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Calcio

Calcio femminile, l’Italia si distrae in difesa e cede il passo alla Danimarca in Nations League

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Michela Cambiaghi Italia
Michela Cambiaghi/ IPA Sport

L‘Italia esce sconfitta dallo Stadio Alberto Picco di La Spezia, impianto che ha ospitato la sfida contro la Danimarca, secondo appuntamento valido per la Nations League 2025 di calcio femminile. Le ragazze di Andrea Soncin hanno infatti ceduto il passo alle rivali per 1-3, in una sfida sbloccatasi solo nel secondo tempo.

Sotto una pioggia che accompagnato tutta la durata della disputa, le azzurre provano subito a rendersi pericolose dopo appena quattro minuti, quando un tiro dalla distanza di Giugliano viene respinto da Ostergard, sbattendo così sulla traversa. Giacinti concretizza così il tap-in, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Le danesi si confermano squadra tosta, e lo dimostrano al 23’ con Vangsgaard, abile a concretizzare un tentativo nato da una sbavatura difensiva di Lenzini, prontamente raccolta da Thomsen, la quale scarica verso la numero 9, il cui tiro però risulta leggermente impreciso sbattendo anche in questo caso sulla traversa.

Nella ripresa il match si accende ancora di più. Al 53’ le nordiche mettono il musetto davanti, con un tiro dal limite di Faerge, ben servita da Hasbo. Ma l’Italia non ci sta e, con personalità, riacciuffa le avversarie dopo solo cinque minuti con Cambiaghi, la più rapida a prendere la sfera su traversone di Boattin scaturito da una bella manovra offensiva. 

Tuttavia la retroguardia tricolore, già in difficoltà nel legno colpito dalla giocatrice della Juventus, va in apnea a sedici minuti dalla fine: Holmgaard, colpevolmente lasciata troppo libera, raccoglie il pallone su deviazione al centro dell’area, superando così a distanza ravvicinata Giuliani.

Le azzurre quindi vanno alla ricerca del pareggio, subendo però in pieno recupero la doccia fredda di Thomsen, la quale al terzo giro di orologio dell’extra time stampa l’1-3 dopo un lancio lungo della difesa danese che arriva verso Harder, bravissima a beffare le rivali con un gioco di prestigio passando così alla numero 19, cinica davanti all’estremo difensore italiano. Finisce così, con un risultato che non rispecchia in realtà i valori visti in campo. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma anche sconfitte come queste fanno parte del percorso.