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Rugby, Duodo “Voglio ridare centralità ai club, in Italia e in Europa”

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Andrea Duodo
Duodo / Federugby via Getty Images

Sono pochi mesi che Andrea Duodo è stato eletto nuovo presidente della Federazione Italiana Rugby e in questi mesi sono tante le aspettative riposte su di lui. Aspettando che alle parole seguano i fatti, però, quello che appare è un cambio di passo rispetto al recente passato, sia per quel che riguarda la gestione Gavazzi sia quella Innocenti.

E in un’intervista rilasciata a La Gazzetta di Mantova il numero 1 del rugby italiano ha parlato molto del ruolo che i club devono avere. Parliamo dei club d’alto livello, quelli che non partecipano all’United Rugby Championship e alle due coppe europee e che negli ultimi anni hanno perso visibilità, qualità e valore all’interno del movimento ovale italiano. Ma, secondo Duodo, questo deve cambiare.

“In futuro mi piacerebbe che la Serie A Elite maschile avesse 12 squadra (oggi le squadre sono 9, ndr.). Bisognerà fare un lavoro importante per renderla sempre più attrattiva anche per la tv” ha dichiarato il presidente Fir. E per renderla attrattiva servono sicuramente due cose: alzare il livello della qualità del rugby della Serie A Elite e ampliare il bacino territoriale, magari provando a coinvolgere anche grandi piazze, quelle che hanno più visibilità mediatica.

Poi Andrea Duodo guarda fuori dai confini italiani, cioè a quelle coppe europee alle quali partecipano oggi solo Benetton Treviso e Zebre Parma. “Lo scorso novembre si è insediato il nuovo governo di Rugby Europe e abbiamo inviato la nostra proposta. Ovviamente servirà la collaborazione di Spagna, Portogallo, Romania e Georgia. I tempi non saranno celeri ma continueremo a lavorarci” ha concluso il numero 1 federale, aprendo a un torneo tra i tier 2.

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