Tennis
Ambesi: “Alcaraz ha un limite, Sinner sceglie il basso profilo. Andreeva? Forse siamo di fronte a qualcosa di grosso”

Massimiliano Ambesi si è soffermato sulla vittoria di Jack Draper al Masters 1000 di Indian Wells durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “C’era una sottovalutazione generale di Draper, che in questo torneo ha vinto sconfiggendo avversari di altissimo livello e, chi più chi meno, abbastanza facilmente. Il risultato contro Shelton doveva fare suonare un campanello sul livello del giocatore, puntualmente confermato in finale. Abbiamo un nuovo pretendente a un posto al sole, sono curioso di pesarlo sulla terra e vedere che tipo di transizione avrà“.
Il telecronista di Eurosport ha poi proseguito: “Abbiamo già un tabellone di Miami che dice cose interessanti, Draper è sulla strada di Zverev ai quarti di finale, mentre Alcaraz ha un tabellone sulla carta molto accessibile e avrà Djokovic in un’eventuale semifinale, ammesso che il serbo possa arrivarci, ed era una cosa che lui e Zverev volevano. Non penso che Alcaraz si faccia portare a scuola come è avvenuto in Australia, perché per me quella partita rimane unica e non penso di vederne un’altra di quel tipo: se la dovessi vedere la mia opinione riguardo al giocatore Alcaraz scenderebbe moltissimo di livello. Questo Draper se passa indenne i primi turni può puntare a fare qualcosa di grosso anche lì e poi ce lo ritroviamo comodamente numero 4 del mondo, che potrebbe anche essere il suo valore attuale. Nei punti che contavano ha avuto pazienza“.
Un altro passaggio sull’affermazione del britannico: “Tra i nomi più importanti quello che ha fatto più partita con Draper resta Shelton. Sia Rune e Alcaraz sono stati aggrediti nel primo set, quanti punti hanno portato a casa nei primi tre giochi? Si è vista una categoria diversa: ho visto una superiorità abbastanza schiacciante. Mi auguro che vada piuttosto avanti a Miami perché uno così deve essere tra i primi quattro al mondo, è uno da evitare ai quarti: trovartelo nei quarti è veramente scomodo. Su Alcaraz non penso che sia un discorso di maturità e che tutti passi da lì, probabilmente il suo limite è questo. Abbiamo lodato più volte gli allenatori italiani nella passata stagione per come preparavano le partite, il primo set dice tanto. Secondo me lì c’è un limite”.
Jannik Sinner ha recentemente cambiato manager e ci si è soffermati su alcuni aspetti comunicazionali: “Il comune denominatore è sempre quello del basso profilo, poi vedremo se ci sarà una svolta e se si deciderà di avere una comunicazione differente, ma quel basso profilo è legato anche al personaggio Sinner. Posso capire il dissenso di tanti, ma probabilmente è anche quello che chiede lui e a volte si vedono delle dichiarazioni che rilasciano delle perplessità sulle tempistiche piuttosto che del contenuto. Chi gestisce gli uffici stampa di atleti importanti e Federazioni deve trovare un messaggio da veicolare per spiegare ma non spiegare, deve arrampicarsi sugli specchi e fa parte del gioco. Posso citare casi eclatanti di gente che ha vinto Mondiali e non gareggia e deve trovare un messaggio da veicolare per giustificare l’assenza, non sempre vicina alla realtà ma c’è bisogno di dare una versione e devi dare quella. Nella scelta dei termini si può migliorare, ma capisco anche la situazione (si riferisce alle tonsillite pre-olimpica, n.d.r.). Alle Olimpiadi l’attenzione sarebbe stata spropositata? Il tennis è uno dei tanti eventi, probabilmente nemmeno tra i primi dieci, anche se sei il numero 1 del mondo“.
Massimiliano Ambesi ha poi analizzato il tabellone del Masters 1000 di Miami che scatterà domani sul cemento della località statunitense: “La parta alta del tabellone ha tanti potenziali semifinalisti, mentre la parte bassa è decisamente più scarica. Dimitrov è tutto da pesare, Paul esce molto male da Indian Wells, Ruud centra poco in questo contesto e c’è Djokovic. Il tabellone di Berrettini è buonissimo, al netto della sconfitta a Indian Wells arriva da un momento positivo. Nella parte alta ci sono Rublev, de Minaur, Shelton, Hurkacz, Shapovalov, Fritz, Draper, Rune, Zverev e invece sotto non c’è niente. Buonissimo tabellone per Berrettini che può vincere con Rublev e poi troverebbe de Minaur o Fonseca, interessante lo scontro tra Fonseca e Tien: se dovesse andare avanti ai quarti troverebbe o Shelton o Fritz. Musetti non casca male, avrebbe un terzo turno con Auger-Aliassime e poi Michelsen o Djokovic“.
Chiusura su Mirra Andreeva, che ha vinto il torneo femminile a Indian Wells: “Negli ultimi venti anni quante russe di alto livello ci sono state? Troppe. Per Andreeva vedo un QI tennistico nettamente superiore e secondo me questa è la discriminante. Potremmo essere al cospetto di qualcosa di molto grosso“.