta, a Bastad nel secondo turno del 2023, si è finiti al tie-break del terzo set). La strada di base sarebbe anche affascinante: Shapovalov-Bautista Agut, poi eventualmente Ben Shelton con il piglio tutto USA, e poi un eventuale ottavo ancora a stelle e strisce con Taylor Fritz.
Nel quarto ottavo la sfida di fascino tocca a Lorenzo Sonego, destinato ad affrontare Stan Wawrinka. L’immortale svizzero, alle soglie dei quarant’anni, è ancora lì a lottare, e questa sfida si presenta sì con il torinese leggermente favorito, ma con l’elvetico che la sorpresa può piazzarla. Va anche detto che Sonego in questo periodo è difficilmente prevedibile nella sua evoluzione. Unico confronto a Umago nel 2023 in semifinale: vinse il tre volte campione Slam. Chi uscirà bene da questo match molto probabilmente avrà in premio Andrey Rublev (e il russo è un’altra delle grandi incognite di questo sorteggio, sul lungo periodo).
Andiamo dunque nella parte bassa e in particolare nel quinto ottavo, dove difficilmente si sarebbe potuta trovare una sfida più ricca di fascino estetico di quella tra Fabio Fognini e Grigor Dimitrov. Il bulgaro, pur se di pochi anni successivo per generazione al ligure, ha condiviso con lui una larghissima fetta di cammino da pro, e prova ne è il fatto che siano passati ben 12 anni dalla prima volta in cui si sono affrontati. 5-2 per Dimitrov i precedenti, con unici successi di Fabio a Sydney 2013 e a Roma 2015, ed è ovvio che oggi sia lui il favorito, però non sarà una sfida da ignorare per il lato della bellezza del tennis.
Infine, si scende fino all’ultimo ottavo per incontrare Luciano Darderi, finito in una zona veramente ostica. Forse le possibilità di battere lo spagnolo Pedro Martinez ci sono (anche se nessuno dei due è un fulmine di guerra sul veloce), ma il vero problema arriva con il nome successivo: Alexander Zverev. Il tedesco non ha certo in Darderi, o nel francese Lucas Pouille, i giocatori da temere, anche se è vero che nei primi turni una partita la rischia più o meno sempre negli Slam.