Tennis
Cinà vince in un 1000 a 17 anni: più precoce di Alcaraz! Ma c’è chi ha fatto meglio

Federico Cinà ha meritato la copertina del tennis internazionale nelle ultime 24 ore, dopo la splendida vittoria ottenuta al primo turno del Masters 1000 di Miami. Il tennista italiano, che partecipa al torneo sul cemento statunitense in virtù di una wild card, ha sconfitto l’argentino Francisco Comesana alla sua prima partita disputata in un evento di questo calibro. Il palermitano si è imposto con il punteggio di 7-6(4), 7-6(2), riuscendo ad arginare i crampi e a meritarsi lo scontro di lusso con il bulgaro Grigor Dimitrov, numero 14 del seeding.
Il nostro portacolori, reduce dalla finale persa al Challenger di Hersonissos, ha dimostrato un eccellente potenziale e degli interessanti margini di miglioramento, considerando che è ancora un minorenne. La carta d’identità recita 30 marzo 2007, dunque stiamo parlando di un giocatore che ha ancora 17 anni e che spegnerà le prossime candeline tra una decina di giorni. Il dato anagrafico è estremamente rilevante, anche perché Federico Cinà è entrato di diritto nella classifica dei tennisti più precoci, ovvero dei giocatori capaci di vincere da giovanissimi una partita in un Masters 1000, snocciolata da Dario Puppo durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport.
Il nome emergente del panorama italiano e non solo ha alzato le braccia al cielo a 17 anni e 354 giorni, inserendosi al decimo posto della speciale graduatoria dove campeggia il francese Richard Gasquet, che aveva 15 anni e 301 giorni quando nell’aprile del 2002 sconfisse l’argentino Franco Squillari al Masters 1000 di Montecarlo con il punteggio di 7-6(5), 3-6, 7-5, salvo spegnersi al turno successivo con il russo Marat Safin.
Subito alle spalle del transalpino figura un fenomeno assoluto della storia del tennis: lo spagnolo Rafael Nadal aveva 16 anni e 315 giorni quando sconfisse lo slovacco Karol Kucera (allora numero 64 del mondo) e lo spagnolo Albert Costa (numero 7 del ranking ATP) al Masters 1000 di Montecarlo, fermandosi poi agli ottavi di finale contro l’argentino Guillermo Coria. Furono molto precoci anche il canadese Denis Shapovalov (17 anni e 101 giorni), il russo Andrey Rublev (17 anni e 156 giorni), lo statunitense Andy Roddick (17 anni e 203 giorni) e il canadese Felix Auger-Aliassime (17 anni e 12 giorni).
Il brasiliano Joao Fonseca è entrato in graduatoria nella passata stagione: aveva 17 anni e 246 giorni quando regolò il francese Arthur Fils (numero 32 del mondo) all’ATP 500 di Rio De Janeiro, poi ebbe la meglio anche sul cileno Cristian Jarry prima di cedere all’argentino Navone ai quarti di finale. Il sudamericano ha superato di un soffio il nostro Jannik Sinner, che aveva 17 anni e 269 giorni in occasione del sua affermazione contro lo statunitense Steve Johnson agli Internazionali d’Italia del maggio 2019.
Il tedesco Alexander Zverev è nono in classifica (17 anni e 339 giorni) e poi troviamo appunto Federico Cinà, che con il successo di ieri è riuscito a sopravanzare lo spagnolo Carlos Alcaraz (17 anni e 363 giorni). Il siciliano è così riuscito a fare meglio del predestinato iberico, che ha già scritto pezzi importanti di storia del tennis. Si tratta di semplici statistiche e record, se son rose fioriranno.
CLASSIFICA VINCITORI PRECOCI PARTITE ATP
1. Richard Gasquet (Francia) 15 anni e 301 giorni
2. Rafael Nadal (Spagna) 16 anni e 315 giorni
3. Denis Shapovalov (Canada) 17 anni e 101 giorni
4. Andrey Rublev (Russia) 17 anni e 156 giorni
5. Andy Roddick (USA) 17 anni e 203 giorni
6. Felix Auger-Aliassime (Canada) 17 anni e 12 giorni
7. Joao Fonseca (Brasile) 17 anni e 246 giorni
8. Jannik Sinner (Italia) 17 anni e 269 giorni
9. Alexander Zverev (Germania) 17 anni e 339 giorni
10. Federico Cinà (Italia) 17 anni e 354 giorni
11. Carlos Alcaraz (Spagna) 17 anni e 363 giorni