Biathlon
Biathlon, la Coppa del Mondo riparte da Oberhof nel segno di Johannes Bø e Franziska Preuss. L’Italia cerca il primo podio
La Coppa del Mondo di biathlon riparte da Oberhof, dove da oggi andrà in scena la quarta tappa della stagione. In realtà, il mese di gennaio è quello meno pesante nell’economia della lotta per la Sfera di cristallo, poiché sono previste solo 6 gare, contro le 8 di dicembre e le 7 di marzo. A febbraio, invece, spazio ai Mondiali che ormai non valgono più per la classifica generale.
Una graduatoria assoluta con due monarchi. Uno atteso, l’altra meno. Come preventivabile, Johannes Thingnes Bø comanda nel settore maschile, seppur senza sbaragliare il campo. Il trentunenne norvegese vanta 115 punti di vantaggio su Sturla Holm Lægreid, il quale ha la sfortuna di essere contemporaneo di un fenomeno assoluto. Lo scenario è ormai conclamato e il quasi ventottenne di Bærum rischia di passare alla storia come uno dei più forti biathleti a non essersi mai fregiato della Sfera di cristallo (ruolo attualmente recitato da Ricco Gross o da Frode Andresen, a seconda di come la si vuole vedere).
Fra le donne, la miglior Franziska Preuss di sempre domina la scena con 194 lunghezze di margine su Elvira Öberg e 213 su Lou Jeanmonnot. La bavarese, considerata una predestinata sin da quando era una adolescente, gode ampiamente del miglior rapporto tra continuità di rendimento e prestazioni di altissimo livello. Chi può superarla sul picco della performance (la già citata Öberg, piuttosto di qualche francese d’assalto) non è stabile. Per la tedesca, l’incognita a questo punto è legata all’integrità fisica. Tutta la sua carriera è stata condizionata in negativo da una salute cagionevole. La differenza tra essere un’incompiuta e consacrarsi.
In casa Italia si cerca il primo podio della stagione. L’impressione è che tra Oberhof, Ruhpolding e Anterselva si possa calcare il piedistallo più ambito. Dopotutto l’exploit di Tommaso Giacomel appare dietro l’angolo e due dei tre contesti di gara sono particolarmente favorevoli a Dorothea Wierer. Il tutto sempre in attesa di capire quale evoluzione potrà avere il 2024-25 di Lisa Vittozzi, la cui prolungata assenza depaupera inevitabilmente il bilancio azzurro.