Atletica
Atletica, Antonio La Torre: “Furlani, Fabbri e Weir? Non è riscatto. Diaz nel ruolo più scomodo. E Dosso…”

Giorni di vigilia per l’Italia, che dal 21 al 23 marzo sarà protagonista ai Mondiali Indoor di atletica che si disputeranno al Cube di Nanchino (Cina). A un paio di settimane di distanza dagli Europei di Apeldoorn la nostra Nazionale tornerà nuovamente in scena per l’ultimo grande appuntamento internazionale della stagione al coperto, con l’auspicio di ottenere dei risultati di rilievo.
Il DT Antonio La Torre si è dichiarato ottimista attraverso i canali federali: “Non abbiamo neanche fatto in tempo a disfare le valigie di Apeldoorn che ci confrontiamo di nuovo in un contesto ancora più elevato e qualificato e di nuovo questa Nazionale è una fotografia dello stato attuale del nostro movimento: ci sono protagonisti di assoluto livello, già affermati, ma anche i giovani, vedi Lando, Lazzaro, Pieroni, Bandaogo, che vogliono mettere un altro tassello nella loro formazione. Pur mancando alcune stelle luminose, a noi come ad altre Nazioni, siamo qui per provare a replicare la personalità degli Europei indoor e la capacità di esprimerci in questi palcoscenici, senza esagerare nelle pressioni e nelle aspettative“.
Il Professore si è soffermato poi su alcune individualità, a partire da Andy Diaz che si presenterà all’appuntamento da Campione d’Europa con il grande balzo da 17.71 metri firmato nei Paesi Bassi: “Ci arriva nel ruolo più comodo ma anche più scomodo: è il leader stagionale e ha appena vinto un Europeo facendo vedere quale sia il suo reale potenziale. Ma ogni gara, Andy stesso lo sa, è diversa, come insegna la qualificazione di Parigi oppure i primi salti di Apeldoorn“. Su Zaynab Dosso, fresca di trionfo continentale sui 60 metri e bronzo iridato in carica: “Quattro-cinque atlete che si equivalgono nel modo più assoluto. Ad Apeldoorn, ‘Za’ è stata la dominatrice in tutti i tre turni. Qui vuole compiere un ulteriore passo per appartenere all’élite mondiale delle velociste. E il percorso mentale che ha fatto dopo Parigi non è affatto scontato“.
Mattia Furlani era il grande favorito ad Apeldoorn, ma ha perso per un centimetro in maniera inattesa e ci riproverà in questo contesto dove ritroverà il greco Miltiadis Tentoglou: “Affronta la competizione di più alto livello tecnico: ci sono tutti. Non parlerei di riscatto nel suo caso, ricordiamoci che ha sempre 20 anni, ed è un’altra tappa di formazione estremamente importante. Come non si tratta di riscatto per i pesisti Leonardo Fabbri e Zane Weir, ma soltanto di fare una gara all’altezza delle proprie possibilità e di lasciarsi alle spalle un episodio“.
Antonio La Torre ha poi concluso: “Lollo Simonelli dimostra coraggio e la grandissima voglia di non tirarsi indietro, senza paura di affrontare gli ostacoli. E poi Coiro, piaciuta ad Apeldoorn per l’atteggiamento, può proseguire la propria crescita, Bruni e Molinarolo possono confermarsi nel circus delle potenziali finaliste, Vissa con il suo garbo e il suo stile può centrare la finale in una specialità in cui ci stiamo rivitalizzando“.