Rugby
Sei Nazioni rugby 2025: le favorite. L’Irlanda difende il titolo, ma occhio alla Francia
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Prende il via questo fine settimana il Guinness Sei Nazioni 2025 e per cinque weekend Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia (in rigoroso ordine alfabetico) lotteranno per conquistare il titolo. 15 partite che promettono emozioni ed equilibrio, ma quali sono le favorite per il titolo e chi punta a essere la sorpresa?
Non può non essere tra le favorite l’Irlanda, cioè la formazione campione in carica. Gli irlandesi sono tra le nazionali più forti al mondo ormai da anni, hanno vinto il torneo negli ultimi due anni e puntano al tris. A mettere in dubbio il possibile successo finale l’assenza in panchina di Andy Farrell (guiderà i British & Irish Lions questa estate), con Simon Easterby a sostituirlo, e una rosa che non è molto cambiata. Esperta, ma forse fin troppo conosciuta dagli avversari.
La prima candidata per strappare il titolo agli irlandesi è sicuramente la Francia. Ha vinto nel 2022, ma soprattutto rispetto a 12 mesi fa ritrova la sua stella più lucente. Antoine Dupont, il più forte mediano di mischia (e probabilmente il più forte giocatore tout court), aveva saltato l’edizione 2024 per prepararsi alle Olimpiadi, ma ora sarà a disposizione dei Bleus ed è un giocatore che può fare la differenza, come ha dimostrato ai Giochi Olimpici di Parigi.
Alle loro spalle si candida come terza incomoda l’Inghilterra, che ha i talenti per conquistare il titolo, ma dovrà trovare quella costanza e coerenza di gioco mancata negli ultimi anni. Outsider di lusso la Scozia, ma i britannici dovranno dare subito due forti segnali vincendo all’esordio contro l’Italia e poi sfidando l’Irlanda. Due vittorie interne darebbero lo slancio per provare il colpaccio, uno o due ko spegnerebbero subito i sogni scozzesi, che giocano tre match in casa, ma chiuderanno il torneo in Francia.
Poche chance, almeno sulla carta, invece per Galles e Italia. Se gli azzurri sono tradizionalmente gli underdog del torneo e proveranno a stupire il mondo sfruttando i tre match interni (ma contro Francia e Irlanda), per il Galles questi anni sono di profonda crisi. In campo, dove i risultati stentano ad arrivare, e fuori, dove la crisi economica e politica della federazione sono pesanti. Vedere il Galles vincere il torneo appare, oggi, utopico.