Formula 1
F1, Andrea Stella: “Non c’è molta differenza tra noi e gli altri top team, in gara abbiamo spinto”

McLaren ha dominato i primi due Gran Premi della stagione, vincendo in Australia con Lando Norris ed in Cina con Oscar Piastri. La doppietta di Shanghai ha proiettato il team di Woking in vetta al Mondiale costruttori con un margine di 21 punti sulla Mercedes, 42 sulla Red Bull di Max Verstappen e addirittura 61 sulla Ferrari. Gli uomini papaya hanno a disposizione la macchina più competitiva in griglia e possono quindi guardare con fiducia al campionato.
“Devo dire che il primo giorno avevamo alcune problematiche di interazione con le gomme e anche di bilancio. Quindi abbiamo dovuto un po’ vedere la situazione nella Sprint Qualifying e nella Sprint. Abbiamo imparato molto, abbiamo fatto un po’ di cambiamenti alla macchina e allo stile di guida. Entrambi i piloti hanno capito che non si poteva guidare la macchina come abbiamo fatto in Australia.
Quindi c’è stato dell’adattamento e sono molto soddisfatto di aver visto i risultati di questo lavoro di adattamento da parte del team e dei piloti sia in qualifica che nella gara. Nella Sprint non sono sicuro che avessimo alcun vantaggio, anzi, la Ferrari era superiore. In seguito alle modifiche invece, in qualifica e in gara siamo andati meglio, ma non avevamo più di un paio di decimi di vantaggio, forse“, spiega Andrea Stella ai microfoni di Sky Sport.
Sulla controversa strategia adottata nella fase decisiva della qualifica Sprint: “Volevamo essere molto conservativi e avere due tentativi con le soft perché non ci fidavamo di riuscire a fare un giro pulito singolo. Quindi volevamo avere due tentativi in cui le gomme riescono quasi a ripetere il lap time anche se sono usate di un giro. Alla fine due giri non sono neanche bastati perché se prendiamo Lando nel suo secondo tentativo era in linea per una pole e comunque è arrivata una imperfezione che non ci ha permesso di finalizzare un buon tempo“.
“Noi abbiamo spinto tutta la gara. Ovviamente non spingi al massimo per ragioni legate all’utilizzo delle gomme. Specialmente dopo aver messo le gomme dure, dopo lo stop, siamo stati un po’ alla finestra per vedere come si comportavano le gomme, osservavamo molto Stroll che era fuori con le gomme dure. La strategia? Eravamo incerti, credo come tutti, e questo è stato un motivo di controllo della nostra competitività ma non molto. Quindi non credo che ci fosse molta differenza tra McLaren, Ferrari, Mercedes e poi per quello che abbiamo visto con Verstappen alla fine anche Red Bull. Quindi si conferma il trend di una F1 molto equilibrata dove talvolta questi adattamenti fanno la differenza“, dichiara il team principal della McLaren.