Sci di fondo
Tour de Ski: il Cermis chiude tutto. Pellegrino a caccia del podio sull’ultima scalata, Klaebo e Johaug per la vittoria
Come già ieri, anche oggi di fatto i temi che governano il Tour de Ski sono tre. Solo che la variabile è di quelle importanti: c’è l’Alpe del Cermis, l’ultima fatica, quella dove osano in pochi, dove i valori cambiano anche di tanto. E dove può decidersi tutto. Magari al maschile no, come vedremo, ma al femminile sì.
Primo tema: Klaebo. Abbiamo detto che al maschile non si decide tutto. Non per la vittoria, questo è poco ma sicuro. Con oltre due minuti di vantaggio su tutti il fenomeno norvegese può letteralmente prendersi il lusso di salire con tutta calma, senza rischiare assolutamente niente e arrivare al traguardo con le certezza di aggiungere ancora un altro alloro ai tantissimi che ha, tali che probabilmente non gli bastano più due-tre stanze di casa. Ne servirebbe una distinta e intera: ma, del resto, la sua forza è questa, quella di poter andare forte ovunque. E l’avviso per i Mondiali di Trondheim è lanciato.
Secondo tema: Pellegrino. Neanche 30 secondi dal podio, e se non fosse arrivata la controprestazione della 20 km forse si starebbe a parlare dell’unico uomo in grado di tenere realmente botta contro Klaebo, perché è questo ciò che ha fatto per tutte le altre competizioni. Una versione di Chicco, questa, raramente vista da questa parti, forse anche migliore del 2022 e che giunge con una fiducia alle stelle dopo il secondo posto dello skiathlon. Sognare non costa niente, anche se è vero che ci sono uomini più forti di lui in salita. Tra cui quelli che si trova davanti.
Terzo tema: Johaug contro Slind. O forse solo Johaug, visto che le altre che avrebbero potuto sfidare l’una e l’altra si sono semplicemente dissolte a livello di classifica generale. Sarebbe un fatto anche decisamente clamoroso: un Tour de Ski, al rientro, a 36 anni e dopo che la stagione non era stata la cavalcata trionfale che molti si attendevano. Complice, naturalmente, anche l’avanzare degli anni, ma quando si sale si sa chi ha ancora una marcia in più. Resta da vedere se Slind avrà o meno la forza di provare qualche soluzione per riappropriarsi di una vetta a lungo tenuta.