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Sinner risponde per la prima volta a Kyrgios. Con la consueta signorilità

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Jannik Sinner
Sinner / Lapresse

Jannik Sinner si lancia con grande piglio verso gli Australian Open, primo Slam della stagione che andrà in scena sul cemento di Melbourne dal 12 al 26 gennaio. Il numero 1 del mondo si presenterà all’appuntamento per cercare di difendere il titolo conquistato dodici mesi fa in terra oceanica, forte anche dei due successi ottenuti negli incontri di esibizione disputati questa settimana contro Alex de Minaur e Stefanos Tsitsipas.

Il tennista italiano si è imposto in maniera nitida nei confronti del padrone di casa e del greco, non concedendo set agli avversari e offrendo un gioco decisamente tonico e convincente che lascia ben sperare in visto del torneo che ci terrà compagnia per i prossimi quindici giorni. Il numero 1 del mondo esordirà lunedì 13 gennaio contro il cileno Nicolas Jarry, avversario potenzialmente rognoso e da non sottovalutare per rompere il ghiaccio.

Nel corso della conferenza stampa svoltasi dopo il successo odierno contro Tsitsipas, Jannik Sinner ha risposto a una domanda riguardante i continui attacchi di Nick Kyrgios. L’azzurro è risultato impassibile parlando degli sproloqui dell’australiano, che continua a punzecchiarlo per la positività al Clostebol da cui è stato assolto per non colpevolezza: “Non voglio commentare quello che dicono Nick o gli altri giocatori: io so come sono andate le cose, so di non aver fatto nulla di male ed è per questo motivo che sono ancora qui e sto ancora giocando”.

L’azzurro ha poi proseguito sul tema, ricordando che è in attesa del processo dopo che la WADA ha presentato ricorso al TAS in seguito alla sentenza di assoluzione emessa dall’ITIA: “Per me la cosa che conta davvero è avere al mio fianco le persone che mi vogliono bene. Mentirei se dicessi che non penso a quello che è accaduto e che ho dimenticato: è una cosa che mi accompagna oramai da qualche mese ma in questo momento siamo in una fase in cui non si sanno molte cose. Io non ne so molto più di voi“.

Il numero 1 del ranking ATP si è soffermato anche sul proprio rapporto con gli Australian Open:Questo è un posto speciale e il ricordo di quello che è accaduto un anno fa rimarrà sempre nella mia testa. Sono felice di essere di nuovo qui, non so cosa accadrà quest’anno: è una domanda a cui nessuno può rispondere, ma sono curioso di sapere cosa mi dirà questo torneo“. L’azzurro ha poi proseguito: “Lo scorso anno ci sono state molte prime volte, non solo gli Slam e il numero uno del mondo… non ci sono molte altre prime volte a disposizione nel nostro sport! Certo, gli obiettivi non mancano, a cominciare dagli altri due Slam. Lo scorso anno avrei potuto gestire meglio qualche situazione ma a 23 anni non sempre sai quali siano le cose giuste da fare. Ho imparato molto e spero di riuscire a gestire meglio alcune situazioni fuori dal campo“.

Un passaggio sul lavoro svolto in off-season insieme al suo team: “Abbiamo fatto un’ottima preparazione, abbiamo fatto dei piccolissimi cambiamenti su tutti i colpi, a questo livello sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Piccole cose che da fuori magari neanche si notano ma che per il giocatore fanno una grande differenza. Per me è molto importante cercare di variare un po’ il gioco, cercare di andare avanti un po’ di più. Ci siamo detti ‘proviamo e decidiamo’, non hanno paura di cambiare certe cose e io mi fido di loro“.

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