Tennis
Ambesi lapidario su Alcaraz: “Questa è la sua dimensione attuale. Ma sulla terra può dettare legge”

Carlos Alcaraz sta attraversando un periodo molto difficile in termini di risultati e nella notte è stato sconfitto dal belga David Goffin al secondo turno del Masters 1000 di Miami. Al debutto sul cemento statunitense, il tennista spagnolo si è imposto nel primo set ma poi è calato alla distanza e ha dovuto alzare bandiera bianca. Lo stop odierno arriva dopo il ko contro il britannico Jack Draper nella semifinale del Masters 1000 di Miami e dopo la battuta d’arresto nei quarti di finale del torneo ATP 500 di Doha contro il ceco Jiri Lehecka.
Il 21enne ha vinto il torneo ATP 500 di Rotterdam in questa stagione, ma per il resto è rimasto ben al di sotto della aspettative, considerando anche l’eliminazione ai quarti di finale degli Australian Open rimediata per mano del serbo Novak Djokovic. Il quattro volte Campione Slam dovrà ritrovarsi in vista degli appuntamenti sulla terra rossa, la sua superficie prediletta: tra Montecarlo, Madrid e Barcellona nelle prossime settimane cercherà di rialzare la testa.
Di sicuro sono sfumate le flebili superiorità di diventare numero 1 del mondo prima del ritorno in scena di Jannik Sinner: il fuoriclasse altoatesino sta scontando una squalifica di tre mesi e lo rivedremo all’opera soltanto agli Internazionali d’Italia dal 7 maggio, ma lo spagnolo non ha approfittato dell’assenza e sarà alle spalle dell’azzurro nel ranking ATP anche quando si giocherà sul mattone tritato del Foro Italico di Roma.
Massimiliano Ambesi ha espresso la propria opinione sull’iberico durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Alcaraz la palla non l’ha mai vista nel terzo set, non è mai stato in partita. Ha subito il break all’inizio, non ha avuto nessuna chance sul servizio di Goffin e poi ha subito un altro break alla fine. Abbiamo visto la stessa situazione con tennisti di livello superiore come Lehecka e Draper. Questa è la dimensione di Alcaraz, è inutile che ci nascondiamo. Non ha continuità, non dispone di un servizio che lo salvi da determinate situazioni, sulla seconda è stato costantemente attaccato da Goffin“.
Il telecronista di Eurosport ha poi proseguito: “È una conferma di quanto si è visto nei tornei precedenti. Ha vinto a Rotterdam, ma poi la sceneggiatura è stata sempre la medesima, anche dove sembrava intoccabile come ad Indian Wells. Ripeto: nel terzo set Alcaraz non ha mai visto la palla. Per Alcaraz è quasi un bene aver perso subito. Ora torna in Europa, può giocare a Montecarlo su una superficie congeniale e dove ora può difendersi meglio. Per me lì può anche tornare a dettare legge, in attesa del rientro di altri. Sono abbastanza convinto di questo“.
È stato sollevato anche un altro aspetto molto interessante: “Se poi il problema è la testa, allora diventerà difficile vincere anche sulla terra. Potrà stare più sereno perché non avrà più l’assillo di diventare n.1 nel breve periodo. Per me lo spagnolo è un passo dietro a tanti top-30-40 nella preparazione della partita. Sinner tante volte è entrato in campo con un piano tattico preciso. Quando vedo le partite di Alcaraz, vedo uno strapotere fisico non indifferente, ma siamo ai minimi termini nella tattica e nello studio dell’avversario. Da fuori si percepisce questo”.