Seguici su

Tennis

ATP Miami 2025: Matteo Arnaldi sconfitto da Machac in una partita caotica

Pubblicato

il

Matteo Arnaldi
Arnaldi / Jonathan Hui-Imagn Images/Sipa USA / IPA Sport

Finisce al secondo turno il Masters 1000 di Miami di Matteo Arnaldi. Il giocatore ligure cede di fronte al ceco Tomas Machac per 6-2 1-6 6-3 al termine di una partita certo non bella, anche perché i due a turno hanno giocato bene quando l’altro è sceso di livello. Il numero 20 del seeding se la giocherà con il vincente di Rune-Opelka; in tabellone restano, in casa Italia, Lorenzo Musetti (terzo turno domani) e Matteo Berrettini (esordio più tardi), fermi restando gli ottavi di Jasmine Paolini nella controparte femminile.

Prime fasi quasi da incubo per Arnaldi, che si ritrova rapidamente a soffrire un po’ tutto del gioco di Machac. Un paio di dritti fuori misura del sanremese regalano il primo break al ceco, mentre il secondo arriva con una volée mal giocata. Rimane il fatto che, in generale, anche il ceco ci mette del suo sbagliando molto poco, anche se il primo turno di battuta tenuto dall’azzurro crea fondamentalmente un po’ di respiro. Troppo poco, ad ogni modo, affinché cambi il destino del set: 6-2 Machac.

Ben diverso è l’inizio del secondo parziale, con il ceco che cade in un lungo passaggio a vuoto che consente ad Arnaldi di prendersi il break senza troppo faticare. Tanto basta perché il match cambi completamente faccia: ora è Machac a commettere qualsiasi errore possibile e immaginabile, con il ligure che deve semplicemente fare poco più che mettere la palla in campo per arrivare prima sul 4-0 e poi a due set point sul 5-0, prima del definitivo 6-1.

Nel terzo set è Arnaldi a iniziare di nuovo male: sul 30-30 del primo game gioca una palla un po’ troppo stretta e, dalla chance di palla break, finisce rapidamente per subire un break che, in verità, si fa da solo. Da questo momento, nonostante un immediato 30-30 che sembra vederlo vicino a chance di recupero, è più lui a dover evitare un passivo più pesante che Machac a dover togliere il piede dall’acceleratore. Ne risulta un 6-3 che chiude il match.

Un po’ particolare il fatto che, nell’ora e 45 minuti di gioco, il conto vincenti-errori gratuiti sia 27-28 per Arnaldi e 27-32 per Machac. Non benissimo entrambi con le prime (61%-69% in campo, 64%-68% per punti vinti), meglio con la seconda e non di poco (52%-54%). Va però rimarcato quanto detto prima: lo status di ondivago del match.