Seguici su

Sci Alpino

‘La scodata’ di De Chiesa: “Felice di pensarla come Brignone: sistema da cambiare. Paris da medaglia a Bormio”

Pubblicato

il

Dominik Paris
Paris / Lapresse

UN SISTEMA DI PUNTEGGIO DA RIVEDERE

Federica ha vinto tutti i giganti da Are 2024 quando è arrivata in fondo: di cosa stiamo parlando? Mai come quest’anno è palese che il sistema di assegnazione dei punteggi andrebbe rivisto, perché viene premiata l’aurea mediocritas. Invece la gente vuole vedere lo spettacolo, quindi chi vince va premiato di più. Non è possibile che Brignone abbia vinto 5 giganti, la Robinson solamente 1 e la neozelandese sia davanti in classifica. Stesso discorso per la generale, che dovrebbe essere già chiusa da tempo, se pensiamo che l’azzurra è avanti 9-1 nel computo delle vittorie nei confronti della Gut. È vero che il sistema è sempre stato così, ma solo le pietre non cambiano idea.

FEDERICA BRIGNONE IN LIZZA PER QUATTRO COPPE DEL MONDO (GENERALE + 3 DI SPECIALITÀ)

Se tutto va per il meglio e con i giusti incastri, può farcela. In gigante le basta battere la Robinson, salendo sul podio. In superG mancano tre gare e 55 punti si possono recuperare nei confronti della Gut. In discesa è in testa e mancano 2 gare. Potrebbe eguagliare Odermatt, mentre lo scorso anno la Gut andò vicina all’impresa e sfiorò il poker. Se dovessi scegliere, a me piacerebbe tantissimo se vincesse la Coppa di discesa, che chiaramente meriterebbe anche Sofia Goggia.

LA MANCHE DA URLO DI MARTA ROSSETTI

La Rossetti è quella che va meglio tra le nostre slalomiste, è l’unica che vale le prime 10 posizioni. Vorrei però una controprova. Perché la sua manche non fa così testo? Era un tracciato molto veloce, troppo in linea. Voglio rivederla in una gara su un tracciato più ortodosso e con più curva. Ciò non toglie che sia stata fantastica. La aspettiamo per la prossima stagione, peccato non si sia qualificata di un soffio per le finali.

PARIS È TORNATO SUI LIVELLI PRE-INFORTUNIO?

Il Paris del 2019 non bisogna dimenticare quello che ha fatto, vinceva a ripetizione. Secondo me non è tornato quello e non credo che lo rivedremo mai a quel livello, anche per una questione anagrafica. Dopo l’infortunio è tornato fortissimo, ma non uguale a prima. 2 anni fa sembrava finito, in curva sciava male, era in balia dello sci ed inclinato, soprattutto pativa alcuni raggi di curva. L’anno scorso ha avuto una stagione bellissima, finendo terzo dietro i due mostri Odermatt e Sarrazin.
Quest’anno è partito male, poi a Wengen ha sfiorato il podio sia in discesa sia in superG, come ai Mondiali. A Crans Montana è arrivato terzo, poi a Kvitfjell ha sfondato. La cosa più importante è vederlo sciare così in curva. La ‘Tommy Moe’ l’ha fatta come ai tempi d’oro. Ha ritrovato centralità in curva e messo a posto il materiale: scarponi, attacchi e sci. Ha trovato la miscela giusta, adesso lo sci va dove vuole lui. Ha ripreso fiducia, anche se non credo che tornerà quello di una volta.

PARIS PUÒ TORNARE COMPETITIVO ANCHE SULLA STELVIO DI BORMIO?

Il Paris di adesso può vincere a Bormio, e quindi alle Olimpiadi. Vedremo tra un anno. Se scia così, è chiaro che sarebbe da medaglia.

19 VITTORIE, MA MAI LA COPPA DEL MONDO DI DISCESA: IL PARADOSSO DI DOMINIK PARIS

È un grande paradosso, nonché un grande dispiacere per noi tifosi. Ho un grande rammarico che un campione così non abbia mai vinto la Coppa del Mondo di discesa. Spesso si è ritrovato davanti Feuz, poi nel pieno della sua carriera ha avuto quel grave infortunio. Se non si fosse fatto male, magari ce l’avrebbe fatta. L’infortunio non ha inficiato la sua carriera, ma magari gli ha impedito di vincere Olimpiadi e Coppa del Mondo di discesa.

FEDERICA BRIGNONE ANTI-PERSONAGGIO

Io penso che Federica abbia un grande seguito. Lei non è un personaggio, ma io l’ammiro molto per questo. A me non interessa che un campione spopoli sui social, non mi entusiasma. Lei fa le sue cose, sta al suo posto ed è amata. Poi se non va così tanto oltre è perché non ha in animo questa voglia di apparire. Lei fa la sua vita, si diverte a sciare. Al giorno d’oggi il campione che sa stare al suo posto mi piace tantissimo. I media le stanno dando tanto spazio: in tutti telegiornali le sue vittorie vengono celebrate prima delle notizie sul calcio.

LE PAROLE DI FEDERICA BRIGNONE SULL’ESIGENZA DI CAMBIARE IL SISTEMA

Ho sentito con grande piacere quello che ha detto. Io non sono nessuno ed è giusto che non venga ascoltato. Ma se fanno orecchie da mercante anche con lei, allora siamo di fronte ad un caso patologico di gravità assoluta e irreversibile. Se una come Federica Brignone dice che i ragazzini devono divertirsi e fare meno pali, sta sottolineando che il sistema è sbagliato, anche se in maniera carina e non cruda come potrei fare io. Sono contento di pensarla come lei e di dirlo da tanto tempo. Lo dicevo infatti sin dai tempi dello Sci Club Sestriere, di cui sono stato presidente dal 1994 al 2000. Uno dei problemi sono anche i genitori, che spesso opprimono i bambini invece di lasciarli sciare in pace e divertirsi.