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Luciano Spalletti: “Retegui non ce l’avrebbe fatta, Kean migliorato. L’Italia non è a rischio sbandamento”

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Luciano Spalletti
Spalletti / Lapresse

Giornata di vigilia per l’Italia, che domani sera affronterà la Germania allo Stadio San Siro di Miro per l’andata dei quarti di finale della Nations League. La doppia sfida contro i tedeschi rappresenterà un crocevia della stagione della nostra Nazionale e inciderà anche sul girone delle qualificazioni ai prossimi Mondiali. Se gli azzurri dovessero imporsi contro i teutonici, oltre a staccare il biglietto per le Finals che ospiterebbero a Torino nel mese di giugno, finirebbero nel raggruppamento con Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo, evitando così il gruppo con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia nel cammino che condurrà alla prossima rassegna iridata.

Luciano Spalletti ha fatto il punto della situazione durante la consueta conferenza stampa che precede il primo atto di questo doppio confronto (il ritorno si disputerà domenica sera a Dortmund): “La sfida contro la Germania ha sempre del fascino, legato ai trascorsi di due Nazionali fortissime. Sono convinto che sarà una bella gara, con entrambe le squadre che giocheranno per vincere. Giocheremo la nostra gara. Loro ci metteranno la qualità che hanno, costringendoci a scegliere come affrontarla, ma vogliamo vincere”.

Mateo Retegui è stato costretto ad abbandonare il ritiro e il CT si è soffermato sull’assenza forzata dell’attaccante: “Lo abbiamo rimandato a casa perché non ce l’avrebbe fatta. Non ha un problema ben definito. Per il momento non chiamo nessuno perché voglio capire come va la prima sfida. Se devo chiamare una prima punta chiamerò Piccoli. Se, invece, devo chiamare una seconda punta chiamerò Baldanzi“.

Il Commissario Tecnico ha poi attenzionato anche altri giocatori:C’è il rischio che Cambiaso e Zaccagni siano disponibili solo per la seconda partita. Il fatto che Cambiaso sia venuto e che continui a lavorare fa capire che vuole esserci. Lo riteniamo un calciatore che ama il lavoro che fa e che vuole bene alla Nazionale. Gatti? Guardo in proiezione delle due partite, in cui posso giocare tutti. Poi, si valuterà di giorno in giorno. È un difensore molto forte, che ha determinata caratteristiche. Venendo a Ricci e Rovella, invece, parliamo di due giocatori un po’ diversi. Sono entrambi bravi nella gestione della squadra. Ricci è un po’ più mezzala, che si inserisce di più. Rovella è invece più un mediano. È un dubbio che ho, ma non è l’unico: ho 23 giocatori forti“.

Luciano Spalletti ha poi proseguito soffermandosi su Moise Kean:L’ho trovato molto migliorato. Ho avuto la possibilità di confrontarmi e l’ho conosciuto meglio. È un ragazzo molto sensibile, che tiene alla sua professione e ai compagni. È perfettamente dentro la qualità morale di squadra che vogliamo creare“.

L’Italia non batte la Germania da tredici anni:Contro di loro abbiamo fatto anche quattro pareggi nelle ultime sei partite. Abbiamo il dovere di essere quel sogno che tutti gli italiani hanno nel vedere giocare la Nazionale. Noi dobbiamo vincere le partite ed essere una Nazionale forte. Ci dobbiamo portare dietro la nostra storia, nel bene e nel male. Sarà una squadra di grande qualità, che proporrà il suo classico gioco“.

Italia a rischio sbandamento?Secondo me non siamo a rischio. Poi è chiaro che ci sono diversi momenti durante una partita che possono ribaltare sempre tutto. Ma, per quello che ho visto, non siamo a rischio“. Ormai si è entrati nel clima delle qualificazioni ai Mondiali:È una cosa che abbiamo ben chiaro. Noto che i miei ragazzi sono convinti delle qualità che hanno e che vogliono metterle in pratica. Se rifletti su quello che devi fare, sicuramente cresci. E con questi ragazzi ci sarà sicuramente crescita“.

Un passaggio anche su Julian Nagelsmann, CT della Germania:È un collega molto forte, che lo ha già dimostrato. Quando si va a vedere una sua squadra, si nota subito che è un allenatore di quelli moderni. La squadra si comporta in base alle richieste che vengono fatte. Si vede nei calci d’angolo, nella costruzione bassa. Gioca un calcio molto offensivo, che assomiglia molto alle qualità dei calciatori che ha a disposizione. È un allenatore forte“.