Festival di Sanremo
LIVE Festival di Sanremo 2025 in DIRETTA: Corsi, Achille Lauro, Fedez, Giorgia e Cristicchi nei primi 5 posti! Emoziona Damiano David

CLICCA QUI PER AGGIORNARE LA DIRETTA LIVE
1.11: Per questa sera è tutto, grazie per averci seguito e buonanotte. Appuntamento a domani alle 20.40 per la terza serata del Festival
1.10: Poche sorprese nelle prime 5 posizioni. I favoriti restano nelle posizioni alte della classifica: Lucio Corsi, Achille Lauro, Fedez, Simone Cristicchi, Giorgia
1.09: Lucio Corsi
1.09: Achille Lauro
1.09: Fedez
1.08: Simone Cristicchi
1.07: Giorgia
1.07: Tutto pronto per i primi 5
1.00: Dopo la pubblicità i nomi
0.57: Tra poco la comunicazione dei primi cinque classificati di questa sera. Classifica molto importante e indicativa visto che questa sera c’è anche il televoto
0.53: Sul palco dell’Ariston Vittoria Puccini, Giacomo Giorgio e Carmine Recano presentano “Belcanto”
“Belcanto” è una nuova serie televisiva diretta da Carmine Elia, con protagonisti Vittoria Puccini, Giacomo Giorgio e Carmine Recano. La fiction, ambientata nell’Italia della metà dell’Ottocento, segue la storia di Maria (interpretata da Vittoria Puccini) e delle sue figlie, Antonia e Carolina, mentre fuggono da Napoli per sfuggire all’oppressione del violento marito di Maria, Iginio, e inseguire il sogno del canto a Milano. Le tre donne si immergono nel mondo affascinante ma spietato dell’opera, affrontando inganni, tradimenti e passioni travolgenti. Maria nasconde un misterioso segreto alle figlie, mentre Antonia viene spinta verso il successo e la ribelle Carolina mostra una forza e un carisma inaspettati. La serie esplora temi di libertà, ambizione e le complesse dinamiche familiari. “Belcanto” andrà in onda su Rai 1 a partire da lunedì 24 febbraio 2025, per quattro prime serate.
0.40: La gara si è chiusa, tra poco si chiuderà il televoto
0.38: WILLY PEYOTE 8: funky rap brillante, che cattura al primo ascolto e si conferma al secondo. Acchiappa dalla prima nota, poi scorre via che è un piacere, con pungente, costruttiva e mai scontata ironia.
0.35: Pezzo accattivante, testo intelligente per Willie Peyote che vince la nostra personalissima classifica. A metà fra bossa e funky, c’è ilk passato ma anche il futuro. Pezzo trascinante. E c’è anche il coretto da live. c’è praticamente tutto
0.33: La canzone “Grazie ma no grazie” di Willie Peyote si presenta come una riflessione ironica e politica sulla società odierna. Con un titolo che suona come una risposta a chi emette giudizi o esprime opinioni non richieste, il brano si ispira al monologo di Cyrano de Bergerac e affronta con umorismo le situazioni che ci mettono in difficoltà. Pur mantenendo un tono leggero, la canzone esplora tematiche più profonde, come l’immobilismo delle persone che restano ancorate alle proprie convinzioni senza apertura al dialogo. Willie Peyote sfrutta il palco di Sanremo per sottolineare l’importanza della comunicazione e della comprensione reciproca, invitando a superare le divisioni e a ridere delle contraddizioni del nostro tempo.
Grazie ma no grazie
di G. Bruno – A. Vella – D. Bestonzo – L. Romeo
Ed. Warner Chappell Music Italiana/Turet/Gorilla
Ma che storia triste, avevo aspettative basse
E sai già come finisce visto da dove si parte
Tu vorresti che la gente ti capisse, la ami come se lei ricambiasse
E c’hai provato anche più volte dei Jalisse ma l’insistenza non è mai così di classe
Certi discorsi vanno presi con le pinze oppure provocano risate grasse
E te la aspetti ma ogni volta ti stupisce, guarda le loro facce come se non bastasse
Grazie ma no grazie
Tanto fanno finta ma lo sanno
Più è profondo e meno paga, quasi sempre meglio stare in superficie: Salvagente
Le risposte che ti danno sembran fatte con lo stampo
Quindi metterò le mani avanti, due passi indietro ogni passo avanti
Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze
Grazie ma no grazie
Questa gente non fa un cazzo li mantengo tutti io con le mie tasse
Grazie ma no grazie
Dovresti dare meno ascolto ai sentimenti che non sono mai dei buoni investimenti
Dovremmo organizzare una rimpatriata tipo una cena di classe
Grazie ma no grazie
Grazie ma no o o o
Davvero grazie ma
C’è chi non sa più come scrivere, non sa come parlare
Non sa a quali parole deve mettere ad esempio l’asterisco al plurale
C’è chi non sa più come ridere, non sa come scherzare
E vuole la tradizione se la confusione qua è generale
“Eh oggi va così chissà domani”
Domani domani do-do-domani magari riesco a capire gli esseri umani
Chi bacia sulla bocca i propri figli e c’è chi bacia sulla bocca i propri cani
E quanto va di moda il vittimismo di chi attacca ma dice che si difende
C’è chi dice non si può più dire niente, poi invece parla sempre, almeno sii coerente
Almeno per stavolta che c’è chi ancora ti da corda
E c’è chi ha perso la memoria e vorrebbe che tornasse come se non bastasse
Grazie ma no grazie
Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze
Grazie ma no grazie
Questa gente non fa un cazzo li mantengo tutti io con le mie tasse
Grazie ma no grazie
Dovresti dare meno ascolto ai sentimenti che non sono mai dei buoni investimenti
Dovremmo organizzare una rimpatriata tipo una cena di classe
Grazie ma no grazie
Grazie ma no o o o
Davvero, grazie ma no
Storia triste, aspettative basse
C’è chi sparisce finché si calmano le acque (ma che storia triste)
C’è chi annuisce tra le frasi fatte vince chi stupisce sempre a mani basse
Grazie ma no grazie
Grazie ma no o o o
Davvero, grazie ma no grazie
0.32: Willie Peyote – “Grazie ma no grazie”
Willie Peyote, nome d’arte di Guglielmo Bruno, nasce a Torino il 28 agosto 1985. Figlio di un musicista, si avvicina alla musica fin da giovane, esplorando inizialmente rock e punk prima di entrare nel mondo del rap nel 2004. Il suo primo album solista, Il manuale del giovane nichilista, esce nel 2011, ma è con il secondo lavoro, Non è il mio genere, il genere umano (2013), che inizia a farsi notare per il suo stile originale e innovativo, lontano dalle sonorità tradizionali dell’hip hop. Nel 2015, con Educazione Sabauda, raggiunge il successo, soprattutto grazie al brano Io non sono razzista ma…, che gli consente di ottenere una maggiore visibilità. Il disco Sindrome di Tôret (2017) segna una maturazione artistica, con l’artista che fonde il rock e il rap in un sound unico. La sua partecipazione a Sanremo con Mai dire mai (la locura), incentrata sulla critica all’industria musicale e alla società, gli fa guadagnare il Premio della Critica.
Dopo Sanremo, pubblica Pornostalgia (2020), collaborando con Michela Giraud, e nel 2023 esce con i singoli Picasso e Frecciarossa. Nel 2024 presenta Sulla riva del fiume, anticipato dal singolo Giorgia nel paese delle meraviglie. Nel 2025 torna a Sanremo, preparando quello che dovrebbe essere il terzo capitolo della trilogia sabauda.
0.20: Carina la gag tra Malgioglio e Bianca Balti, sottoposti all’esame di glamour da Carlo Conti
0.19: ROSE VILLAIN 6: non replicherà il click boom dello scorso anno, ma l’ascolteremo, eccome se l’ascolteremo. Nessun elemento di novità, e pure un testo sullo scialbo andante, ma il motivetto resta nella testa.
0.15: L’irresistibile voglia di dimostrare di essere cantante vera pervade il pezzo di Rose Villain che la voce ce l’ha. Operazione riuscita a metà con un testo così così e con un pezzo che fatica a decollare. Probabile che decolli nelle nostre auto da qui a luglio…
0.14: Con “Fuorilegge”, Rose Villain torna a Sanremo portando con sé un brano che fonde elettro-pop e gospel, esplorando temi complessi come la solitudine, il desiderio e la ricerca di evasione. La canzone racconta di una notte solitaria in cui il protagonista deve fare i conti con la mancanza di una persona amata, evocando la figura leggendaria di Bonnie e Clyde per simboleggiare il bisogno di fuga dalla realtà. Il testo si concentra sull’inizio di un amore, con il desiderio che emerge come il motore di questa connessione emotiva. Il brano si distingue per il suo mix di suoni elettronici e una sorprendente incursione gospel, creando un’atmosfera intima ma potente. Rose Villain descrive “Fuorilegge” come una canzone vicina al suo cuore, scritta prima di Click Boom! e pensata per un palco grande, per poter essere apprezzata in tutta la sua intensità.
Fuorilegge
di R. Luini – N. Lazzarin – A. Ferrara – F. Abbate
Ed. Cash & Carter/Universal Music Publishing Ricordi/
Dodo Music Italia/Intera Music/Me Next/Sugarmusic
Cosa fai
Mentre tutti dormono?
Chissà se mi pensi o no
Mentre la luna cala su di noi
Splende in alto, guarda
Mai una volta giudica
Nostalgia puttana
Sono sola come lei
Che cosa fai
Mentre tutti sognano?
Ma forse ho oltrepassato il limite di ore senza te
Sento il tuo nome e inizia a piovere fuori e dentro me
Mi rigiro nel letto, non dormo più
Vorrei saperti dire di no
C’è quel film che ti piaceva alla TV
Sembra che stia parlando di noi
Se pensarti fosse un crimine stanotte io sarei
Fuorilegge
Fuorilegge
Partiamo domani
Bonnie e Clyde
Coi sogni rubati
Senza di me
Cosa fai?
Mentre tutti si amano
Io rido del nostro destino avverso
Ascolto Almeno Tu nell’Universo
Mi inginocchio e chiedo agli angeli di darmi ciò che ho perso
Ma forse ho oltrepassato il limite di ore senza te
Sento il tuo nome e inizia a piovere fuori e dentro me
Mi rigiro nel letto, non dormo più
Vorrei saperti dire di no
C’è quel film che ti piaceva alla TV
Sembra che stia parlando di noi
Se pensarti fosse un crimine stanotte io sarei
Fuorilegge
Fuorilegge
Partiamo domani
Bonnie e Clyde
Coi sogni rubati
Senza di me
Cosa fai?
Forse non sai che per te ho pianto
Stelle sopra al soffitto però io mi accontento
Canzoni tristi dal primo piano
Cuori a 200 all’ora ma vuoi ballare un lento
Forse ho oltrepassato il limite di ore senza te
Sento il tuo nome e inizia a piovere fuori e dentro me
Mi rigiro nel letto, non dormo più
Vorrei saperti dire di no
C’è quel film che ti piaceva alla TV
Sembra che stia parlando di noi
E se pensarti fosse un crimine stanotte io sarei
Fuorilegge
0.13: Rose Villain – “Fuorilegge”
Rose Villain, all’anagrafe Rosa Luini, è nata a Milano il 20 luglio 1989. Fin da giovane, si è distinta per la sua passione per la musica e il canto. A 18 anni, decisa a inseguire i suoi sogni, si trasferisce a Los Angeles, dove si diploma in musica contemporanea al Musicians Institute di Hollywood, specializzandosi in rock. Durante gli anni in America, ha anche fatto esperienza come frontwoman della punk rock band The Villains. Successivamente, si trasferisce a New York, dove perfeziona i suoi studi in teatro e musical a Broadway, e incontra i suoi futuri manager, Mark Gartenberg ed Eric Beall, che credono nel suo talento. Nel 2016, Rose Villain firma con la Machete Empire Records, diventando la prima donna ad entrare nel roster dell’etichetta. Il singolo Get the Fuck Out of My Pool segna il suo esordio, seguito da Geisha, che la porta sotto i riflettori. Il suo successo cresce, e nel 2018 diventa la prima italiana a firmare con la Republic Records, debutando con Funeral Party. Nel 2020 firma con Arista e Sony Music, lanciando Bundy e collaborando con Gué Pequeno e Luchè nel brano Chico, che diventa un successo estivo.
Nel 2023 debutta con il suo primo album, Radio Gotham, che include collaborazioni con Salmo, Tedua, Geolier ed Elisa. Nello stesso anno, prende parte a Sanremo insieme a Rosa Chemical, dove interpretano America di Gianna Nannini. Il 2024 la vede continuare il suo percorso musicale con nuovi singoli e una partecipazione come giudice nello show Nuova scena. A dicembre 2024, viene confermata per la sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo 2025.
0.07: Sul palco Carolina Kostner per ricordare le Olimpiadi Milano Cortina 2026 che scatteranno fra un anno
Carolina Kostner, nata a Bolzano l’8 febbraio 1987, è una delle stelle più luminose del pattinaggio artistico su ghiaccio. Ha iniziato a pattinare a soli quattro anni e ha conquistato il primo successo internazionale nel 2001, appena tredicenne. Atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre, ha collezionato una carriera straordinaria ricca di trionfi. Nel 2014 ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Soči. È stata campionessa mondiale nel 2012 e ha conquistato altre cinque medaglie iridate. Ha dominato la scena europea con cinque titoli continentali (2007, 2008, 2010, 2012, 2013) e altre cinque medaglie. Nel 2011 ha trionfato nella Finale del Grand Prix, mentre nel 2003 ha ottenuto il bronzo ai Mondiali juniores. Campionessa italiana per nove edizioni, è stata al vertice del ranking ISU nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012. Carolina è un’icona di grazia e determinazione, capace di incantare il pubblico con la sua eleganza e il suo talento.
0.06: RKOMI 5: la trovata della coppia attempata che balla è l’unico elemento di novità di un brano che si omologa ad altri milioni di brani che popolano le piattaforme.
0.05: Base accattivante, impegno, il brano è orecchiabile, la denuncia dello “stress della vita moderna” è credibile fino a un certo punto in questo ambito. Abbiamo sentito sicuramente di peggio, per ora non decolla fino in fondo
0.03: Con “Il ritmo delle cose”, Rkomi esplora le contraddizioni e le emozioni complesse delle relazioni moderne, mescolando sonorità elettro-pop con riflessioni profonde sul caos emotivo. La canzone si distingue per la sua capacità di trattare temi universali come l’isolamento generato dalla tecnologia e il vuoto che può caratterizzare l’amore e il successo. Tra metafore e immagini potenti, il brano si spinge a riflettere sul senso della solitudine anche in un contesto di visibilità, offrendo un ritratto del nostro tempo. Con un testo che nasce da un flusso di coscienza, il pezzo va oltre il semplice intrattenimento, invitando l’ascoltatore a una riflessione personale.
Il ritmo delle cose
di J. Ettorre – M. E. Martorana – M. Pierotti –
J. Ettorre – F. Catitti – L. V. Faraone – P.M. Lombroni Capalbo
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Jet Music Publishing/Doremi Corp./Thaurus Publishing/Honiro Label e Publishing
Dove sono i soldi adesso
Che sei rimasta sola?
Pornografia ma senza sesso
Effetto senza droga
Dov’è il tuo Dio?
Pensavo poveri poveri noi
Non sono problemi tuoi
Il caos non sciopera mai
Ovunque prende forma
Ultimamente fumo ed esco
Veramente poco
Sto in mutande mentre fisso
Stupidamente il vuoto
Ancora e poi di nuovo
Finché l’alba va via dalla via
Non mi è più chiaro se sia
Musica o burocrazia
Questo caos che forma
Il ritmo delle cose
Il ritmo che ci muove
Ci corre nella gola
Ci spezza le parole
È il ritmo delle cose
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
È un moderno decrescendo
È un inferno a fuoco lento
Amore senza sentimento
È un violento decrescendo
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
Si può fermare la pioggia
Ma è inutile scomodare i cieli
Se in quelle macchie di Rorschach
Ci vedo cose, le più crudeli
Buttati nel mondo, siamo alla prova
Come si lancia per caso un bouquet da sposa
Esco da un’altra festa, esco dall’algoritmo
Ritrovo la bellezza solo dietro l’imprevisto
È caos che corre
Che lento muore
Il ritmo delle cose
Il ritmo che ci muove
Ci corre nella gola
Ci spezza le parole
È il ritmo delle cose
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
È un moderno decrescendo
È un inferno a fuoco lento
Amore senza sentimento
È un violento decrescendo
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
Forse solo la stanchezza
Ti porta dentro quella stanza
Che hanno chiamato libertà
Di dire no, di dire basta
Questo casino mi somiglia
È il lato oscuro in piena vista
O è forse merda di un artista
È il ritmo delle cose
Il ritmo che ci muove
Ci corre nella gola
Ci spezza le parole
È il ritmo delle cose
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
È un moderno decrescendo
È un inferno a fuoco lento
Amore senza sentimento
È un violento decrescendo
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
0.02: Rkomi – “Il ritmo delle cose”
Mirko Manuele Martorana, in arte Rkomi, nasce a Milano il 19 aprile 1994 e cresce nel quartiere popolare di Calvairate. Dopo aver frequentato l’istituto alberghiero, lascia gli studi a 17 anni per dedicarsi alla musica.
Il suo percorso artistico inizia nel 2014 con il Calvairate Mixtape, realizzato insieme a Tedua e Izi. Dopo una pausa, torna nel 2016 con Dasein Sollen, un EP che ottiene grande successo grazie al singolo Aeroplanini di carta. Questo trampolino di lancio lo porta a firmare con Roccia Music, l’etichetta di Shablo e Marracash.
Nel 2017 pubblica il primo album, Io in terra, che scala le classifiche e ottiene il disco d’oro. Seguono l’EP Ossigeno e il secondo album Dove gli occhi non arrivano (2019), prodotto da Charlie Charles e anticipato dal singolo Blu con Elisa. Il 2021 segna la sua consacrazione con Taxi Driver, album che lo porta al Festival di Sanremo 2022 con Insuperabile. Pur non trionfando, conquista il grande pubblico e diventa giudice di X Factor, guidando alla vittoria i Santi Francesi. Nel 2023 collabora con Irama nel joint album No Stress, per poi tornare alla carriera solista e prepararsi alla sua nuova avventura a Sanremo 2025.
23.51: GIORGIA 7.5: non dovrebbe più impressionare per la capacità vocale, eppure…Doma un brano non facile, non il più bello tra i suoi festivalieri, ma che profuma di gradevole modernità.
23.50: L’operazione “svecchiamento” di Giorgia prosegue, somiglianze a parte la carriera 2.0 della cantante romana è iniziata. Standing ovation dell’Ariston
23.48: L’effetto La sera dei miracoli non scema, al di là della bravura di Giorgia che è indubbia. La somiglianza del ritornello con il pezzo di Dalla bilancia in negativo la parte precedente suadente e piacevole
23.46: Giorgia torna sul palco di Sanremo con La cura per me, un brano che esplora la trasformazione dell’amore in un rimedio contro la solitudine e la paura. Il pezzo, scritto con Blanco, racconta l’evoluzione di un sentimento che lega le persone, sia in ambito romantico che familiare. La canzone si sviluppa attraverso un viaggio emotivo che cresce progressivamente, culminando in un’intensa esplosione di emozioni con il termine “paura”. La melodia si intreccia con le parole in modo commovente, riflettendo un profondo processo di crescita interiore. Giorgia, con oltre 30 anni di carriera, infonde nel brano la sua esperienza, aggiungendo un tocco personale che rende la canzone unica e potente.
La cura per me
di R. Fabbriconi – M. Zocca – G. Todrani – R. Fabbriconi – M. Zocca
Ed. Eclectic Music Publishing/Bambam/Music Union/
Girasole Edizioni Musicali
Dentro la mano una carezza sul viso
Senz’anima questo sorriso
Che hai cercato, che hai cercato
Più ti avvicini e più io mi allontano
E i ricordi se ne vanno piano
Su e giù come un ascensore
Ogni mia stupida emozione
E no, non cambierà
Dirti una bugia o la verità
Per me fare una follia è come la normalità
Non so più quante volte ti ho cercato
Per quegli occhi, per quegli occhi che fanno da luna
Non so più quante notti ti ho aspettato
Per finire a ingoiare tutta la paura
Di rimanere sola
In questa stanza buia
Solo tu sei la cura per me
Tutto passa
Ma scordarti non so ancora come si faccia
Qualcosa lo dovevo rovinare
Nascondo una lacrima nel mare, ferito
Voglio andare avanti all’infinito
Trovarti dentro gli occhi di un cane smarrito
E no, non cambierà
Dirti una bugia o la verità
Per me fare una follia è come la normalità
Non so più quante volte ti ho cercato
Per quegli occhi, per quegli occhi che fanno da luna
Non so più quante notti ti ho aspettato
Per finire a ingoiare tutta la paura
Di rimanere sola
In questa stanza buia
Solo tu sei la cura per me
No che non ho voglia
Non ho voglia di rincorrerti
Seguire la tua ombra e salire fino sugli alberi
Guardando il cielo sapendo che lo stai guardando
Ora anche tu
Per me sei la luna
Per me sei la cura
Per me sei avventura
Ma non sei nessuno
Spengo la paura
Di rimanere sola
Per quegli occhi
Per quegli occhi che fanno da luna
Non so più quante notti ho aspettato
Per finire a ingoiare tutta la paura
Di rimanere sola
In questa stanza buia
Non sarò mai più sola
Per me
23.45: Giorgia – “La cura per me”
Giorgia Todrani, nata a Roma il 26 aprile 1971, è una delle voci più amate della musica italiana. Sin da piccola ha coltivato una grande passione per la musica, anche se inizialmente non pensava di fare della musica la sua carriera. I suoi sogni erano legati all’insegnamento, tanto che si laureò in lingue e iniziò a dare lezioni d’inglese. Tuttavia, la musica era nel suo DNA, dato che suo padre era un musicista e cantante. La passione per il canto la porta a studiare pianoforte e canto, ma è il basso lo strumento che più la affascina.
Il suo esordio discografico avviene nel 1992, partecipando alla registrazione di un album con Zucchero. Poi, nel 1994, arriva la sua prima esperienza a Sanremo Giovani con il brano E Poi. La vera consacrazione arriva nel 1995, quando vince il Festival di Sanremo con Come Saprei. Le sue canzoni sono un riflesso della sua personalità introspettiva, scritte per esprimere le sue esperienze e quelle degli altri.
Nel 2022, dopo una pausa legata alla pandemia, Giorgia ritorna nel panorama musicale con collaborazioni importanti e nel 2023 partecipa a Sanremo con il singolo Parole dette male, raggiungendo il sesto posto. A fine 2024, oltre a lanciarsi in nuovi progetti musicali, è co-conduttrice del Festival di Sanremo 2024 e diventa la nuova presentatrice di X Factor. Il 2025 la vede nuovamente protagonista al Festival di Sanremo.
23.34: Ospiti sul palco dell’Ariston Edoardo Leo, Pilar Fogliati e il cast di “Follemente”
“FolleMente” è il nuovo film del regista Paolo Genovese, noto per successi come “Perfetti sconosciuti”. La pellicola, una commedia romantica, è prodotta da Lotus Production, una società del Leone Film Group, in collaborazione con Rai Cinema e Disney+. Il cast stellare include Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria. “FolleMente” è atteso nei cinema italiani a partire dal 20 febbraio 2025.
In occasione del Festival di Sanremo 2025, il cast del film è ospite della seconda serata, il 13 febbraio 2025, per presentare la pellicola al pubblico. La colonna sonora del film include il brano “FolleMente” di Levante, che ha anche firmato la colonna sonora del film “Romantiche” nel 2023.
23.28: ACHILLE LAURO 6: scivolato anche lui nel vortice delle ballad, non replicherà il successo pre-Festival di Amore Disperato. Questa Incoscenti Giovani ha meno spunto, e alla fine scade nello scontato. Il sax sulla coda del pezzo, ‘ce piasce’.
23.26: Lo studio del passato è chiaro nel percorso di Achille Lauro che allunga l’hype di Amore disperato
23.24: La prima strofa del pezzo di Lauro è un viaggio dagli anni 60 di Senza Luce agli anni 80 di Notte prima degli esami
23.23: BRESH 6.5: avvio cantautorale con chitarre prima di tuffarsi in sonorità più moderne. Ennesima ballad, sceglie uno stile che sta tra il Tananai e l’Irama, e ne esce vincitore. Si riascolterà, anche dopo il Festival.
23.23: Gessato in bianco Achille Lauro, molto elegante
23.23: “Incoscienti giovani” esplora il concetto di un amore libero da costrizioni, una passione che sfida ogni limite e supera le barriere del tempo. Ambientato nella periferia romana, luogo profondamente legato all’artista, il brano racconta la storia di giovani inquieti, alla ricerca di salvezza e redenzione attraverso l’amore. La forza della canzone sta nella sua capacità di evocare un’atmosfera retrò, dando l’impressione che la storia narrata non appartenga a un’epoca precisa, ma sia al contempo eterna e universale. Il cantautore descrive il pezzo come un’istantanea degli anni ’80, un periodo ricco di contrasti, ma che ancora oggi mantiene un fascino indelebile. Il brano invita a riflettere sull’incoscienza della giovinezza, sui momenti di leggerezza, ma anche sulle difficoltà, le sfide e le disillusioni che hanno caratterizzato quegli anni e che continuano a riecheggiare nel presente.
Incoscienti giovani
di D. Simonetta – P. Antonacci – L. De Marinis – S. Manzari –
D. Nelli – M. Ciceroni – G. Calculli – D. Simonetta – P. Antonacci
Ed. Eclectic Music Pubishing/De Marinis Publishing/Nuova Nassau/Copyright Control
Oh… bambina
Tutto quello che hai passato è un’università
E tuo padre non tornava la sera
L’hai visto solo di schiena
Lui non sa cosa è stare insieme
No, lo so gli vuoi bene
L’amore è come una pioggia sopra Villa Borghese
E noi stiamo annegando, naufragando è un romanzo
Sono solo a fare a botte con gli amici miei
Sto strisciando verso il letto e non ci sei
Amore mio veramente
Se non mi ami muoio giovane
Ti chiamerò da un autogrill
Tra cento vite o giù di lì
Di amore muori veramente
Se non ti amo fallo tu per me
Ti cercherò in un vecchio film
Per sempre noi incoscienti giovani
Incoscienti giovani
Oh… bambina
Dormivamo in un Peugeot
Sì noi due ladri di fiori
E ti ricordi o no
Noi prima
A dirsi mai una vita come i tuoi
Sì piuttosto disperati come noi
Amore mio veramente
Se non mi ami muoio giovane
Ti chiamerò da un autogrill
Tra cento vite o giù di lì
Di amore muori veramente
Se non ti amo fallo tu per me
Ti cercherò in un vecchio film
Per sempre noi incoscienti giovani
Maledetti giovani (a fumare in quel bar)
Noi che a pezzi giovani (noi due pieni di guai)
Maledetti, noi incoscienti a dirsi ancora
Fammi una carezza amore mio
Ma che mi faccia male
Mezza sigaretta e dopo addio
Per noi incoscienti e giovani
Noi due orfanelli alla roulette
Siamo a Las Vegas sotto un led
Amore mio veramente
Se non mi ami muoio giovane
Ti chiamerò da un autogrill
Per sempre noi incoscienti giovani
Incoscienti giovani
23.21: Achille Lauro – “Incoscienti giovani”
Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, nasce a Verona l’11 luglio 1990. Cresce in un contesto familiare complesso, nonostante il padre magistrato, e si avvicina alla musica grazie al fratello maggiore, producer della crew Quarto Blocco. Inizia così il suo percorso nell’hip hop underground e nella scena punk romana. Dopo i primi mixtape, entra nell’etichetta Roccia Music di Marracash e Shablo, pubblicando nel 2014 l’album d’esordio Achille Idol Immortale. Il successo arriva con Ragazzi Madre, che segna la svolta con il produttore Boss Doms e il distacco dall’old school rap. Con Pour l’amour (2018) sperimenta la “samba trap”, mentre 1969 (2019) lo consacra al grande pubblico grazie a Rolls Royce, presentata a Sanremo. Continua a reinventarsi con 1990 e Lauro, partecipando a Sanremo più volte e conquistando l’Eurovision con Stripper. Nel 2024, torna a X Factor come giudice e viene annunciato tra i big di Sanremo 2025.
23.19: Bresh è la “quota zucchero” di Sanremo e questo, in un certo senso, è un merito perchè questi pezzi spesso decollano in radio e La tana del granchio ha tutte le caratteristiche per avere grande successo. Forse non vincerà ma è destinato a farsi ascoltare
23.17: “La tana del granchio” è una ballata intensa e avvolgente che esplora il mondo interiore di Bresh, segnando il suo debutto a Sanremo 2025. Il brano, ricco di immagini evocative, racconta un viaggio emotivo tra incertezze e sfide, mettendo al centro un protagonista alle prese con momenti decisivi della sua vita.
La “tana del granchio” diventa un simbolo enigmatico, un luogo intimo che ognuno può interpretare in modo personale. Attraverso una scrittura ispirata e sonorità contemporanee, Bresh fonde cantautorato e pop moderno, creando un pezzo che lascia spazio alla riflessione e all’immaginazione.
La tana del granchio
di A. E. Brasi – L. Ghiazzi – L. Di Blasi – G. De Lauri
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Solo Music Publishing/Dibla Music/Ready Player One/Carosello Edizioni Musicali
Nella tana del granchio c’è una canzone
Ho posato i miei vestiti al sole
Ti ho vista piangere dietro alle mie parole
Ma non sapevo cos’altro dire di te
Ora che siamo soli mi puoi pure parlare
Guardati intorno non c’è nessuno
Non far così non mi giudicare
Ho una parola sbagliata per ogni frase
Sono soltanto un uomo e non ci so fare
E anche se tu non lo vuoi sapere
Sappi però che alla fine ti voglio bene
Sono una madre che si sgola
Una testa che gira ancora
Una chitarra che non suona
Una borsa piena di buchi
Se capisci che non ti amo
Sei una sirena che non nuota
Cosa puoi dire
Fammi solo sapere quando vuoi guarire
Dall’espressione hai qualcosa da dire per me
Ma lo sento non mi dai due lire
Un sacchetto di plastica
Tiene i nostri due costumi bagnati
Ce li siamo dimenticati
Nella macchina che è rimasta sotto al sole per tutta l’estate
Ad ottobre li ho ritrovati
Lascio la via per te
Ora che non è più un sì
Camera mia non è una metropoli
Che incubo stare ad aspettare in un monolocale
Sei fuori a carnevale
Sono una madre che si sgola
Una testa che gira ancora
Una chitarra che non suona
Una borsa piena di buchi
Se capisci che non ti amo
Sei una sirena che non nuota
Cosa puoi dire
Fammi solo sapere quando vuoi guarire
Dall’espressione hai qualcosa da dire per me
Ma lo sento non mi dai due lire
Se il mare si è salato
È perché un marinaio ci ha pianto sopra
Se han fatto il calendario
È perché ti vorrei fare santa ora
Senti che forte il vento
Vento che non si posa
Cosa puoi dire
Fammi solo sapere quando vuoi guarire
Dall’espressione hai qualcosa da dire per me
Ma lo sento non mi dai due lire
Ho bisogno solo di riuscire a convincere te
Non solo te
Ho bisogno solo di riuscire a convincere te
Ma lo sento non mi dai due lire
23.16: Bresh – “La tana del granchio”
Andrea Brasi, in arte Bresh, nasce a Genova il 28 luglio 1996 sotto il segno del Leone. Fin da giovane coltiva una grande passione per la musica, avviando la sua carriera nel 2013 con il mixtape Cosa vogliamo fare, che riceve ottimi riscontri.
Dopo le prime esperienze artistiche, collabora con Izi, Tedua e Rkomi nel collettivo Zona4Gang, ma il vero debutto da solista arriva nel 2017 con il singolo Il bar dei miei, molto apprezzato dalla critica. Nel 2020 pubblica il suo primo album in studio, Che io mi aiuti, contenente il brano Parà, e due anni dopo raggiunge un nuovo traguardo con l’album Oro e blu, trainato dal successo del singolo Andrea.
Il 2023 lo consacra definitivamente: il brano Guasto d’amore diventa un coro da stadio, mentre Parafulmini, realizzato con Fabri Fibra ed Ernia, scala le classifiche. Nello stesso anno collabora con i Pinguini Tattici Nucleari per il singolo Nightmares.
Nel 2024, pur non partecipando come concorrente, si esibisce a Sanremo come ospite sulla nave Costa Crociera e lancia Torcida, hit ispirata al Brasile. A fine anno, Carlo Conti lo annuncia tra i big di Sanremo 2025.
23.12: MARCELLA 5.5: non le riesce l’operazione rinnovamento che ha restituito una seconda giovinezza artistica alla collega Bertè. Martellante dance che non parte e non arriva. La salva solo in parte l’invidiabile presenza scenica.
23.09: La marcetta di Marcella. Un pezzo che farà ballare, magare i club un po’ agèe o le feste di piazza. “Stronza, forse ma sorprendente”. Deve arrivare Marcella dagli anni ’70 per uscire dai canoni
23.05: “Pelle diamante” è un inno alla forza e all’indipendenza femminile. Il brano, dal ritmo deciso e dall’energia travolgente, racconta la determinazione di una donna che affronta la vita senza paura, senza lasciarsi piegare dalle difficoltà. Il titolo richiama un’immagine potente: una pelle dura e resistente, come il diamante, simbolo di tenacia e brillantezza. Con questa canzone, Marcella Bella offre il ritratto di una donna che sa quello che vuole e lotta per ottenerlo, una “mina vagante” che non si lascia condizionare da nessuno. Il pezzo è incluso nella riedizione del suo album Etnea (Diamante Edition) e segna il suo atteso ritorno sul palco di Sanremo dopo 18 anni.
Pelle diamante
di M. Bella – S. Cirenga – M. Rettani –
S. Cirenga – A. Simoncini
Ed. BMG Rights Management (Italy)/
FFN Records GmbH/Starpoint International
Dici che
Come me
Non ne trovi nessuna
Si vabè
Poi però
Lo ripeti ad ognuna
Non ho bisogno di abbracci
Mi fanno strano
Ma fidati,
Lo capisci se ti amo
Forte
Tosta
Indipendente
Pelle come diamante
Non mi fa male niente
Stronza, forse,
Ma sorprendente
Una mina vagante
Sono una combattente
Fammi mille complimenti e stop
Tanto i miei difetti già li so
Forte
Tosta
Indipendente
Non mi tocca niente
Ridi e mi
Chiami miss
E mi provochi in pieno
Però poi
Dici sì
A ogni cosa che chiedo
Mi vedi?
Star quality
Volitiva, niente alibi
La mia più grande fan
Sono io
Forte
Tosta
Indipendente
Pelle come diamante
Non mi fa male niente
Stronza,
Forse,
Ma sorprendente
Una mina vagante
Sono una combattente
Fammi mille complimenti e stop
Tanto i miei difetti già li so
Forte
Tosta
Indipendente
Non mi tocca niente
Se ti sembro solo una
Voglio dimostrarti che
L’altra faccia della luna
Non la vedi eppure c’è
Ti darò il cuore
E se è un errore
Mi rende ancora più
Forte
Tosta
Indipendente
Pelle come diamante
Non mi fa male niente
Stronza,
Forse,
Ma sorprendente
Una mina vagante
Sono una combattente
Fammi mille complimenti e stop
Tanto i miei difetti già li so
Forte
Tosta
Indipendente
Non mi tocca niente
23.04: Marcella Bella – “Pelle diamante”
Giuseppa Marcella Bella nasce a Catania il 18 giugno 1952. Dopo le prime esperienze musicali, debutta alla fine degli anni Sessanta con Un ragazzo nel cuore, scritto da Mogol e Roberto Soffici. Il successo arriva nel 1971 con Hai ragione tu, brano firmato dal fratello Gianni Bella e Italo Janne. La consacrazione definitiva avviene l’anno successivo con Montagne verdi, presentata al Festival di Sanremo 1972. Pur classificandosi settima, la canzone diventa un classico della musica italiana. Nel 1973 esce il suo primo album Tu non hai la più pallida idea dell’amore e trionfa al Festivalbar con Io domani, condividendo la vittoria con Mia Martini. L’anno dopo incide Nessuno mai, uno dei primi esempi di disco music in Italia, successivamente reinterpretato dai Boney M.
Negli anni Ottanta continua a ottenere consensi, partecipando più volte a Sanremo. Nel 1983 pubblica Nell’aria, scritto da Mogol e Gianni Bella, che segna un nuovo successo. Torna al festival con Senza un briciolo di testa nel 1986, raggiungendo il podio, e con Dopo la tempesta nel 1988. Gli anni Novanta segnano un graduale allontanamento dalle scene musicali, mentre cresce la sua presenza televisiva. Nel 2005 torna a Sanremo con Uomo bastardo, classificandosi seconda nella categoria Classic, e due anni dopo presenta Forever per sempre in coppia con Gianni Bella. Nel 2017 pubblica l’album Metà amore metà dolore, prodotto da Mario Biondi. Dopo l’esperienza come giurata nel programma Star in the Star nel 2021, nel 2023 lancia il singolo Tacchi a spillo, seguito dall’album Etnea. Nel 2024 tenta la strada dell’Eurovision con Chi siamo davvero a Una voce per San Marino, senza riuscire a vincere. Nel 2025 torna al Festival di Sanremo, scelta dal direttore artistico Carlo Conti.
23.00: Dal Suzuki Stage BigMama – “La rabbia non ti basta”
Marianna Mammone, in arte BigMama, nasce il 10 marzo 2000 a San Michele di Serino (Avellino). Cresce in un piccolo paese del Sud e scopre presto la passione per il rap e la scrittura. A soli 13 anni inizia a comporre i primi testi, registrandoli nella sua cameretta e caricandoli su YouTube. Il suo alter ego artistico, BigMama, diventa un’armatura con cui affronta le sue fragilità attraverso la musica. Dal 2019 pubblica i primi singoli, attirando l’attenzione dell’etichetta Pluggers, che la accoglie nel 2020. Con Mayday e Formato XXL si fa notare dai media, fino a firmare con Epic/Sony Music Italia e pubblicare nel 2022 il suo primo album, Next Big Thing. Nel 2024 debutta al Festival di Sanremo con La rabbia non ti basta, dopo essere stata ospite di Elodie nell’edizione precedente. La sua carriera decolla: conduce il Concerto del Primo Maggio, partecipa a Una. Nessuna. Centomila – In Arena e domina l’estate con Mezzo rotto insieme ad Alessandra Amoroso. Riceve infine il Premio Lunezia per Veleno e lancia Il linguaggio del corpo con Paola & Chiara.
22.52: CRISTICCHI 8: un brano di rara intensità e di grande capacità interpretativa. Più delle incertezze vocali dovute all’emozione, restano i capoversi di una poesia in musica che fa consumare le mani in platea.
22.50: Se si cercano le emozioni, Cristicchi le regala a palate. Ovazione e lacrime all’Ariston, come poche volte si è visto nella storia
22.48: Teatrale, dolce, toccante, Simone Cristicchi affronta con delicatezza il tema della malattia della vecchiaia, in questo caso della mamma. Ci sono cose che non puoi cancellare, ci sono abbracci che non devi sprecare… Quella fatica di doverlo accettare…
22.46: “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi esplora il delicato tema del cambiamento che accompagna l’invecchiamento dei genitori. Il brano racconta un rapporto profondo e commovente, dove l’artista si fa portavoce di una riflessione universale, legata alla tenerezza e impotenza che si prova nel vedere i propri cari trasformarsi nel tempo. La canzone, scritta come una lettera alla madre, descrive anche il legame con il padre e le emozioni legate alla memoria e alla cura reciproca. Musicalmente, la scelta di pianoforte e orchestra richiama atmosfere del passato, senza elettronica, facendo della canzone un ponte tra il tempo e l’intemporalità. Il brano si inserisce in una riflessione più ampia sul ruolo dell’artista, che non si limita a intrattenere ma diventa anche narratore e testimone di emozioni collettive.
Quando sarai piccola
di S. Cristicchi – N. Brunialti – S. Cristicchi – Amara
Ed. Dueffel Music di Francesco Migliacci/
Amara Edizioni di Erika Mineo
Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,
Ti starò vicino come non ho fatto mai.
Rallenteremo il passo se camminerò veloce,
Parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce.
Giocheremo a ricordare quanti figli hai,
Che sei nata il 20 marzo del ’46.
Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito
Ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.
Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa.
Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutto quell’amore che mi hai dato
E sorridere del tempo che non sembra mai passato.
Quando sarai piccola mi insegnerai davverochi sono,
A capire che tuo figlio è diventato un uomo.
Quando ti prenderò in braccio
E sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena.
Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena.
Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato.
E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato.
Ci sono cose che non puoi cancellare,
Ci sono abbracci che non devi sprecare.
Ci sono sguardi pieni di silenzio
Che non sai descrivere con le parole.
C’è quella rabbia di vederti cambiare
E la fatica di doverlo accettare.
Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria
Che non so dimenticare.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutta questa vita che mi hai dato
E sorridere del tempo e di come ci ha cambiato.
Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte
Che non avrai paura nemmeno della morte
Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte
Adesso è tardi, fai la brava
Buonanotte.
22.45: Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola”
Simone Cristicchi nasce a Roma il 5 febbraio 1977, da una famiglia con radici sia romane che marchigiane. Inizia la sua carriera musicale a 17 anni, formando un gruppo rock, ma a 20 anni cambia rotta, orientandosi verso la canzone d’autore. Nel 1998 vince il Concorso Nazionale Cantautori con il brano “L’uomo dei bottoni” e firma un contratto con la Carosello Records. Il 2005 segna la svolta con “Vorrei cantare come Biagio”, un brano che diventa un tormentone, denunciando le difficoltà degli artisti nel raggiungere il successo senza omologarsi. Lo stesso anno esce il suo primo album, Fabbricante di canzoni, che ottiene un buon riscontro e gli vale la Targa Tenco. Nel 2007 vince il Festival di Sanremo con “Ti regalerò una rosa”, ispirato da un viaggio in ospedali psichiatrici, portando a casa anche il Premio della Critica.
Negli anni successivi, Cristicchi si dedica anche a progetti teatrali e sociali, pubblicando album come Grand Hotel Cristicchi (2009) e partecipando a diversi spettacoli. Dopo un periodo di pausa, torna al Festival nel 2019 con “Abbi cura di me”, uno dei brani più apprezzati di quella edizione. Nel 2025, è nuovamente tra i protagonisti del Festival di Sanremo.
22.40: E’ un Damiano spumeggiante, ha cambiato tanto nel modo di cantare, più pop, molto più pop, stile Harry Styles. Preciso tecnicamente e coinvolgente. Esperimento riuscito
22.37: E’ il momento di Damiano David – “Born with a broken heart”
I’ve been trying to change (oh)
Trying to find somebody to love me
Oh, no, but I end up in the same damn place again
Hoping I could be different, but I’d be playin’ pretend
I wish that I was perfect (just like you)
But I’m an alien
Oh, no, I’m sendin’ out an SOS, take me home
We’re not meant to be together, no
What if I said I’m tryin’ to save your love from dyin’?
Baby, I’m too far gone (oh)
Don’t wanna see you cryin’, but I just know who I am
And, baby, that’s the hardest part, oh
Baby, you can’t fix me
I was born with a broken heart
If I was a cactus (oh)
You would be a balloon
Oh, no, I wanna feel the same as humans do
I wanna feel the same as you, but I don’t
What if I said I’m tryin’ to save your love from dyin’?
Baby, I’m too far gone (oh)
Don’t wanna see you cryin’, but I just know who I am
And, baby, that’s the hardest part, oh
Baby, you can’t fix me
I was born with a broken heart
Heart
I’m sorry that I’m leaving
Oh, ah, ah
I’m sorry, we’re just different
But, baby, you can’t fix me
What if I said I’m tryin’ to save your love from dyin’?
Baby, I’m too far gone (oh)
Don’t wanna see you cryin’, but I just know who I am
And, baby, that’s the hardest part, oh
Baby, you can’t fix me (oh)
Baby, you can’t fix me, oh
Baby, you can’t fix me
I was born with a broken heart
22.30: MICHELIN 6: ballad con un pregio, l’eleganza, e un difetto, la smaccata somiglianza ad altre duecento che l’hanno preceduta. Un altro plus, la capacità interpretativa sostenuta da una voce senza sbavature.
22.29: Uno standard sanremese, non brilla ma nemmeno dispiace
22.27: Interpretazione accorata di Francesca Michielin. Una canzone cucita addosso a lei che non aggiunge granchè alla storia di Sanremo e forse anche di Francesca Michielin.
22.24: “Fango in Paradiso” segna un momento di profonda evoluzione per Francesca Michielin, che si presenta al pubblico con un brano che esplora il dolore e la fragilità emotiva legati alla fine di una relazione. La canzone è un viaggio intimo e personale, in cui l’artista condivide la propria vulnerabilità, accogliendo l’imperfezione e il lato più umano della sua persona. Lontana dall’immagine di perfezione, Michielin si svela autentica, cercando una connessione emotiva con il suo pubblico. Il brano nasce da un’esperienza personale, un’elaborazione del dolore che segue una rottura. Con parole che parlano di lacrime, speranze infrante e addii, il testo di “Fango in Paradiso” è privo di idealizzazioni, mettendo in luce la cruda realtà delle emozioni vissute. Una riflessione sulla difficoltà di accettare la fine e sul processo doloroso ma necessario di rinascita.
Fango in Paradiso
di F. Michielin – A. Raina – D.Simonetta
Ed. Eclectic Music Publishing/Copyright Control
Dopo centomila lacrime
Le grondaie cadono
Non so se vorrei rifarlo da capo
Quasi speravo tu mi avessi tradito
Ti avrei scritto tutto in un messaggio
Ma non sapevo se ero in grado
Mi hai fatta piangere fuori dallo stadio
Ma avrei voluto fosse tutt’altro
E va bene
E va bene
E va bene così
Non mi aspetto niente di sensato
Come quei cartelli gialli per terra con su scritto
“Attenzione! Il pavimento è bagnato”
Come se
Cambiasse ancora qualcosa così
Ci vorrebbe un’altra vita in un film
E quanto amore sprecherò
Quanti vetri rotti
Che sono plastica
Per i tuoi stupidi occhi
Se non piangi mai
Programmare un addio chiusi in macchina
Era tutta teoria ma non pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di volersi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà con chi farai un figlio
Se poi cambierai indirizzo
Se c’è fango in paradiso
Quante volte mi avrai fatto il cinema
Dentro a quel supermercato
Non so se l’avevi considerato
Che uno dei due sarebbe stato da schifo
Ma va bene
Va bene
Più o meno così
Non mi aspetto niente di sensato
Da chi l’edera la compra già finta e poi in estate la tiene su un balcone in un vaso
Come se
Cambiasse ancora qualcosa così
Ci vorrebbe un’altra vita
E quanto amore sprecherò
Quanti vetri rotti
Che sono plastica
Per i tuoi stupidi occhi
Se non piangi mai
Programmare un addio chiusi in macchina
Era tutta teoria ma non pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di volersi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà con chi farai un figlio
Se poi cambierai indirizzo
Se c’è fango in paradiso
Ma non lo so
Programmare un addio chiusi in macchina
Quasi zero poesia, solo pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di amarsi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà se ti vedrò in giro
Se avrai perso, se avrò vinto
Se c’è fango in Paradiso
22.23: Francesca Michielin – “Fango in Paradiso”
Francesca Michielin, giovane prodigio della musica italiana, conquista il pubblico a soli sedici anni vincendo la quinta edizione di X Factor, dove si presenta con un tocco rock interpretando “Whole Lotta Love” dei Led Zeppelin. La vittoria, tuttavia, porta con sé anche una serie di difficoltà, tra cui un periodo turbolento durante il quale cambia tre licei e vive un forte stress emotivo, tanto da lasciare un compito in bianco mentre il suo pensiero è rivolto alla musica. Nel corso della sua carriera, Francesca raggiunge numerosi traguardi, tra cui la partecipazione alla colonna sonora del film Amazing Spider-Man 2 (2014). Un’altra grande gioia arriva nel 2016, quando, in occasione del Festival di Sanremo, ha la possibilità di scattare un selfie con il suo idolo, Justin Timberlake. Nel 2016, inoltre, crea un sito internet per condividere emozioni e sensazioni con i suoi fan.
Nonostante le critiche per la sua provenienza da X Factor, Francesca risponde sul palco del suo tour Nice to Meet You, sorprendendo tutti con la sua abilità nel suonare sei strumenti. Nel 2022 torna a X Factor, stavolta come conduttrice, ruolo che ha ricoperto con grande successo anche nel 2023. Nel 2016, partecipa per la prima volta a Sanremo con il brano Nessun grado di separazione, arrivando seconda, ma guadagnandosi un posto all’Eurovision. Nel 2021, ritorna sul palco dell’Ariston con Fedez per il brano Chiamami per nome, sfiorando la vittoria. Dopo una breve interruzione del tour a causa di problemi di salute, Francesca torna in piena forma e continua a dedicarsi alla musica e alla conduzione, con un ritorno al Festival di Sanremo nel 2025.
22.22: FEDEZ 6.5: tinte dark tra le ombre della depressione. E’ senza dubbio la miglior versione di Fedez, anestetizzata dall’abuso di autotune.
22.20: E’ sicuramente il miglior Fedez delle sue versioni sanremesi e forse anche non. Il pezzo entra in testa, elettronica e testo incalzante e lui è credibile
22.18: “Battito” è una canzone che esplora la lotta interiore contro la depressione, un tema che Fedez ha vissuto personalmente negli ultimi anni. Il brano si addentra nelle oscure sfumature della psiche umana, descrivendo sensazioni di vuoto e frustrazione, come la ricerca incessante di felicità e il dolore emotivo. La narrazione, cruda e senza filtri, trasmette il caos mentale provocato dalla malattia, ma lascia anche uno spiraglio di speranza, suggerendo che, nonostante la difficoltà, esiste la possibilità di un recupero. Con “Battito”, Fedez ribadisce l’importanza di parlare apertamente dei disturbi mentali, trattandoli con la stessa serietà di qualsiasi altra malattia.
Battito
di A. La Cava – F. Abbate – F. L. Lucia –
N. Lazzarin – A. La Cava – F. Abbate
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Dodo Music Italia/
Intera Music/Doom Entertainment
Ti porterei in terapia
Solo per farti capire, il male che fai
Spero che sia un’amnesia
Spengo la luce e mi vieni a trovare
Fluoxetina, poca saliva
Quando mi trovo a parlare di te
Sei la carne è viva
La mente è schiva
Vaga nel buio più buio che c’è
Sento un pugno nello stomaco
Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni
Forse mento
Quando ti dico
Sto meglio
Stringimi avvolgimi
Poi lasciami respirare
Serotonina cercasi
Illudimi
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Prenditi i sogni
Pure i miei soldi
Basta che resti lontana da me
Vedo il bicchiere
Mezzo pieno
Con due gocce di veleno
Tu mi fotti
Respiri corti
E aumenta pure il battito, battito
Battito, battito
Battito, battito, battito, battito, battito accelerato affronto una guerra da disarmato
Ho alzato barriere di filo spinato
Ma le ho sempre messe nel lato sbagliato
Mi sento annullato
Dottore che cosa mi ha dato
Socialmente accettato
Anestetizzato
Da un metodo legalizzato
Calmati
Sto contando i battiti
Siamo così fragili
Ci feriamo anche sfiorandoci
Ti ho odiata te lo giuro
Facciamo un po’ ciascuno
Basta un po’ di zucchero e va giù pure il cianuro
Sento un pugno nello stomaco (nello stomaco)
Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni
Forse mento
Quando ti dico
Sto meglio
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Prenditi i sogni
Pure i miei soldi
Basta che resti lontana da me
Vedo il bicchiere
Mezzo pieno
Con due gocce di veleno
Tu mi fotti
Respiri corti
E aumenta pure il battito, battito
Sembra di galleggiare
Sopra ad un mare statico, statico
Stringimi avvolgimi
Poi lasciami respirare
Serotonina cercasi
Uccidimi
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Prenditi i sogni
Pure i miei soldi
Basta che resti lontana da me
Vedo il bicchiere
Mezzo pieno
Con due gocce di veleno
Tu mi fotti
Respiri corti
E aumenta pure il battito, battito
Battito, battito
22.18: Fedez – “Battito”
Federico Leonardo Lucia, noto come Fedez, nasce il 15 ottobre 1989 a Milano, sotto il segno della Bilancia. Cresciuto a Buccinasco, si diploma al liceo artistico, ma abbandona gli studi per dedicarsi alla musica. Inizia la sua carriera nel 2007 con l’EP Pat-a-Cake, seguito dal mixtape BCPT nel 2010, che vede la collaborazione con artisti come Emis Killa. Nel 2011 pubblica il suo primo album Penisola che non c’è, ma è con Il mio primo disco da venduto che ottiene una vera e propria svolta, lanciandosi nell’arena della musica rap.
La sua carriera cresce rapidamente, trasformandolo in una star del panorama musicale e in un personaggio pubblico noto anche in TV come giudice di X Factor e sui social, dove è sposato con l’influencer Chiara Ferragni. Nel 2021 partecipa al Festival di Sanremo con Chiamami per nome, raggiungendo il secondo posto. Lo stesso anno diventa protagonista dei tormentoni estivi con Mille, insieme a Orietta Berti e Achille Lauro. Nel 2023 Fedez è al centro delle polemiche per un bacio con Rosa Chemical durante Sanremo. Nel 2024, dopo la fine del suo matrimonio con Chiara Ferragni, l’artista lancia il singolo Di Caprio con Niky Savage, accompagnato da un acceso dissing con Tony Effe.
22.15: Il piccolo Alessandro Gervasi suona Champagne, a sei anni, in modo magistrale
22.12: BRANCALE 5: stereotipatissimo brano che più che anema e core, ha anema totalmente latina. Resta una domanda: c’era proprio bisogno di cinque autori per scrivere un brano così?
22.10: “Champagne – Peppino Di Capri” è un film biografico prodotto da Rai Fiction che celebra la vita e la carriera del celebre cantante italiano Peppino Di Capri. Diretto da Cinzia TH Torrini, il film ripercorre il percorso artistico e personale dell’artista, dalla sua infanzia fino alla vittoria al Festival di Sanremo nel 1973 con “Un grande amore e niente più”. Il ruolo di Peppino Di Capri è interpretato da due attori: Alessandro Gervasi veste i panni del cantante da bambino, mentre Francesco Del Gaudio lo rappresenta nell’adolescenza e nell’età adulta. Il film è una coproduzione tra Rai Fiction e O’Groove ed è stato presentato al Circolo Sportivo Rai di Roma a Tor di Quinto. La messa in onda è prevista per lunedì 24 marzo 2025 alle 21:30 su Rai 1 e in streaming su RaiPlay.
22.08: L’atmosfera latina impera ma il pezzo ricorda Mr. Sexy Beat di Alexandra Stan. Si balla ma non ci si esalta. Si poteva fare meglio Serena…
22.06: Con “Anema e core,” Serena Brancale ritorna a Sanremo dopo dieci anni, portando un brano che mescola dialetto e italiano, con un’energia che omaggia la tradizione musicale napoletana e Pino Daniele. Il brano celebra la bellezza di vivere i sentimenti senza limitazioni, con un invito a godere delle piccole cose quotidiane come un caffè o una storia d’amore. Musically, the track blends jazz and electronic elements, reflecting Serena’s artistic evolution. “Anema e core” racconta di come nel tempo si acquisisca la capacità di attribuire un significato più profondo alle esperienze, vivendo con maggiore consapevolezza e gioia, pur mantenendo una spontaneità che rende ogni momento speciale.
Anema e core
di F. Abbate – J. Ettorre – S. Brancale –
F. Abbate – J. Ettorre – S. Brancale – M. Finotti – N. Lazzarin
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Dodo Music Italia/
Jet Music Publishing/Intera Music/Edizioni Avarello
Ti penso tra le vie
E quando vedo le scie
Delle barche in questo mare.
Carpe diem,
Domani le tue bugie
Non le voglio più ascoltare.
La mia anima canta,
È una camicia bianca
Che mi sventola addosso. (Oh eh)
Stanotte saremo due stelle del cinema,
Italo-americano.
Dammi un bacio su un taxi cabrio,
Un bacio
Che s’adda veré, s’adda da veré, s’adda da veré.
Baby I love u, Nenné ti amo,
Non lo so se ti suonerà neo-melodico,
Ma stanotte ti dedico:
Anema e core.
A A A,
Perché metti questa cassa dritta?
Io con te vorrei ballare salsa,
Tipo soli soli sulla Rambla
Maria Callas canta! (Lazzì)
Cosa vuoi davvero, soldi o libertà?
Che ti saluti dal balcone la città?
L’eleganza viene dal basso, come il jazz.
Stanotte saremo due stelle del cinema,
Italo-americano.
Dammi un bacio su un taxi cabrio,
Un bacio
Che s’adda veré, s’adda da veré, s’adda da veré.
Baby I love u, Nenné ti amo,
Non lo so se ti suonerà neo-melodico,
Ma stanotte ti dedico:
Anema e core,
Anema e core,
Anema e core,
Anema e core.
Italo-americano.
Dammi un bacio su un taxi cabrio,
Un bacio
Che s’adda veré, s’adda da veré, s’adda da veré.
(Brà)
Pccè io e tè
Sim na cosa sola,
Sim du facce della stessa luna.
Com sta collana che porta fortuna,
Bra ù sà, marioul.
Nan zi dann’ adenza a nsciun’.
Tu sta cummè p’ fa l’amore,
Io vogghj attè, anema e core.
Italo-americano.
Dammi un bacio su un taxi cabrio,
Un bacio
Che s’adda veré, s’adda da veré, s’adda da veré.
Baby I love u, Nenné ti amo,
Non lo so se ti suonerà neo-melodico,
Ma stanotte ti dedico:
Anema e core,
Anema e core,
Anema e core,
Anema e core.
Italo-americano,
Dammi un bacio su un taxi cabrio,
Un bacio
Che s’adda veré, s’adda da veré, s’adda da veré.
Lazzì
22.06: Serena Brancale – “Anema e core”
Serena Brancale, nata a Bari il 4 maggio 1989, cresce in una famiglia di artisti, figlia di un calciatore degli anni Ottanta e di una cantante e musicista. Fin da bambina, sviluppa una passione per la musica, studiando violino e, successivamente, canto jazz presso il conservatorio dell’Aquila. La sua carriera prende il via nel 2011 con la fondazione del Serena Branquartet e nel 2015 debutta al Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte con il brano “Galleggiare”, anche se senza ottenere la vittoria.
Da quel momento, Serena inizia a collaborare con grandi nomi della musica italiana, tra cui Il Volo, Mario Biondi, Willie Peyote, Enzo Gragnaniello, Ghemon e Clementino. Con il passare degli anni, affina il suo stile e si afferma come una delle voci jazz più versatili in Italia, apprezzata sia in televisione, in programmi come Radio 2 Social Club e Propaganda Live, che sui social, con brani come Baccalà e La zia in dialetto barese. Nel 2025, grazie alla sua crescente popolarità e al successo ottenuto sui social, Serena conquista un posto tra i Big di Sanremo, partecipando alla prima edizione del festival condotto da Carlo Conti, segnando un importante traguardo nella sua carriera.
22.05: THE KOLORS 7: l’Ariston non è terreno di sperimentazione, e allora puntano su una ricetta collaudatissima: abbondanza di tastiere e cassa dritta per arrivare di filata sotto l’ombrellone. E Stash è animale da palcoscenico come pochi.
22.03: Orecchiabile e ballabile: tutto come da programma per The Kolors. Nessuna sorpresa ma una certezza piacevole
22.02: Il funky è un marchio di fabbrica, con la battuta classica anni ’80 per The Kolors. Il pezzo ricorda vagamente Tomorrow di Amanda Lear, tra Giorgio Moroder e i Fratelli La Bionda
22.00: “Tu con chi fai l’amore” dei The Kolors è una canzone spumeggiante che mescola suoni pop-dance con influenze latine, creando un’atmosfera vivace e spensierata. Il brano celebra la leggerezza dei momenti in cui non è la ragione a guidare, ma il cuore, invitando a lasciarsi andare all’istinto senza troppi calcoli. La canzone nasce dalla collaborazione tra Stash, Davide Petrella e Calcutta, un incontro di mondi musicali diversi che si fondono in modo naturale. Il testo, con frasi come “Mi piaci un minimo, mi aspetti a Mykonos”, è ricco di energia e si presta a diventare un vero tormentone, mentre il ritmo incalzante invita a ballare e divertirsi. Questo pezzo segna il ritorno dei The Kolors a Sanremo, per la loro terza partecipazione, con un approccio più rilassato ma sempre con l’intenzione di portare allegria e coinvolgere il pubblico.
Tu con chi fai l’amore
di D. Petrella – E. D’Erme – A. Fiordispino –
S. Tognini – D. Petrella – E. D’Erme
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Garage Days/
Edizioni Basso Lazio/Diana/Baraonda Edizioni Musicali/
The Beautiful Ones
Persa in un’isola grande così
A mille miglia da questa città
Avevi grandi occhi neri e mi fa
Dove stai andando?
Non lo so
Era una stella che lascia una scia
Un desiderio che nasce così
La gente in strada che viene e che va
Si sta cercando
E non lo sa
Tutte le storie sono uguali e te lo dico
C’è sempre uno che se ne va da Roma a Portorico
Mi sento come l’ultima bottiglia che ho nel frigo
Che non ricordo mai mai mai mai
Mi piaci un minimo
Mi aspetti a Mykonos
In ogni rendez-vous
Bugie si dicono
Chi non è libero
Chi non c’ha il fisico
Stasera non importa più
Tu con chi fai l’amore
E perché
Sale come un ascensore quando vengo da te
Se fai così mi togli l’anima
Che cosa stupida
Tanto la cosa importante non è
Tu con chi fai l’amore
Stasera
Domani
Chissà
Tu con chi fai l’amore
Stasera
Domani
Chissà
A mezzanotte poi un salto nel blu
Dove le luci si spengono già
Diceva dai l’hai capito anche tu
Mi sto innamorando
Non lo so
Io per gli errori c’ho una mezza calamita
Chi prova le emozioni e chi le compra con la visa
Non mi mandare fuori appena inizia la partita
Con te non gioco mai mai mai mai
Mi piaci un minimo
Mi aspetti a Mykonos
In ogni rendez-vous
Bugie si dicono
Chi non è libero
Chi non c’ha il fisico
Stasera non importa più
Tu con chi fai l’amore
E perché
Sale come un ascensore quando vengo da te
Se fai così mi togli l’anima
Che cosa stupida
Tanto la cosa importante non è
Tu con chi fai l’amore
Non posso spegnere le luci dell’alba
Che sono dentro la stanza
Guarda che confusione
Non c’è mai una ragione
Uhh
Non posso credere alle voci dell’ansia
Sanno il mio nome ma non è la realtà
Guarda che confusione
Ma non importa più
(Tu con chi fai)
(Tu con chi fai)
Tu con chi fai l’amore
E perché
Sale come un ascensore quando vengo da te
Se fai così mi togli l’anima
Che cosa stupida
Tanto la cosa importante non è
Tu con chi fai l’amore
Stasera
Domani
Chissà
Tu con chi fai l’amore
Stasera
Domani
Chissà
21.59: The Kolors – “Tu con chi fai l’amore”
I The Kolors, gruppo pop-rock italiano, nascono dalla passione di Stash Fiordispino, Alex Fiordispino e Daniele Mona (poi sostituito da Dario Iaculli), che dopo anni di sacrifici e performance live a Milano, ottengono il loro primo grande successo partecipando alla quattordicesima edizione di Amici, dove vincono grazie alla loro energia e talento, conquistando il pubblico e la critica. Nonostante la loro carriera musicale parta da esperienze vissute lontano dalla televisione, il programma segna il loro definitivo salto nella fama. Dopo un debutto in sordina con I Want, nel 2015 arriva Out, album che li consacra al successo grazie anche alla collaborazione con Elisa. Il disco diventa un fenomeno e ottiene la certificazione di platino.
Nel 2017 esce You, che conferma la loro forza artistica e raggiunge la quarta posizione nelle classifiche italiane. Nel 2018, partecipano per la prima volta a Sanremo con “Frida (mai, mai, mai)”, un brano che entra nella top 10 dei singoli. Nonostante un periodo di transizione dopo l’uscita di Mona nel 2022, la band trova nuova linfa con l’ingresso di Dario Iaculli e la firma con Warner. Il singolo “Italodisco” segna il loro ritorno, seguito da una nuova partecipazione a Sanremo nel 2024. I The Kolors continuano a crescere, diventando un nome di riferimento nella scena musicale italiana e nel 2025 sono tra i protagonisti del Festival di Sanremo.
21.52: CORSI 7.5: tra le noti più piacevoli di questo Festival. Testo infarcito di autoironia, melodia che funziona, decisamente il brano con la quota più alta di fantasia, e se ne sentiva il bisogno. Quando si dice al posto giusto e nel momento giusto.
21.51: Divertente l’ingresso sul palco si Frassica, che scherza sul suo esordio in Tv, 29 anni, nove mesi e 18 giorni: l’hai fatto apposta ad invitarmi? Chiede a Carlo Conti
21.49: Pettinato al contrario di Malgioglio, con il ciuffo nero
21.48: Antonino Frassica, noto come Nino Frassica, nasce a Messina l’11 dicembre 1950 sotto il segno del Sagittario. Dotato di un talento comico innato, esordisce nel 1970 con il gruppo teatrale “I cantatori pelosi figli della cantatrice calva”, un omaggio alla commedia dell’assurdo. Nei primi anni ’80 entra nel mondo della televisione grazie a Renzo Arbore, che lo coinvolge nel programma “Radio Anghe noi”, permettendogli di acquisire visibilità. Durante gli anni ’80, Frassica si afferma come una delle personalità più amate della TV italiana, prendendo parte a programmi come “Fantastico” e “Domenica in”, e acquisendo popolarità anche grazie al ruolo del maresciallo Nino Cecchini nella serie TV “Don Matteo”. Partecipa inoltre a “Striscia la notizia” come conduttore del tg satirico.
Non solo attore, ma anche musicista, Frassica ha inciso due album: “Discao meravigliao” (1988) con Renzo Arbore e “Nino Frassica e il Monofestival” (1992). Ha anche fondato il gruppo “Le carogne” nel 2002 e successivamente i “Los Plaggers”, con cui si è esibito in varie trasmissioni. Nel 2024, dopo 19 anni, torna a condurre “Striscia la notizia”. Nel 2025 è scelto da Carlo Conti per co-condurre una serata del Festival di Sanremo. Per quanto riguarda la sua vita privata, Nino Frassica è stato sposato con l’attrice Daniele Conti dal 1985 al 1993 e successivamente si è unito con rito civile a Barbara Exignotis, senza avere figli.
21.47: Lucio Corsi è già la rivelazione di questo Festival. Il suo inno alla normalità intenerisce ed emoziona. Si chiudono gli occhi e si rivivono immagini di anni passati, non è lontano dal Renato Zero riflessivo e illuminato di metà anni ottanta
21.45: ELODIE 6.5: vorrebbe replicare Andromeda, ma resta intrappolata in un brano che quando pensi che acceleri e parta…rallenta. La ragazza sa cantare, e bene. Vocalmente promossa a pieni voti.
21.44: Volevo essere un duro di Lucio Corsi è un ironico autoritratto in musica, dove i sogni di grandezza si scontrano con la realtà quotidiana. Il brano racconta il divario tra l’immagine di sé che si vorrebbe costruire e la consapevolezza della propria fragilità, con una riflessione amara su quanto sia difficile affrontare il mondo per chi non è un eroe. Attraverso una ballata dal sapore classico, Corsi sfrutta la ricchezza della lingua italiana per dare voce a questa disillusione, con uno stile che mescola introspezione e leggerezza.
Volevo essere un duro
di L. Corsi – T. Ottomano
Ed. Sugarmusic/Picicca Management
Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro
Un robot
Un lottatore di sumo
Uno spaccino in fuga da un cane lupo
Alla stazione di Bolo
Una gallina dalle uova d’oro
Però non sono nessuno
Non sono nato con la faccia da duro
Ho anche paura del buio
Se faccio a botte le prendo
Così mi truccano gli occhi di nero
Ma non ho mai perso tempo
È lui che mi ha lasciato indietro
Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro no
Un robot
Medaglia d’oro di sputo
Lo scippatore che t’aspetta nel buio
Il Re di Porta Portese
La gazza ladra che ti ruba la fede
Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Cintura bianca di Judo
Invece che una stella uno starnuto
I girasoli con gli occhiali mi hanno detto
“Stai attento alla luce”
E che le lune senza buche
Sono fregature
Perché in fondo è inutile fuggire
Dalle tue paure
Vivere la vita è un gioco da ragazzi
Io
Io volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Non sono altro che Lucio
Non sono altro che Lucio
21.43: Lucio Corsi – “Volevo essere un duro”
Lucio Corsi, nato a Grosseto il 15 ottobre 1993, è un cantautore toscano originario di Vetulonia, nel cuore della Maremma. Fin da giovanissimo si dedica alla musica, esordendo con Vetulonia Dakar e Altalena Boy, raccolte di brani scritti attorno ai 18 anni. Trasferitosi a Milano per trasformare la passione in carriera, pubblica Bestiario musicale, lavoro che ne definisce lo stile unico e visionario. Il 2019 segna una svolta con il singolo Cosa faremo da grandi?, prodotto da Francesco Bianconi dei Baustelle, che anticipa l’album omonimo del 2020. In questo periodo diventa ospite fisso del programma L’assedio di Daria Bignardi.
Nel 2023 pubblica il suo terzo album e parte per un tour nazionale, ricevendo riconoscimenti come la Targa Musica da Bere e la Targa MEI come Miglior Artista Indipendente dell’Anno. A novembre 2024 lancia Tu sei il mattino, brano presente nella colonna sonora della terza stagione di Vita da Carlo, dove appare anche come guest star. Nel 2025 debutta al Festival di Sanremo, scelto da Carlo Conti tra i protagonisti della 75ª edizione.
21.39: Cristiano Malgioglio nasce a Ramacca, in provincia di Catania, il 23 aprile 1945. Prima di diventare una star del mondo della musica, lavorava come impiegato alle poste di Genova. Sebbene il lavoro fosse lontano dai suoi sogni, gli permetteva di avere una vita stabile. Proprio a Genova, entra in contatto con importanti cantautori e artisti locali, tra cui Gino Paoli e Fabrizio De André, con il quale instaura una lunga amicizia che gli apre le porte del mondo musicale. La sua carriera prende il volo nel 1974, quando Iva Zanicchi vince il Festival di Sanremo con “Ciao cara come stai?”, una canzone scritta da lui. In pochi anni, diventa uno dei parolieri più richiesti in Italia. Una delle sue collaborazioni più celebri è con Mina, per la quale scrive numerosi successi. La cantante gli affibbia anche il soprannome di “tacco d’oro” per il suo stile eccentrico.
Malgioglio scrive per numerosi artisti, tra cui Rita Pavone, Tiromancino e tanti altri. Brani come “L’importante è finire”, “Ancora ancora ancora”, “Forte forte forte” e “Gelato al cioccolato” diventano icone della musica italiana. Nel 2017, la sua carriera subisce una svolta con la partecipazione al “Grande Fratello Vip”. La sua simpatia e il suo carattere eccentrico lo rendono uno dei protagonisti assoluti, consolidando la sua popolarità anche nel mondo della televisione. Oggi continua a scrivere per artisti come Iva Zanicchi e a partecipare a programmi televisivi. Nel 2024 pubblica il singolo “Fernando”, dedicato a Cristiano Ronaldo, e nel 2025 co-conduce una puntata del Festival di Sanremo, un altro traguardo nella sua brillante carriera.
21.38: Entra Cristiano Malgioglio sul palco in rosso e nero, con mega strascico e il sottofondo di Ancora di Mina, che lui ha scritto in uno dei momenti di grande ispirazione
21.36: Il pezzo non è costruito su misura di Elodie, risultato non indimenticabile, anche se la sentiremo tanto in radio
21.35: ROCCO HUNT 5: impera la ritmica ma anche la ripetizione di ciò che ha già cantato ieri, l’altro ieri, il giorno prima…Non valicherà i confini campani come ha fatto Geolier lo scorso anno.
21.34: Piume sulle maniche in fucsia per Elodie. La canzone fatica a decollare, per via di un ritornello deboluccio. L’esercizio vocale promuove la cantante romana ma tutto finisce lì…
21.33: Con “Dimenticarsi alle 7,” Elodie esplora il contrasto tra l’euforia della vita notturna e la riflessione dolorosa che arriva con il giorno successivo. La canzone descrive l’indomani di una notte intensa, quando l’adrenalina svanisce e lascia spazio alla tristezza e ai ricordi di un amore effimero ma difficile da dimenticare. Il brano si inserisce nel contesto di una giovinezza segnata dalle notti di festa, ma offre anche uno sguardo profondo su come certe relazioni lasciano tracce indelebili, purtroppo difficili da cancellare. Con sonorità pop e un’atmosfera malinconica, “Dimenticarsi alle 7” racconta quel momento delicato in cui le emozioni travolgenti della notte iniziano a svanire, lasciando il posto alla riflessione e al rimpianto.
Dimenticarsi alle 7
di D. Petrella – D. Simonetta – E. Di Patrizi –
D. Petrella – D. Simonetta
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Garage Days/
Double Trouble Club/Eclectic Music Publishing
Quanta gente passa e se ne va
Che non sa chi sei
Contarla credo sarebbe inutile
In un mondo che è freddo oramai
Stasera
Ci sei solo tu nella città
Degli occhi miei
Se è vero che poi fanno la ruggine
Io non voglio più piangere così
(Che cosa ne sai)
Prima ancora prima
Che ti incontrassi
(Amore)
Poi rivedersi ancora
Come due pazzi
(Che cosa mi fai)
Travolti da un’idea
Che non vuoi che passi
Che piano piano scivola giù
Dicevi
Stasera
Dove vai amore
Ora che ho bisogno di te
Ancora ancora di più
Solo per fatalità
Insieme
Dove vai amore
Non mi fai
Morire
Ancora ancora di più
Dimenticarsi alle 7
Dimenticarsi alle 7
Dimenticare
Quando prendi a calci la poesia
Ma che bella sei
Nella tua solitudine
Sembra tutto più facile così
(Che cosa ne sai)
Prima ancora prima
Che ti incontrassi
(amore)
Ancora ancora ancora
Come due pazzi
(Che cosa mi fai)
Travolti da un’idea
Che non vuoi che passi
Che piano piano scivola giù
Dicevi
Stasera
Dove vai amore
Ora che ho bisogno di te
Ancora e ancora di più
Solo per fatalità
Insieme
Dove vai amore
Non mi fai
Morire
Ancora ancora di più
Dimenticarsi alle 7
Così di un giorno qualunque
Mentre si parla di niente
Lì seduti in un bar
Può capitare a chiunque
Mai a noi no
Ma che strano effetto che fa
Mandare giù
La verità
Dicevi
Stasera
Dove vai amore
Dove vai
Rimani
Ancora ancora di più
Dimenticarsi alle 7
Dimenticarsi alle 7
Dimenticarsi alle 7
Dimenticarsi alle 7
Dimenticare
21.33: Elodie – “Dimenticarsi alle 7”
Elodie Di Patrizi, nata a Roma il 3 maggio 1990 sotto il segno del Toro, è una delle artiste più apprezzate del panorama musicale italiano. Figlia di padre italiano e madre francese originaria della Guadalupa, Elodie inizia la sua carriera come modella, ma ben presto decide di inseguire il suo sogno più grande: la musica.
Nel 2009 partecipa a X Factor, ma viene eliminata nelle fasi iniziali. La sua grande occasione arriva nel 2015 con Amici di Maria De Filippi, dove arriva seconda, vincendo il Premio della Critica e il Premio RTL 102.5. Nel 2015 pubblica il suo album di debutto Un’altra vita, che ottiene un grande successo, conquistando la seconda posizione in classifica e la certificazione d’oro. L’album contiene il brano Amore avrai, scritto da Emma Marrone, con la quale Elodie stringe un forte legame.
Nel 2017 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano Tutta colpa mia, ottenendo un ottimo risultato. Il suo secondo album, omonimo della canzone, ottiene il platino. Dopo il 2018, Elodie diventa protagonista dei tormentoni estivi, come Nero Bali con Michele Bravi e Gué Pequeno, e collabora con vari artisti, tra cui Ghemon e Marracash. Nel 2020 partecipa di nuovo a Sanremo con Andromeda, chiudendo al settimo posto, e continua a dominare la scena musicale con successi come Guaranà e Ciclone. Il 2021 segna una svolta elettronica per Elodie con il singolo Vertigine e l’album Ok. Respira, seguito dal clubtape Red Light. Nel 2023, Elodie si conferma una star della musica e del cinema, collaborando con Marco Mengoni nel singolo Pazza musica e rilasciando la docu-serie Sento ancora la vertigine. Nel 2025, Elodie è tra i protagonisti del Festival di Sanremo, dove tornerà finalmente a calcare il palco da protagonista dopo anni di successi.
21.32: Elegantissima e raggiante, nonostante i segni della cura
21.31: Bianca Balti è nata a Lodi il 19 marzo 1984, sotto il segno dei Pesci. Dopo aver completato gli studi al liceo classico, si trasferisce a Milano per seguire un corso di comunicazione al Politecnico. Nonostante provenga da una famiglia benestante, la sua natura ribelle la porta a vivere un periodo da squatter nel quartiere milanese della Bovisa, dove inizia anche a farsi notare nel mondo della moda. Nel 2005, Bianca ottiene un contratto esclusivo con Dolce & Gabbana, segnando l’inizio di una carriera internazionale. Diventa protagonista delle copertine di alcune delle riviste di moda più prestigiose, e nello stesso anno appare nel catalogo di Victoria’s Secret, diventando la prima modella italiana a partecipare al famoso Victoria’s Secret Fashion Show. Durante questi anni, forma con Eva Riccobono e Mariacarla Boscono un trio di supermodelle italiane molto ricercate. Oltre alla moda, Bianca si distingue anche nel cinema, debuttando nel 2007 con il film Go Go Tales di Abel Ferrara. In televisione, ha preso parte alla finale del Festival di Sanremo 2013 e ha condotto nel 2017 Ultimate Beastmaster su Netflix, insieme a Francesco Facchinetti. Nel 2025, Bianca Balti torna a Sanremo, dodici anni dopo la sua prima partecipazione, come ospite del Festival di Sanremo 2025, scelto dal direttore artistico Carlo Conti.
21.30: Codice 01 per Rocco Hunt
21.28: Leggerina la canzone di Rocco Hunt, un po’ scontata. Poi funzionerà perchè c’è ritmo e lui è credibile nel ruolo di rapper in napoletano. L’aria ricorda i pezzi più scanzonati di Gigi D’Alessio
21.26: “Mille vote ancora” di Rocco Hunt è una canzone che mescola nostalgia e voglia di riscatto, raccontando il legame di un ragazzo con la propria città e la lotta per superare le difficoltà. Attraverso il mix di italiano e dialetto napoletano, il brano ripercorre la giovinezza dell’artista, fatta di momenti semplici come le partite di pallone per strada e il profumo del caffè, ma anche di difficoltà e delusioni, tra cui le parole di chi gli diceva che non sarebbe mai riuscito a emergere. Al contempo, la canzone esprime il desiderio di dare un messaggio positivo alle nuove generazioni, esortandole a stare lontane dalle tentazioni sbagliate, come la violenza. Con “Mille vote ancora”, Rocco Hunt torna a raccontare la sua storia con un potente mix di emozioni e speranza.
Mille vote ancora
di R. Pagliarulo – Kende – M. Salvaderi – L. Santarelli –
D. Simonetta – P. Antonacci – S. Tognini
Ed. Spiraglio di Periferia/Eclectic Music Publishing/
Universal Music Publishing Ricordi/Diana/Double Trouble Club/Thaurus Publishing/Nuova Nassau/The Beautiful Ones/
Copyrght Control
Mi ricordo una strada
Un quartiere qualunque
Un bambino che sogna
Pure se non ha niente
Ogni giorno è un regalo
Per chi come me è destinato a partire
E le voci di chi ha giudicato
Ritornano nella mia testa
Mi dicevano tu non sarai mai nessuno
E ora non mi ricordo più, com’è l’odore del caffè
Quelle canzoni che mamma ascoltava alla radio
Giocavamo in quartiere sembrava uno stadio
Non è stata domenica mai più
Da quando sono andato via da casa mia,
Rimpiango anche le cose che odiavo
Le stesse che mi hanno fatto andare via
L’erba cresce in un campetto abbandonato
Colpa dei telefoni non ci hanno più giocato
L’ansia nel cuore quando le citofonavo
Se rispondeva il padre poi scappavo
Lo stato è assente come noi in mezzo a quei banchi
Un foglio bianco dove scriverò mi manchi
Tutto quello che ti serve è nel quartiere
Studia oppure ‘mparate ‘o mestiere
E mo’ riportami dove
Overamente songo je
‘O cafè dint’‘e canzone
Viento ‘e mare che sbatte pe’ dinto ‘e feneste
Me sceta ‘e po’ se ne va
Me vonno fottere l’anema
Ma je ‘ccu poco sto buono
Doje prete pe fa’ ‘na porta
Turnasse criaturo pe’ correre
Mille vote ancora
E ridere
Mille vote ancora
E chiagnere
Mille vote ancora
‘A casa mia
Mille vote ancora
Faccio brutti sogni e po’ me sceto ‘e botto
Vedo le facce degli amici ca nun ce stanno cchiù
Aggio sbagliato a prendermi le colpe
A pensare: potevo fare di più
Ad immaginare ‘nu finale diverso
A pensa’ si chella palla nun pigliava ‘a traversa
A distinguere l’amore dal sesso
Se ‘o posto ‘e vencere avesse perso, fosse rimasto me stesso
Il nemico a volte è l’orgoglio
Che chiude rapporti anche se non c’è un motivo
Siamo carte stropicciate nel portafoglio
Siamo anime buone in mondo cattivo
Perciò dicimme: tutt’appost’
Anche quando il mondo cade sulle spalle nostre
Anche quando alle domande non c’è una risposta
A campà accussì è tosta
Era meglio ‘a casa nostra
E mo’ riportami dove
Overamente songo je
‘O cafè dint’‘e canzone
Viento ‘e mare che sbatte pe’ dinto ‘e feneste
Me sceta ‘e po’ se ne va
Me vonno fottere l’anema
Ma je ‘ccu poco sto buono
Doje prete pe fa’ ‘na porta
Turnasse criaturo pe’ correre
Mille vote ancora
E ridere
Mille vote ancora
E chiagnere
Mille vote ancora
‘A casa mia
Mille vote ancora
Se mi vedi un po’ triste è perché cocche vota
Me manca assaje mamma mia, ‘a casa mia
Dove ancora si muore per niente a vent’anni
‘Sti figlie anna capi’
‘Sta guerra adda ferni’
E mo’ riportami dove
Overamente songo je
‘O cafè dint’‘e canzone
Viento ‘e mare che sbatte pe’ dinto ‘e feneste
Me sceta ‘e po’ se ne va
Me vonno fottere l’anema
Ma je ‘ccu poco sto buono
Doje prete pe fa’ ‘na porta
Turnasse criaturo pe’ correre
Mille vote ancora
E ridere
Mille vote ancora
E chiagnere
Mille vote ancora
‘A casa mia
Mille vote ancora
21.26: Rocco Hunt – “Mille vote ancora”
Rocco Pagliarulo, meglio conosciuto come Rocco Hunt, è nato a Salerno il 21 novembre 1994. Fin da giovane, si appassiona all’hip hop, iniziando a farsi notare nella scena underground. A soli 11 anni, inizia a muovere i suoi primi passi nel mondo della musica, e nel 2011 pubblica il mixtape Spiraglio di periferia con la Honiro Label, collaborando con rapper come Clementino. La sua carriera decolla nel 2013, quando firma con la Sony e lancia il suo primo album, Poeta urbano. Il vero successo arriva nel 2014, quando partecipa a Sanremo nella categoria Nuove proposte e vince con il brano Nu juorno buono. Questo trionfo dà il via al suo secondo album, ‘A verità, che include collaborazioni con Clementino, Gemitaiz, Federico Zampaglione, Eros Ramazzotti e Enzo Avitabile. Nel 2015, Rocco Hunt pubblica SignorHunt, ma non ottiene lo stesso successo del precedente. Partecipando a Sanremo tra i Big con Wake Up, si posiziona nono.
Nel 2019, dopo un breve ritiro dalle scene, torna con l’album Libertà, che segna un nuovo capitolo della sua carriera. Il singolo Ti volevo dedicare diventa un grande successo. Nel 2020, collabora con Ana Mena per il brano A un passo dalla luna, che conquista anche le classifiche spagnole.
Nel 2024, Rocco pubblica il singolo Musica italiana, anticipando un nuovo progetto discografico. Dopo il successo di Rivoluzione e un tour, è annunciato tra i Big di Sanremo 2025, segnando un ritorno alle sue origini sanremesi.
21.25: Carlo Conti spiega il regolamento del televoto
21.23: Sicuramente per David un momento importante nel suo percorso di crescita come interprete. Non solo rock per il frontman dei Maneskin
21.19: Emozione forte, l’interpretazione di Damiano David con la presenza di Alessandro Borghi sul palco.
21.17: Damiano David è nato a Roma l’8 gennaio 1999, sotto il segno del Capricorno. Fin da giovane appassionato di musica, lascia il liceo classico nel 2014 per seguire la sua passione e intraprendere una carriera musicale con i suoi amici Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio. Insieme fondano i Måneskin nel 2015, nome che significa “chiaro di luna” in danese, scelto in omaggio alle origini nordiche della bassista Victoria. Il gruppo guadagna notorietà partecipando all’undicesima edizione di X Factor nel 2017, dove, nonostante la sconfitta in finale, il singolo Chosen diventa una hit. Nel 2018 pubblicano il loro primo album, Il ballo della vita, che li lancia definitivamente nel panorama musicale con brani come Morirò da re e Torna a casa.
Nel 2021 partecipano al Festival di Sanremo, vincendo il concorso con Zitti e buoni, e conquistano l’Eurovision Song Contest dello stesso anno. Il successo internazionale arriva grazie anche alla cover Beggin’, che spopola negli Stati Uniti. Oltre a numerosi premi, tra cui un American Music Award e un Billboard Music Award, Damiano fino al 2024 non si dedica molto alla carriera solista, apparendo solo nel video di Mil veces con Anitta. Tuttavia, nel 2023 annuncia la sua intenzione di intraprendere una carriera solista, debutando con il singolo Silverlines, seguito da Born with a Broken Heart. Nel 2025, è ospite al Festival di Sanremo, dove si esibisce da solista, per la prima volta senza i Måneskin.
21.16: Sul palco c’è Damiano David per un omaggio a Lucio Dalla con Felicità
21.11: SETTEMBRE 7: dei quattro brani ‘young’ sentiti, il più fresco della serata. Si candida come favorito per la finale di domani, anche considerando il profluvio di voti che arriveranno dalla sua nutritissima fan base.
21.08: In finale va Settembre
21.07: MARIA TOMBA 6: il consiglio di ‘guardare gli occhi e non le tette’ stampigliato sul un pigiama notte di San Silvestro non è parsa una trovata fenomenale. Meglio quando parte la musica, e con la voce segue gli anfratti di un brano non semplicissimo (e manco bellissimo), che padroneggia dalla prima all’ultima nota.
21.07: Somiglianze con Michele Bravi, pezzo che ricorda L’essenziale di Mengoni
21.06: Vertebre esplora le problematiche giovanili: il dolore interiore e la vulnerabilità nelle relazioni.
21.05: Settembre – “Vertebre”
Andrea Settembre, nato il 9 ottobre 2001 a Napoli, è un giovane talento con una grande passione per la musica. Fin da piccolo, la sua voce lo porta a farsi conoscere su YouTube, dove inizia a coltivare il sogno di diventare cantante, pur lavorando anche nella redazione di web tv. La sua carriera prende una svolta importante nel 2019, quando decide di partecipare a The Voice of Italy. Durante le Blind Auditions, interpreta Location di Khalid, conquistando subito l’attenzione dei coach. Gigi D’Alessio è il primo a girarsi, seguito da Gué Pequeno, che blocca Morgan, dimostrando l’apprezzamento per il suo talento pop. Alla fine, Andrea sceglie il Team di Gigi D’Alessio, ma il percorso nel talent non prosegue come sperato. Nonostante ciò, non si arrende, continuando a pubblicare singoli e a farsi conoscere anche su TikTok.
Nel 2023, Andrea tenta una nuova avventura partecipando a X Factor. Alle Audition, conquista i giudici con una cover di Me staje appennenn’ amò di Liberato, arrivando ai Bootcamp. Qui, conquista Dargen D’Amico con una versione di End of the Road di Noga Erez, e supera gli Home Visit grazie a una coraggiosa interpretazione di Amandoti dei CCCP, entrando nella sua squadra. Sebbene non vinca, la sua carriera continua a crescere.
Nel 2024, Andrea partecipa a Sanremo Giovani con il brano Vertebre, arrivando tra i ventiquattro finalisti. Il suo talento lo porta a diventare uno dei quattro vincitori che si esibiranno al Festival di Sanremo 2025 tra le Nuove Proposte. Andrea descrive il suo brano come un pezzo carico di verità ed emozioni, sperando che il pubblico possa sentire la sua magia.
21.02: Tiene il palco Maria Tomba con bravura, pezzo originale, bella voce. Credibile anche nell’ironia
20.58: Maria Tomba – “Goodbye (voglio good vibes)”
Maria Tomba, classe 2002 e originaria di Verona, si appassiona alla musica sin da bambina, mostrando fin da subito notevoli doti canore. Nonostante un primo tentativo non andato a buon fine alle selezioni de Lo Zecchino d’Oro, non si arrende e all’età di 8 anni inizia a prendere lezioni di canto. Partecipa a karaoke, concorsi canori e frequenta corsi di musica e teatro, arricchendo la sua formazione artistica.
A 14 anni scopre la passione per il cantautorato, avvicinandosi alla poesia e scrivendo le sue prime canzoni. Il vero punto di svolta arriva con il trasferimento a Milano, una scelta necessaria per inseguire il suo sogno musicale, lasciandosi alle spalle le restrizioni del suo paese d’origine. Entra in contatto con Carlo Averello dell’Isola degli Artisti e inizia a muovere i primi passi da professionista.
Nel 2023 partecipa a X Factor, sorprendendo tutti fin dalla prima audizione con Piece of My Heart di Janis Joplin. Conquista tre sì e accede ai Bootcamp, dove ottiene uno switch decisivo grazie a America di Gianna Nannini. Ai temuti Home Visit si gioca il tutto per tutto con Numb dei Linkin Park, conquistando Fedez e guadagnandosi un posto ai Live. Qui si esibisce con cover iconiche, da Diavolo in me di Zucchero a Always dei Bon Jovi, fino a presentare il suo inedito Crush in semifinale. Dopo l’esperienza nel talent, continua il suo percorso musicale partecipando ad Area Sanremo, vincendo il concorso e conquistando un posto nella finale di Sanremo Giovani con il brano Goodbye (Voglio Good Vibes). Grazie al suo talento e alla sua determinazione, entra tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2025, dedicando questo traguardo al padre Massimo, che aveva sempre creduto in lei e nel suo sogno.
20.57: In finale va Alex Wyse
20.56: VALE LP e LIL JOLIE 6.5: messaggio sociale e pezzo social. Si tuffano negli anni ’80 con un motivetto che andrà oltre i confini della riviera.
20.55: Chiuso il televoto
20.54: ALEX WYSE 6.5: pezzo dal sapore retrò, con un avvio molto ‘calcuttiano’, e un ritornello che resta. Non una roba nuovissima, ma un discreto pezzo e una bella voce.
20.53: Atmosfera anni ’90, avevano già stupito a dicembre, pezzo che resta in testa, peccato che finora non abbia funzionato tanto in radio.
20.51: Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore è un racconto di coraggio, attenzione, consenso e aspettative che hanno un certo peso.
20.50: Vale LP e Lil Jolie – “Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore”
Vale LP, nata Valentina Sanseverino nel 1999 a Napoli, è una delle cantautrici più audaci e innovative della scena musicale italiana. La sua carriera inizia nel 2018, quando pubblica la sua prima demo su SoundCloud e inizia a collaborare con l’amica Lil Jolie, con cui lancia il brano Fumo freestyle, un esempio di trap al femminile che conquista subito il pubblico. Nel 2020, Vale LP pubblica il suo primo EP e collabora con il rapper CoCo nel singolo Non mi capirai mai. Nel 2021, il suo talento viene riconosciuto a X Factor, dove supera le Audizioni con il brano Cheri e diventa virale ai Bootcamp con la provocatoria Porcella. Nel 2023, raggiunge la finale di Sanremo Giovani con il brano Stronza.
Nel 2024, annuncia l’uscita del suo primo album Guagliona e partecipa nuovamente a Sanremo Giovani con Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore, in coppia con Lil Jolie. Le due conquistano il pubblico e la Commissione Musicale, ottenendo un posto tra le Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2025.
Lil Jolie, nome d’arte di Angela Ciancio, è nata nel 2000 a Calvi Risorta (Caserta). Si trasferisce a Milano per inseguire il suo sogno musicale, iniziando a suonare la chitarra e a comporre canzoni. Nel 2018 pubblica su SoundCloud diversi brani, guadagnando attenzione. Nel 2019 esce con il singolo Farsi male, seguito da altri successi come Regole, prodotto da Carl Brave. Nel 2022, debutta con l’album Bambina e decide di partecipare ad Amici 23, dove si distingue con il brano inedito Follia. Nonostante un percorso altalenante, Lil Jolie firma con BMG dopo l’eliminazione dal talent e si dedica a un nuovo progetto musicale con Vale LP. Le due ragazze arrivano insieme tra i finalisti di Sanremo Giovani e conquistano un posto tra le Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2025 con il brano Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore.
20.48: Brano stile Calcutta con una voce piacevolmente graffiata. Si pesca dal passato ma il risultato è tutto sommato piacevole
20.47: Rockstar affronta temi di libertà e fragilità emotiva.
20.45: Alex Wyse, nome d’arte di Alessandro Rina, nasce a Como il 16 giugno 2000 sotto il segno dei Gemelli. Fin da giovane coltiva una grande passione per la musica, che lo porta a studiare a Londra, diplomandosi al Bimm dopo aver frequentato il Chesterton Community College a Cambridge.
La svolta nella sua carriera arriva nel 2021 con la partecipazione ad Amici di Maria De Filippi, dove si distingue grazie al suo talento e agli inediti Sogni al cielo e Tra silenzi (Roma). Entrato nella squadra di Lorella Cuccarini, lavora con produttori di prestigio come Katoo e ottiene il plauso di artisti come Ermal Meta e Giuliano Sangiorgi. Raggiunta la finale del talent, presenta Non siamo soli, title track del suo primo EP, che conquista il primo posto nella classifica FIMI.
Dopo il successo, parte in tour e nel 2022 pubblica il suo primo album, Ciò che abbiamo dentro. Nel 2023 collabora con Sophie and The Giants nel brano Dire fare curare e a novembre torna ad Amici per lanciare Un po’ di te. Nel 2024 partecipa alla gara dei tormentoni estivi con Gocce di limone e, in autunno, entra tra i finalisti di Sanremo Giovani con Rockstar. Grazie a questa canzone, che racconta la libertà come un’illusione legata alla ricerca di sé, conquista un posto tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2025, confermandosi una delle voci emergenti più interessanti del panorama musicale italiano.
20.44: Entrano sul palco Alessandro Cattelan con i quattro giovani in gara. Alessandro Cattelan nasce a Tortona, in provincia di Alessandria, l’11 maggio 1980, sotto il segno del Toro. La sua passione per la musica lo porta a esordire in televisione nel 2001 sul canale musicale Viva, conducendo il programma Viv.it, che successivamente diventa Play It dopo la trasformazione del canale in All Music. Nel 2004, Cattelan passa a MTV Italia, dove guida prima Most Wanted e poi Viva Las Vegas con Giorgia Surina. L’anno successivo, assume la conduzione di Total Request Live, la versione italiana del celebre format musicale. Nel 2006 debutta come cantante nel progetto 0131, accanto a Gianluca Quagliano, ma la sua carriera continua a svilupparsi principalmente nel mondo della televisione. Dopo diverse esperienze su MTV, nel 2011 approda a Sky Italia, dove inizia a lavorare con Sky Sport e poi assume il ruolo di conduttore di X Factor, diventando il volto del talent show musicale. Nel 2020, dopo dieci anni, decide di lasciare la conduzione del programma. Nel 2022, Cattelan ha l’onore di condurre l’Eurovision Song Contest a Torino insieme a Laura Pausini e Mika. Negli ultimi anni, è diventato uno dei conduttori di punta di Rai, con il talk show Stasera c’è Cattelan, confermato anche per la stagione successiva. Nel 2024, guida Da vicino nessuno è normale e Sanremo Giovani. Nel 2025, Cattelan sarà al timone del Dopofestival e della serata finale del Festival di Sanremo.
20.43: Carlo Conti, nato nel 1961 a Firenze, è uno dei conduttori più amati e conosciuti della televisione italiana. La sua carriera nel mondo dello spettacolo inizia giovanissimo, entrando nel panorama radiofonico con diverse emittenti fiorentine come Radio Studio 54, Lady Radio e Radio Firenze Nova. Il suo debutto televisivo avviene nel 1986, quando entra a far parte del programma comico Succo d’arancia su Teleregione Toscana, dove incontra Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, con cui forma il trio comico Fratelli d’Italia.
Negli anni ’90, Carlo Conti entra in Rai e diventa il volto di programmi di successo, tra cui Big!, destinato a un pubblico giovanile. La sua carriera esplode definitivamente, con la conduzione di numerosi programmi di successo, come L’Eredità (dal 2006), I migliori anni e Tale e Quale Show. Tra i suoi traguardi più significativi, figura anche la conduzione del Festival di Sanremo, che ha presentato per tre edizioni consecutive dal 2015 al 2017.
Grazie al suo stile coinvolgente e alla sua simpatia, Carlo Conti è diventato uno dei volti più apprezzati e seguiti della televisione italiana, raccogliendo numerosi consensi e riconoscimenti nel corso della sua lunga carriera.
20.42: Inizia la seconda serata del Festival
20.40: Il super ospite della serata sarà il front man dei Maneskin Damiano David, che presenta il suo progetto da solista, il cast del film “Follemente” (Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria), i protagonisti del film tv “Champagne” (Alessandro Gervasi e Francesco Del Gaudio), il cast della fiction “Belcanto” (Vittoria Puccini, Carmine Recano e Giacomo Giorgio) e Carolina Kostner per rappresentare Milano Cortina 2026. In piazza Colombo, BigMama.
20.38: Nella seconda serata del Festival, mercoledì 12 febbraio, verranno presentate 14 delle 29 canzoni in gara nella categoria Big, che saranno valutate esclusivamente dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web. Al termine della serata, verranno svelati i primi cinque classificati, senza un ordine preciso, in più verranno presentate le prime due canzoni del concorso riservato ai giovani, con la formula ad eliminazione diretta. decise da Televoto (34%), Radio (33%) e Stampa (33%): chi vince va in finale. Ad affiancare Carlo Conti nella conduzione ci saranno Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica.
20.35: Ogni sera Conti verrà affiancato da artisti che co-presenteranno il Festival assieme a lui. Questa sera sul palco dell’Ariston ci saranno Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica, giovedì 13 febbraio sarà la volta di Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa, venerdì 14 febbraio, serata dedicata alle cover, sul palco andranno Mahmood e Geppi Cucciari, sabato 15 per la serata finale presenteranno assieme a Carlo Conti Alessandro Cattelan, Alessia Marcuzzi.
20.32: A condurre il Festival è nuovamente Carlo Conti che è uno dei pochi presentatori che ha condotto Sanremo in più occasioni ed anche in periodi differenti. Lo ha presentato dal 2015 al 2017 e lo farà anche quest’anno per la quarta volta in carriera.
20.29: Nella serata finale, tutte le 29 canzoni saranno nuovamente eseguite e votate dalle tre giurie. Al termine delle esibizioni, verranno annunciate le prime cinque posizioni, senza ordine. Si procederà poi con una nuova votazione tra questi cinque finalisti da parte delle tre giurie, i cui voti si sommeranno a quelli precedenti. Alla fine, verranno proclamati il brano vincitore del Festival e le canzoni classificatesi al secondo, terzo, quarto e quinto posto. Rai e il Direttore Artistico si riservano la possibilità, nella quarta e quinta serata, di decidere se rendere note le classifiche generali di tutte le 29 canzoni o divulgarle solo in parte.
20.26: Si tratta di cinque serate piene di musica, con un regolamento piuttosto articolato ma semplice: Il sistema di votazione della competizione prevede tre giurie: il Televoto, la Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e, come novità, la Giuria delle Radio. Ieri la prima serata, nella seconda e terza serata, oggi e domani, le canzoni in gara verranno divise a metà e votate dal pubblico tramite il Televoto e dalla Giuria delle Radio. Anche in queste occasioni, saranno comunicate le prime cinque posizioni, senza un ordine preciso. La quarta serata, dedicata alle Cover, vedrà tutte le 29 esibizioni giudicate con un sistema misto: il Televoto peserà per il 34%, mentre la Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e la Giuria delle Radio avranno ciascuna un peso del 33%. Al termine della serata, verrà decretato il vincitore della serata Cover.
20.23: OA Sport segue minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi aiuteranno nell’ascolto delle canzoni in gara, nell’individuare le qualità sonore, l’originalità di testi e musiche, magari anche qualche plagio, e nel giudicare gli outfit dei partecipanti. Vi racconteremo tutto, dalla qualità delle canzoni in gara al comportamento di presentatori e ospiti italiani e internazionali, vi terremo aggiornati su classifiche, votazioni, immancabili polemiche e novità e aggiungeremo sempre qui LIVE LE PAGELLE CANTANTE PER CANTANTE, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore dell’edizione 2025 al termine della serata finale di sabato 15 febbraio.
20.20: Buonasera e benvenuti alla DIRETTA LIVE della seconda serata della 75ma edizione del Festival di Sanremo 2025.
Buonasera e benvenuti alla DIRETTA LIVE della seconda serata della 75ma edizione del Festival di Sanremo 2025. OA Sport segue minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi aiuteranno nell’ascolto delle canzoni in gara, nell’individuare le qualità sonore, l’originalità di testi e musiche, magari anche qualche plagio, e nel giudicare gli outfit dei partecipanti. Vi racconteremo tutto, dalla qualità delle canzoni in gara al comportamento di presentatori e ospiti italiani e internazionali, vi terremo aggiornati su classifiche, votazioni, immancabili polemiche e novità e aggiungeremo sempre qui LIVE LE PAGELLE CANTANTE PER CANTANTE, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore dell’edizione 2025 al termine della serata finale di sabato 15 febbraio.
Si tratta di cinque serate piene di musica, con un regolamento piuttosto articolato ma semplice: Il sistema di votazione della competizione prevede tre giurie: il Televoto, la Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e, come novità, la Giuria delle Radio. Ieri la prima serata, nella seconda e terza serata, oggi e domani, le canzoni in gara verranno divise a metà e votate dal pubblico tramite il Televoto e dalla Giuria delle Radio. Anche in queste occasioni, saranno comunicate le prime cinque posizioni, senza un ordine preciso. La quarta serata, dedicata alle Cover, vedrà tutte le 29 esibizioni giudicate con un sistema misto: il Televoto peserà per il 34%, mentre la Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e la Giuria delle Radio avranno ciascuna un peso del 33%. Al termine della serata, verrà decretato il vincitore della serata Cover.
Nella serata finale, tutte le 29 canzoni saranno nuovamente eseguite e votate dalle tre giurie. Al termine delle esibizioni, verranno annunciate le prime cinque posizioni, senza ordine. Si procederà poi con una nuova votazione tra questi cinque finalisti da parte delle tre giurie, i cui voti si sommeranno a quelli precedenti. Alla fine, verranno proclamati il brano vincitore del Festival e le canzoni classificatesi al secondo, terzo, quarto e quinto posto. Rai e il Direttore Artistico si riservano la possibilità, nella quarta e quinta serata, di decidere se rendere note le classifiche generali di tutte le 29 canzoni o divulgarle solo in parte.
A condurre il Festival è nuovamente Carlo Conti che è uno dei pochi presentatori che ha condotto Sanremo in più occasioni ed anche in periodi differenti. Lo ha presentato dal 2015 al 2017 e lo farà anche quest’anno per la quarta volta in carriera. Ogni sera Conti verrà affiancato da artisti che co-presenteranno il Festival assieme a lui. Questa sera sul palco dell’Ariston ci saranno Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica, giovedì 13 febbraio sarà la volta di Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa, venerdì 14 febbraio, serata dedicata alle cover, sul palco andranno Mahmood e Geppi Cucciari, sabato 15 per la serata finale presenteranno assieme a Carlo Conti Alessandro Cattelan, Alessia Marcuzzi.
Nella seconda serata del Festival, mercoledì 12 febbraio, verranno presentate 14 delle 29 canzoni in gara nella categoria Big, che saranno valutate esclusivamente dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web. Al termine della serata, verranno svelati i primi cinque classificati, senza un ordine preciso, in più verranno presentate le prime due canzoni del concorso riservato ai giovani, con la formula ad eliminazione diretta. decise da Televoto (34%), Radio (33%) e Stampa (33%): chi vince va in finale. Ad affiancare Carlo Conti nella conduzione ci saranno Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica. Il super ospite della serata sarà il front man dei Maneskin Damiano David, che presenta il suo progetto da solista, il cast del film “Follemente” (Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria), i protagonisti del film tv “Champagne” (Alessandro Gervasi e Francesco Del Gaudio), il cast della fiction “Belcanto” (Vittoria Puccini, Carmine Recano e Giacomo Giorgio) e Carolina Kostner per rappresentare Milano Cortina 2026. In piazza Colombo, BigMama.
Saranno 29 i big in gara: di seguito i nomi dei partecipanti e l’elenco dei titoli che sono stati annunciati da Carlo Conti a dicembre.
Achille Lauro – “Incoscienti giovani”
Bresh – “La tana del granchio”
Brunori Sas – “L’albero delle noci”
Clara – “Febbre”
Coma_Cose – “Cuoricini”
Elodie – “Dimenticarsi alle 7”
Fedez – “Battito”
Francesca Michielin – “Fango in Paradiso”
Francesco Gabbani – “Viva la vita”
Gaia – “Chiamo io chiami tu”
Giorgia – “La cura per me”
Irama – “Lentamente”
Joan Thiele – “Eco”
Lucio Corsi – “Volevo essere un duro”
Marcella Bella – “Pelle diamante”
Massimo Ranieri – “Tra le mani un cuore”
Modà – “Non ti dimentico”
Noemi – “Se t’innamori muori”
Olly – “Balorda nostalgia”
Rkomi – “Il ritmo delle cose”
Rocco Hunt – “Mille vote ancora”
Rose Villain – “Fuorilegge”
Sarah Toscano – “Amarcord”
Serena Brancale – “Anema e core”
Shablo feat. Guè, Joshua & Tormento – “La mia parola”
Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola”
The Kolors – “Tu con chi fai l’amore”
Tony Effe – “Damme ‘na mano”
Willie Peyote – “Grazie ma no grazie”
C’è anche una gara dedicata alle nuove proposte che saranno quattro e si sfideranno con brani già editi e ascoltati durante il percorso della trasmissione “Sanremo Giovani”:
Vale LP e Lil Jolie – “Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore”
Settembre – “Vertebre”
Maria Tomba – “Goodbye (Voglio Good Vibes)”
Alex Wise – “Rockstar”
OA Sport vi propone la DIRETTA LIVE della prima serata della 75ma edizione del Festival di Sanremo 2025: cronaca in tempo reale ed aggiornamenti costanti per non perdervi nulla dello spettacolo del Teatro Ariston. Appuntamento alle 20.40 circa. Buon divertimento!