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Sci Alpino

‘La scodata’ di De Chiesa: “Brignone favorita, ma c’è un’incognita da verificare. Vonn può vincere a Cortina”

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Brignone e Vonn
Brignone e Vonn / Lapresse

IL FINE SETTIMANA DI FEDERICA BRIGNONE A ST. ANTON

Quello che ha fatto a St. Anton è semplicemente straordinario. Certamente non si tratta di una sorpresa, perché sappiamo cosa è capace di fare su certe piste. Però la vittoria in discesa è la consacrazione di una carriera a tutto tondo, perché ha vinto in tutte le sue specialità. Odermatt, ad esempio, non potrebbe arrivare a vincere in quattro specialità, neanche se esistesse ancora la combinata. Questo ci dà la dimensione di cosa sia Federica Brignone. 
La discesa l’ha vinta veramente alla grande. Dove hanno sbagliato Gut e Huetter, lei ha pennellato, realizzando un capolavoro nella curva che immetteva nel tratto di scorrimento. Poi mi ha impressionato alla Eisfall, dove c’erano già dei segni sul terreno. Si è fidata del suo talento, che è unico: ha subìto le sconnessioni come se nulla fosse. Con una piccola spigolata nella parte finale poteva compromettere tutto, ma non si è scomposta. Quando è arrivata Ledecka c’è stato il primo sussulto, poi abbiamo tremato quando Malorie Blanc si è fermata soli 7 centesimi con un numero alto. Occhio che questa ragazza scia veramente bene, è una promessa, ha vinto anche i Mondiali juniores in superG ed è tornata da un grave infortunio al ginocchio. 
Va detto che la giovane svizzera ha avuto un vantaggio non da poco. La neve era un po’ tipo polistirolo, c’erano dei pallini. In quei casi il manto non ti dà un feedback preciso e attinente alla realtà, quindi ti ritrovi sulle uova. Poi i pallini si sono spalmati, e chi arrivava dopo con i pettorali più alti ha avuto questo vantaggio. Peccato per Laura Pirovano che era terza, sarebbe stato un tripudio. Mi è dispiaciuto molto. 
Brignone ha fatto inoltre un superG straordinario, perché le prime sono scese al buio e con un terreno ruvido e con tante sollecitazioni. L’azzurra ha avuto un grande svantaggio rispetto a Macuga, che è scesa con il sole: c’è proprio una grandissima differenza. Quando non vedi il terreno, per forza di cose ti irrigidisci. Io credo che Macuga, se fosse scesa nelle stesse condizioni di Brignone, non avrebbe vinto, ma questo non toglie niente alla sua bravura. 

BRIGNONE E IL TABÙ CORTINA

Se uno si ferma alla statistica, allora si precluderebbe il sogno di vederla svettare anche a Cortina. Negli ultimi anni ha fatto grandi miglioramenti nello scorrimento, ha affinato molto la sciata in quei tratti dove serve sensibilità. Se non ha fantasmi o preclusioni di sorta, per me lei può andare bene anche a Cortina. L’unica incognita è la neve di Cortina, che lei non ha mai amato, perché è aggressiva. Questi giorni però è previsto caldo e la neve potrebbe essere più adatta a lei. Sono abbastanza fiducioso. Magari non vincerà, ma potrebbe portare a casa punti importanti.

LA DOPPIA USCITA DI SOFIA GOGGIA

Peccato, è stata una occasione persa. Due uscite di fila in velocità capitano di rado. L’errore comunque ci può stare. Sofia andava forte, se la giocava sicuramente. Su quella diagonale non ho capito cosa sia successo, probabilmente non l’ha digerita. In discesa si è un po’ piantata sulla neve riportata prima della Eisfall. Lei mi ha detto che non c’erano problemi con le reti e non si è fatta niente. Anche in superG quella curva non l’ha fatta bene, addirittura ha appoggiato lo sci sul telone della rete, come Bode Miller alla Steilhang di Kitzbuehel anni fa. Poi la scivolata in superG è stata un po’ strana, perché era sbilanciata sull’interno. Sicuramente due uscite, ad ogni modo, parlano da sole: tecnicamente è stata più in bilico rispetto ad inizio stagione. In superG c’erano già stati due segnali nella parte alta con delle inclinazioni di busto dove si è salvata al pelo. Vediamo a Cortina, dove lei può fare molto bene. Magari reagisce come ha fatto Brignone dopo Kranjska Gora.

LA REDENZIONE DI LINDSEY VONN

La Vonn è davvero una sorpresa annunciata. A St. Moritz l’abbiamo vista sciare in totale sicurezza con un numero alto, arrivando 14ma. Se tanto ci dava tanto, era normale che potesse arrivare a questi livelli. Quello che mi ha sorpreso per davvero è la sua classe immutata dopo 6 anni, come se il tempo si fosse fermato: nelle curve dove la Goggia ha sbagliato, lei non ha fatto nessuna fatica. Vonn è stata l’unica a sciare la Eisfall in maniera impeccabile. Quel passaggio è proprio fisso nella mia mente per la perfezione tecnica nell’angolazione del bacino: un capolavoro. Quindi a Cortina attenzione. L’americana può vincere, la metto tra le grandissime favorite. Io penso che la Vonn possa sciare così perché è integra fisicamente. Anche Clarey, che si è ritirato a 42 anni, ce lo ha dimostrato salendo sul podio alle Olimpiadi e Kitzbuehel al crepuscolo della carriera. In slalom, alla stessa età, non sarebbe possibile.

VENTO NUOVO NELLA VELOCITÀ

Il livello delle vincenti è sempre stato altissimo in questi anni. Poi quante siano a quel livello, è un altro discorso. La Blanc ha appena iniziato, vediamo cosa farà nelle prossime gare e come gestirà tutti gli occhi puntati addosso. Macuga è brava, aveva già ottenuto diversi piazzamenti e a St. Anton ha sfruttato l’occasione.

LA CORSA ALLA COPPA DEL MONDO GENERALE

A questo punto della stagione viene da pensare che la favorita, di primo acchito, sia Federica Brignone, perché ha tre specialità dove sta sciando veramente bene e può finire nelle 5 con continuità. Poi subentrano fattori psicologici tutti da verificare nel prosieguo della stagione. Come sciata e stato di forma, Brignone al momento non ha rivali. Però, quando sale la pressione e inizi a pensare ai punti per la classifica, la sciata può cambiare. Se la Gut-Behrami rimane questa, per forza Brignone è favorita, ma tutto può cambiare. Anche Goggia potrebbe ancora farsi viva se riuscisse ad infilare una serie di risultati tra Cortina e Garmisch. La Rast è bravissima, ha tenuto sin qui un ottimo ruolino di marcia, ma non dimentichiamo che ha solo due specialità, ma in primis lo slalom, quindi la vedo difficile. L’elvetica è in testa alla classifica generale, ma tutto mi fa pensare che lo sia momentaneamente.