Biathlon
Biathlon, dominio francese nella Sprint maschile a Oberhof: vince Fillon Maillet. Azzurri attardati
Finita nell’album dei ricordi la 10 km Sprint maschile di Oberhof (Germania). Il borgo situato nella Selva di Turingia rappresenta tradizione e storia nel biathlon, anche perché per chi si “diletta” con sci stretti e carabina non è mai semplice affrontare l’abbinamento percorso-poligono, molto probabilmente il più complicato del massimo circuito internazionale.
A fare la storia è stata la Francia. Dopo il trionfo ieri della 24enne Paula Botet e quattro atlete nelle prime sette posizioni, nella prova odierna si è voluto fare meglio con i tre gradini del podio col tricolore d’Oltralpe. Quentin Fillon Maillet è tornato nella sua versione “2022” e si è imposto grazie a una prestazione eccellente nelle frazioni di fondo e al poligono. Alle sue spalle troviamo i connazionali Fabien Claude (0+0) a 14.9 ed Emilien Jacquelin (0+1) a 22.1. Per Fillon Maillet è la vittoria n.17 in gare di alto livello (Coppa del Mondo+Mondiali+Olimpiadi) e il 55° podio a livello individuale e per la Francia è la terza tripletta che si ricordi.
Compagine transalpina che ha totalizzato in top-10 cinque rappresentanti, considerando anche Emilien Claude (8° a 40.0 con lo zero al poligono) ed Eric Perrot (10° a 48.4 e un errore nella serie a terra). Norvegia che ha concluso con il quinto e sesto posto di Martin Uldal (0+1) a 29.4 e di Sturla Holm Laegreid (0+1) a 35.7. Polveri bagnate per chi ha spesso spadroneggiato a queste latitudini, ovvero Johannes Boe. Il fuoriclasse scandinavo non è stato preciso come al solito al poligono (2+1) e si è dovuto accontentare del 13° posto a 58.1 dalla vetta. Grande prestazione sugli sci per lui, almeno per limitare i danni in vista dell’inseguimento di domani. Boe rimane in testa alla classifica generale con 597 punti, ma vede avvicinarsi gli inseguitori, visto che Laegried dista 98 lunghezze, mentre Jaquelin è terzo con 438 punti.
Male in casa Italia. Il migliore è stato Lukas Hofer in 26ma posizione con due errori nella serie in piedi e un ritardo di 1:28.4 dalla vetta. Problema del poligono che si riverbera per gli azzurri, visto quanto è accaduto soprattutto con Tommaso Giacomel 39° (1+3) a 1:44.1. In zona punti Patrick Braunhofer (0+0) 40° a 1:46.3, qualificati per l’inseguimento anche Elia Zeni 42° (1+0) a 1:52.1 e Didier Bionaz 53° (0+3) a 2:17.0. Marco Barale ha terminato fuori dalla top-60, in 72ma piazza (2+1) a 3:04.2 dal vincitore.