Sci Alpino
Pagelle gigante Kranjska Gora 2025: Goggia, cambia tutto. Colturi: l’Italia ha perso un Sinner dello sci
PAGELLE GIGANTE KRANJSKA GORA 2025
Sofia Goggia, 9,5: sempre più strabiliante. I rientri in discesa e superG erano stati sensazionali, ma parliamo delle sue discipline. Che in gigante chiudesse quinta, a poco più di mezzo secondo dal podio, era francamente impensabile. Nonostante un anno di assenza, la bergamasca ha dimostrato che il grande lavoro svolto prima del grave infortunio non è andato perso. Ha raggiunto una stabilità tecnica che, tra le porte larghe, non si era mai vista. Questa Goggia somiglia a quella dei primi anni in gigante, ma ha acquisito una maggiore consapevolezza e, soprattutto, una superiore padronanza. È chiaro che il risultato odierno cambi tutto. Si pensava che l’azzurra avesse solo due discipline a disposizione per fare punti, invece sono tre…”Penso una gara per volta, prendo quello che viene“. Ha spiegato la 32enne. Un approccio che ci sentiamo di condividere.
Federica Brignone, 5: quest’anno in gigante o vince o salta. Per ambire alla classifica generale, ma anche a quella di specialità, occorrerebbe una via di mezzo…Non deve commettere l’errore della passata stagione, quando si mise addosso tanta pressione per la corsa alla Coppa del Mondo assoluta e visse un mese di gennaio molto negativo in termini di risultati. Storicamente la valdostana ha dato il meglio di sé nei momenti meno attesi, quando nessuno se l’aspettava. Con la mente libera è difficile da battere, mentre fa più fatica a reggere il peso di una responsabilità che lei stessa si crea. Ad ogni modo, ha bisogno di ritrovare tranquillità, senza avventurarsi in polemiche come quella sul calendario che non portano da nessuna parte (sebbene abbia ragione). Federica Brignone non deve cercare nemici dove non ci sono, ma concentrarsi solo su se stessa.
Lara Colturi, 9: ormai questa ragazza è una realtà. Ad ogni suo podio aumenteranno i rimpianti, perché stiamo parlando di un’atleta italianissima, appena 18enne, che tuttavia difende i colori dell’Albania. Nel lungo periodo diventerà una papabile per la Coppa del Mondo generale, avendo ottime attitudini anche in discesa e superG. L’Italia aveva un potenziale Sinner anche nello sci alpino, ma è andata così. Non è troppo tardi per provare a trovare una soluzione che vada bene a tutti.
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Sara Hector, 10: la svedese è tornata sui livelli di grazia della stagione 2022, quando vinse anche le Olimpiadi. Sul ghiaccio della Podkoren si è esaltata, rifilando distacchi abissali alla concorrenza. E domani in slalom può puntare al bis.
Alice Robinson, 8: terzo podio stagionale per la neozelandese. Si conferma il trend recente: meno veloce e spregiudicata rispetto al passato, ma molto più solida e costante.
Lara Gut-Behrami, 5,5: ormai è evidente che in gigante non sia quella delle ultime due stagioni. Questo tiene in corsa le azzurre per la Coppa del Mondo generale, dove comunque l’elvetica resta la donna da battere.
Julia Scheib, 7: l’austriaca si conferma atleta da grandi rimonte e conclude quarta dopo aver recuperato ben nove posizioni.
Camille Rast, 5,5: sembra tornata nei ranghi. Per la classifica generale non è ancora pronta.
Zrinka Ljutic, 5: fallisce l’esame del gigante e chiude fuori dalle migliori 10, con oltre 3 secondi di distacco. In futuro sarà una pretendente per la Coppa del Mondo assoluta (insieme a Colturi ed Aicher?), ma deve ancora maturare. Il suo obiettivo stagionale è la ‘coppetta’ di slalom.
Lara Della Mea, 6,5: ottiene di gran lunga il miglior piazzamento della carriera in gigante e conclude per la prima volta tra le migliori 20. Sta vivendo una metamorfosi che ricorda quella di Alex Vinatzer: adesso è più gigantista che slalomista.
Marta Bassino, 4: ripiomba nel tunnel. Ormai c’è un chiaro problema di materiali: quando trova condizioni di neve ghiacciata, non sembra in grado di controllare i suoi sci. Un peccato, perché in passato la piemontese era maestra in queste condizioni.