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Trionfo storico del Vietnam nella Coppa del Sud-Est Asiatico

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Vietnam / VFF

Il Vietnam festeggia il terzo titolo nella Coppa del Sud-Est Asiatico, trionfando su una favorita Thailandia in una finale memorabile. Decisivo Rafaelson, primo naturalizzato a vestire la maglia vietnamita in partite ufficiali, protagonista assoluto di un successo storico.

Nella serata di domenica 5 gennaio, le strade di tutte le principali città vietnamite si sono riempite di tifosi festanti per il terzo titolo conquistato dal Vietnam nella Coppa del Sud-Est Asiatico (ASEAN Championship – Mitsubishi Electric Cup, secondo l’attuale denominazione ufficiale). La compagine vietnamita ha infatti conquistato il suo terzo titolo in questo torneo, dopo quelli del 2008 e del 2018, prendendosi una sentita rivincita sugli storici rivali della Thailandia dopo la fine persa nell’edizione del 2022.

Il Vietnam arrivava a questa competizione dopo un periodo assai tumultuoso: dopo la lunga epopea del tecnico sudcoreano Park Hang-seo, che tra il 2017 e il 2023 ha portato il Vietnam a raggiungere i migliori risultati calcistici della sua storia, la federazione vietnamita aveva affidato la guida della nazionale maggiore al francese Philippe Troussier, che già dal 2018 lavorava nei settori giovanili, e che soprattutto aveva ottenuto ottimi risultati alla guida del Giappone tra il 1998 ed il 2002, vincendo anche una Coppa d’Asia.

Tuttavia, i risultati ottenuti da Troussier sono stati molto deludenti, con ben dieci sconfitte in quattordici partite disputate, ed il Vietnam eliminato prematuramente dalla corsa alle qualificazioni per la prossima Coppa del Mondo, dopo aver invece raggiunto la fase finale delle qualificazioni asiatiche ai Mondiali 2022. Questi pessimi risultati hanno portato la federazione vietnamita ad interrompere prematuramente il contratto con Troussier, tornando ad affidarsi ad un sudcoreano, Kim Sang-shik.

L’arrivo di Kim ha suscitato scetticismo tra i tifosi vietnamiti, vista la sua scarsa esperienza come allenatore: buon difensore che ha preso parte ai Mondiali 2006 con la nazionale del suo Paese, Kim ha iniziato la sua carriera da allenatore solo nel 2020, guidando per tre anni il club dello Jeonbuk Hyundai Motors, vincendo il campionato sudcoreano nel 2021 e la coppa nazionale nel 2022. Tuttavia, non aveva alcuna esperienza come commissario tecnico di una nazionale, neppure giovanile.

Giunto in Vietnam a maggio, Kim Sang-shik si è subito fatto apprezzare sin dall’esordio, una vittoria per 3-2 sulle Filippine, che ha posto fine ad una striscia negativa di otto sconfitte consecutive. Soprattutto, Kim ha impostato una nuova linea per la nazionale vietnamita, effettuando cambiamenti radicali, come la titolarizzazione del portiere Nguyễn Đình Triệu, dovuta anche all’infortunio di Đặng Văn Lâm, ed un gioco non più incentrato sul leader tecnico Nguyễn Quang Hải, con la squadra che in precedenza dipendeva troppo dalle sue prestazioni.

Persino il centravanti Nguyễn Tiến Linh non è stato più ritenuto indispensabile dal nuovo allenatore, anche grazie all’innesto di Nguyễn Xuân Son, nome vietnamita di Rafaelson, giocatore brasiliano diventato il primo naturalizzato a giocare per il Vietnam in una partita ufficiale. Capocannoniere della V. League nella scorsa stagione, con ben 33 reti realizzate e la vittoria del titolo con la squadra del Nam Định, Rafaelson rappresenta un’eccezione alla politica vietnamita di non utilizzare giocatori naturalizzati in nazionale, al contrario di quello che fanno molte nazionali del Sud-Est asiatico. Nonostante – anche in questo caso – l’iniziale scetticismo di un pubblico, che non ama vedere giocatori non vietnamiti vestire la maglia rossa, la naturalizzazione di Rafaelson si sarebbe rivelata decisiva per la vittoria del titolo.

Venendo al torneo, il Vietnam ha esordito con una netta vittoria per 4-1 sul Laos, proseguendo poi la fase a gironi con un successo sofferto sull’Indonesia (1-0), un pareggio fuori casa con le Filippine (1-1) e un netto successo sul Myanmar (5-0), con Rafaelson (Nguyễn Xuân Son) autore di una doppietta. Nella doppia semifinale, il Vietnam ha superato Singapore vincendo 2-0 all’andata e 3-0 al ritorno, con Rafaelson ancora autore di quattro reti.

In finale, il Vietnam ha ritrovato la Thailandia, squadra più titolata nella storia del torneo, con ben 7 titoli in 15 edizioni, e duplice campione in carica dopo i successi del 2020 e del 2022. Nell’ultima edizione, come accennato in precedenza, i thailandesi avevano sconfitto proprio il Vietnam, con un pareggio per 2-2 all’andata ed una vittoria per 1-0 al ritorno.

La memoria di quanto avvenuto due anni fa ha certamente rappresentato un’ulteriore motivazione per il Vietnam, con Rafaelson ancora protagonista all’andata ed autore di una doppietta per il 2-1 in favore dei padroni di casa. Il ritorno di Bangkok è iniziato idealmente per il Vietnam, trovatosi in vantaggio grazie ad una rete di Phạm Tuấn Hải dopo appena otto minuti. Tuttavia, il successivo grave infortunio di Rafaelson, costretto ad uscire a metà del primo tempo, ha cambiato l’inerzia della partita, con la Thailandia che ha ribaltato il punteggio (2-1 al 64’), riportando la situazione complessiva della doppia sfida in perfetta parità.

Alla fine, una sfortunata autorete thailandese e la rete al ventesimo (!) minuto di recupero di Nguyễn Hai Long, che ha approfittato della disperata incursione offensiva del portiere thailandese per segnare a porta vuota, hanno regalato il terzo titolo al Vietnam, che in quest’occasione è diventata anche la prima squadra di sempre a vincere entrambe le partite in una finale contro la Thailandia.

Rafaelson, incensato dalla stampa vietnamita e non solo, ha vinto la classifica marcatori del torneo con 7 reti in sole quattro presenze, avendo saltato le prime tre partite, e venendo inoltre votato come miglior giocatore del torneo, primo vietnamita a ricevere questo riconoscimento. Assente dalla cerimonia di premiazione per via della frattura subita alla gamba destra, che lo terrà lontano dai campi per un bel po’, Nguyễn Xuân Son ha definitivamente vinto le resistenze del pubblico vietnamita, diventandone il nuovo idolo a suon di goal e giocate decisive (al suo attivo anche due assist). Nguyễn Đình Triệu ha invece ricevuto il riconoscimento di miglior portiere della competizione.

A livello di squadra, il Vietnam ha stabilito un nuovo record per il maggior numero di vittorie in una singola edizione del torneo, assicurandosi sette vittorie e un pareggio senza una sola sconfitta. Nessun’altra squadra, inclusa la Thailandia, aveva raggiunto questa impresa nei 29 anni di storia del torneo. Inoltre, il Vietnam ha registrato la sua miglior differenza reti di sempre nel torneo, concludendo con bilancio di +14 (venti gol segnati e sei subiti).

Le nazionali del Sud-Est asiatico torneranno in campo a marzo per le qualificazioni della Coppa d’Asia, con il Vietnam che affronterà il Laos forte della fiducia accumulata nel corso di questo torneo.

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