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Nuoto artistico

Manila Flamini: “La svolta è arrivata con Giorgio Minisini. Ora si è persa la parte artistica del nostro sport”

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Flamini-Minisini/LaPresse

Manila Flamini ha scritto la storia del nuoto artistico italiano insieme a Giorgio Minisini. Una carriera straordinaria quella della nuotatrice romana, che ha conquistato medaglie sia ai Mondiali (il primo oro di sempre per l’Italia) sia agli Europei. Nell’ultima puntata di OA Focus, uno dei programmi che trovate sulla pagina YouTube di OA Sport, Flamini si è raccontata, ripercorrendo i suoi anni da atleta.

Uno sguardo prima di tutto alla carriera e alle medaglie mondiali, soprattutto quelle con Giorgio Minisini nel duo misto che hanno cambiato la storia del nuoto artistico azzurro: “Sicuramente il ricordo indelebile è la medaglia d’oro a Budapest, anche perchè è il primo della storia del nuoto artistico italiano. La svolta vera, però, è stato il bronzo sempre con Giorgio Minisini a Kazan nel 2015, perchè, con la squadra che per due quadrienni olimpici era risultata la prima delle escluse, aveva dato l’opportunità di far vedere che anche l’Italia era una nazione competitiva e che stava lavorando per arrivare sui primi gradini del podio. Una svolta per tutto il movimento agonistico e anche poi per la qualificazione l’anno successivo per Rio 2016”.

Flamini ha parlato dell’importanza di Giorgio Minisini per tutto il movimento italiano, nonostante il duo misto non sia mai diventato olimpico: “L’arrivo di Giorgio ha dato una svolta a tutto il movimento in Italia. Oltre ad essere stata una grande novità, è stata anche una boccata d’aria fresca che ci ha fatto riavere motivazioni. Sul mancato inserimento del doppio misto alle Olimpiadi lo reputo un peccato, anche se va detto che a livello maschile la gara non sarebbe così competitiva. C’erano davvero tre o quattro coppie davvero competitive, ma non c’è stata molta costanza per molti ragazzi più di un quadriennio olimpico”.

Sul nuovo sistema di punteggio: “Io mi reputo molto fortunata a non aver nuotato con questo tipo di punteggio. Adesso è davvero rischioso qualsiasi cosa si fa in acqua e alla minima sbavatura paghi. Hanno deciso di codificare tutte le difficoltà dei pezzi di gambe e purtroppo lo scorso anno è stata una rincorsa al livello di difficoltà più alto, andando a perdere la parte artistica di questo sport e che secondo me era fondamentale, visto che è stato cambiato il nome da nuoto sincronizzato a nuoto artistico. Abbiamo visto intere squadre, ma anche coppie e soli sempre a testa in giù”.

Sulla prestazione della squadra azzurra alle ultime Olimpiadi, con una Nazionale penalizzata dal nuovo punteggio: “L’Italia secondo me ha fatto un ottimo lavoro dal punto di vista dell’esecuzione, con bellissime linee e altezze stratosferiche, ma ha peccato sul lato artistico e su questo livello di difficoltà. Si tratta di un sistema di punti ancora nuovo e da scoprire, con la nostra squadra che è scesa all’ottavo posto, senza che dall’esterno meritasse quella posizione”. 

INTERVISTA A MANILA FLAMINI