Tennis

Boris Becker punzecchia Alcaraz: “Un divo che gioca troppo: devono pensare meno ai soldi”

Pubblicato

il

Alcaraz / Lapresse

Carlos Alcaraz ha già conquistato quattro Slam nel corso della sua giovane carriera: due Wimbledon (2023 e 2024), un Roland Garros (2024) e uno US Open (2022). All’appello mancano dunque soltanto gli Australian Open, che il 21enne proverà a mettere nella propria bacheca già al termine della prossima edizione, in programma dal 12 al 26 gennaio sul cemento di Melbourne. Il fuoriclasse spagnolo si presenterà all’appuntamento dopo i quarti di finale raggiunti dodici mesi fa e con il chiaro obiettivo di alzare al cielo il trofeo, attualmente detenuto dal nostro Jannik Sinner.

Il numero 3 del mondo ha iniziato la marcia di avvicinamento al prestigioso torneo svolgendo una sessione di allenamento con il francese Giovanni Mpetshi Perricard e domani tornerà in campo per un nuovo turno con il serbo Novak Djokovic, prima di fare il proprio debutto stagionale nella giornata di mercoledì 8 gennaio contro il padrone di casa Alex de Minaur in un incontro di esibizione. In un momento particolarmente delicato della fase di preparazione ci ha pensato Boris Becker a smuovere le acque, pungolando lo staff di Carlos Alcaraz riguardo alla programmazione prevista per lo spagnolo

L’ex numero 1 del ranking ATP e sei volte vincitore di tornei dello Slam ha parlato chiaramente nella prima puntata di un podcast tenuto insieme ad Andrea Petkovic (ex numero 9 del mondo tra le donne): “Ha avuto un pessimo calendario nel 2024, perché ha giocato troppo. Carlos è una divo in campo, in senso positivo, un vero artista. Ma dovrebbe giocare qualche torneo in meno, non in più, altrimenti poi si rischia di vedere un Alcaraz nella media. Magari qualche rivale è felice di questo, ma noi appassionati lo vogliamo sempre al 100%“.

Boris Becker ha poi proseguito:So bene che Juan Carlos Ferrero è uno dei migliori allenatori del mondo, ma lui e l’agente devono proteggere di più Alcaraz. Il suo staff deve guardare meno ai soldi e più ai titoli e alla classifica mondiale. Certo, riceve somme a sette cifre per le esibizioni. Proteggerlo significa sapere che comunque guadagnerà tanto nei prossimi anni, ma non c’è bisogno di fare tutto in due anni“.

Exit mobile version