Tennis
Eliminati tutti i semifinalisti di Indian Wells a Miami: pesa l’assenza di Jannik Sinner

Jack Draper, Carlos Alcaraz, Holger Rune e Daniil Medvedev, semifinalisti a Indian Wells, tutti eliminati all’esordio a Miami. Non era mai accaduto dal 1990 ed è la seconda circostanza in cui si verifica in un torneo 1000, ricordando il 2022 quando a Cincinnati furono sconfitti tutti i semifinalisti di Montreal.
Un riscontro che alimenta delle riflessioni in un momento nel tennis maschile particolare. Si è in una fase di transizione, con l’uscita di scena graduale dei Big Three e l’ultimo baluardo “Novak Djokovic“, la generazione degli anni ’90 che non si è rivelata alla stessa stregua di quella precedente e quella degli anni “2000” che si sta insediando.
Tuttavia, il dato citato pone l’accento sul fatto che l’assenza di Jannik Sinner soprattutto spieghi questa mancanza di continuità tra un torneo e l’altro. Nei fatti, il pusterese è stato l’unico nell’ultimo anno e mezzo ad avere un rendimento continuo e simile ai “titani” di questa pratica. Un’affermazione che si riscontra nei numeri e non frutto di eccesso di stima nei confronti dell’attuale n.1 del mondo.
Nell’ultime 52 settimane, Sinner ha vinto 52 partite e perse 5 e nell’ultimo anno è quello che ha vinto il maggior numero di Masters1000 (Miami, Cincinnati, Shanghai) oltre alle ATP Finals, senza contare chiaramente i tre Slam negli ultimi 15 mesi. In buona sostanza, se si fa una tara su questi riscontri, la sospensione dell’azzurro sta avendo come conseguenze una maggior aleatorietà nel circuito.
Non è un caso che, pur avendo disputato un solo torneo (vittoria degli Australian Open), Sinner sia ancora in vetta alla Race, che tiene conto del rendimento del 2025, mentre il margine di vantaggio nel ranking ATP ha già reso impossibile a Carlos Alcaraz scavalcarlo prima del suo rientro negli Internazionali d’Italia.
Un Alcaraz che, contrariamente a Jannik, ha sì vinto due tornei molto importanti (Roland Garros e Wimbledon) nel 2024, ma dopo la sconfitta contro Djokovic nella finale olimpica di Parigi ha conquistato il titolo di “solo” due ATP500 (Pechino, battendo Sinner in finale, e Rotterdam). Vedremo se sulla terra rossa questo andamento muterà, ma è chiaro che la defezione dell’altoatesino sia un fattore in questo momento della stagione, ricordando ad esempio che il classe 2001 del Bel Pese l’anno scorso si spinse fino alle semifinali in California (ko ancora contro Alcaraz) e poi vinse a Miami.