Una grande Italia si erge a protagonista nella prima giornata del cosiddetto Road to 26 Trophy, competizione internazionale di pattinaggio di figura valida come test event per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Sul ghiaccio dell’Unipol Forum di Assago gli azzurri hanno dettato legge in tre eventi su quattro, rubando l’occhio con prestazioni molto positive.
La nota più lieta è arrivata dalla gara femminile, dove a spuntarla è stata una Lara Naki Gutmann in grandissimo spolvero. La trentina, reduce dalla sesta piazza ai Campionati Europei, ha ritoccato il suo primato personale nel segmento confezionando una prova da 67.61 (36.76, 30.85) maturata grazie alla corretta esecuzione della catena triplo toeloop/triplo toeloop, del doppio axel e del triplo lutz in zona bonus.
Bene anche la statunitense Isabeu Levito, rientrata da poco da un infortunio e autrice di un programma conservativo, in cui ha realizzato una combinazione triplo-doppio (triplo flip/doppio toeloop) perdendo leggermente terreno con una chiamata di filo non marcato nel triplo lutz, fattore che non le ha permesso di andare oltre 66.85 (34.46, 32.39). Non lontana una positiva Lea Serna, provvisoriamente sul gradino più basso del podio con 54.31 (35.11, 29.20). Un errore nella combinazione e nel flip, eseguito solo doppio, ha invece inchiodato al quinto posto la Campionessa Europea Niina Petrokina, costretta ad inseguire con 54.96 (24.03, 30.93). Nona inoltre Marina Piredda con 48.78 (23.31, 25.47) a causa di due passaggi a vuoto nell’axel e nel lutz.
Sul velluto in campo maschile il nostro Nikolaj Memola. Il Vice Campione d’Europa ha preso senza patema alcuno il comando delle operazioni sfiorando quota 90, nello specifico 89.10 (50.77, 38.33) snocciolando un buon quadruplo lutz, salto che ha preceduto il triplo axel e il triplo lutz combinato con il triplo toeloop. A tallonare l’azzurro c’è però il transalpino Kevin Aymoz, secondo con 88.08 (43.65, 44.43) con un corto semplificato e sporcato da un triplo lutz impreciso. Sopra quota 80 poi Sota Yamamoto, attualmente terzo con 83.79 (44.30, 39.49) con un triplo axel girato in modo problematico. Nona piazza invece per Corey Circelli con 65.07 (33.51, 31.56), score figlio di una performance macchiata da una imprecisione nel quadruplo toeloop e nella trottola con cambio di piede finale.
Nelle coppie tutto abbastanza semplice per Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini che, nonostante una caduta nel doppio axel in parallelo, hanno portato a causa gli altri elementi pianificati trovando la testa con 62.58 (33.79, 29.79) precedendo gli statunitensi Katie McBeath-Daniil Parkman, secondi con 57.07 (32.20, 24.87), otre che gli ucraini Sofiia Holichenko-Artem Darenskyi, terzi con 56.84 (31.17, 25.67).
Dominio scontato nella danza sul ghiaccio per gli interessanti finlandesi Julia Turkkila-Mathias Versluis, mattatori con 79.24 (44.40, 34.84), due punti in più degli americani Caroline Green-Micheal Parsons, al posto d’onore con 77.18 (43.92, 33.26). Più staccati i tedeschi Jennifer Janse van Rensburg-Benjamin Steffan, al terzo posto con 73.54 (41.69, 31.85). Buoni segnali infine da Giulia Paolino-Andrea Tuba, quinti con 66.25 (38.05, 28.20). Giornata no invece per Leia Dozzi-Pietro Papetti, rimasti attardati a causa di una sbavatura nel set di twizzles che li ha fatti scivolare nella settima casella con 52.35 (25.49, 26.86).
CLASSIFICA SHORT PROGRAM INDIVIDUALE FEMMINILE
CLASSIFICA SHORT PROGRAM INDIVIDUALE MASCHILE
CLASSIFICA SHORT PROGRAM COPPIE D’ARTISTICO
CLASSIFICA RHTHM DANCE DANZA SUL GHIACCI