Sci Alpino
Federica Brignone non si scompone: “Voglio isolarmi e pensare gara per gara. A Kvitfjell spero che…”

Federica Brignone ha vinto il secondo gigante di Sestriere, prova valida per la Coppa del Mondo di sci alpino andata in scena sulle nevi piemontesi. L’azzurra si è imposta a ventiquattro ore di distanza dal successo ottenuto nella prima gara tra le porte larghe sulla pista Giovanni Agnelli, ottenendo la settima affermazione stagionale nel massimo circuito internazionale itinerante e allungando ulteriormente in testa alla classifica generale, dove ora può fare affidamento su un vantaggio di 190 punti nei confronti della svizzera Lara Gut-Behrami.
Federica Brignone ha espresso tutta la propria soddisfazione ai canali federali: “Ci tenevo tantissimo a queste due gare, è un sogno vincere due volte in Italia nel giro di pochi giorni. Nella seconda manche ho messo in pista il mio sciare, non ho inseguito nulla di speciale: in questo sport non c’è da inventarsi l’acqua calda e se si pretende troppo si va fuori giri. Non c’erano condizioni facili, la visibilità per le ultime non era ottimale. Sono andata all’attacco dopo una prima manche solida, eravamo tutte vicine e ho voluto tentare il massimo: ho cercato di prendere tutte le curve al meglio, di spingere dall’inizio alla fine. Mi sembrava di aver perso velocità in basso ed allora ho spinto a tutta. Oggi mi sentivo maggiori energie dopo la febbre dei giorni scorsi e sono contentissima”.
L’azzurra ha poi proseguito: “È una stagione incredibile ma ci sono ancora tante tappe. L’anno scorso il mese di gennaio ha rovinato il mio cammino: ora voglio isolarmi e pensare solo alle mie gare, al mio sciare. Mi spiace aver perso punti in tre giganti, quest’anno, ma sono sempre andata all’attacco e sto mettendo in pista il mio miglior sci. Ed è una cosa molto positiva. I bilanci però mi piace farli a fine stagione, per capire nel dettaglio cosa poteva andare meglio o no”.
La nostra portacolori ha poi concluso: “Sto vivendo un momento fantastico perché mi sento come rilassata, resto concentrata sulle mie cose e di vivere le emozioni sul momento. Questo mi permette di recuperare molto tra una gara e l’altra e di girare pagina in fretta, a volte quando si vince è persino più difficile farlo. Sento tante persone vicine a me, in Italia e all’estero: a Sestriere ho sentito il boato lungo tutta la pista dopo che sono uscita dal cancelletto. Il tifo lo sento, magari non aiuta, ma da una bella sensazione. A La Thuile cercherò di gestire questa attesa: non ho mai vinto in casa, la pista mi piace molto e proverò a dare il massimo. Ora arriva Kvitfjell, in Norvegia: è una pista in cui bisogna leggere il terreno, spero faccia caldo per trovare una neve che mi piace, ma sono cresciuta molto in discesa, ci ho lavorato e cercherò di fare bene”.