Ciclismo
Ancora problemi per i Mondiali di ciclismo in Rwanda: serve il vaccino contro la febbre gialla

Il Mondiale in Rwanda di ciclismo su strada continua ad essere a serio rischio. La trasferta si prospetta durissima e non mancano i problemi per la prima manifestazione iridata in Africa, tra costi, guerra e altre cose che si vanno ad aggiungere giorno dopo giorno, nonostante le rassicurazioni da parte dell’UCI.
In questi giorni è venuto fuori l’obbligo di vaccinazione contro la febbre gialla per entrare nel Paese africano. Una questione che fa paura alle varie squadre del World Tour come ha rivelato alla stampa estera un direttore sportivo: “Non c’è un momento adatto per vaccinarsi. Con un calendario fitto di gare e allenamenti, la gestione degli effetti collaterali diventa complessa”.
Per di più spuntano fuori ulteriori dubbi come dichiara Filipe de Lima, medico della UAE Emirates XRG: “Oltre al vaccino per la febbre gialla, dobbiamo tenere in conto altri aspetti. Ad esempio, a Kigali non ci sono problemi con la malaria, ma nelle zone rurali vicine sì. E bisognerà stare attenti anche con la qualità dell’acqua e del cibo”.
Mancano soli sei mesi alla manifestazione, ma c’è la concreta possibilità che si debba cambiare sede.