Tennis
Puppo: “Se Sinner dovesse fare il Grande Slam, Djokovic andrebbe fuori di testa”

Jannik Sinner ha conquistato gli Australian Open a fine gennaio, alzando al cielo il trofeo come era riuscito a fare dodici mesi prima sul cemento di Melbourne. Il fuoriclasse altoatesino si è imposto in terra oceanica per la seconda volta consecutiva al termine di una cavalcata spettacolare, ma da quel successo non è più rientrato in campo: avrebbe dovuto farlo al torneo ATP 500 di Rotterdam, ma decise di riposarsi visto l’impegno ravvicinato, e poi non ha potuto presentarsi all’ATP 500 di Doha perché è iniziata la squalifica di tre mesi, figlia del patteggiamento con la WADA nell’ambito della positività al Clostebol riscontrata lo scorso anno.
Il numero 1 del mondo dovrà restare fermo fino al prossimo 4 maggio e dunque tornerà in scena soltanto agli Internazionali d’Italia, che scatteranno il 7 maggio sulla terra rossa del Foro Italico a Roma. Una cosa è certa: Jannik Sinner è l’unico che può realizzare il Grande Slam in questa annata agonistica, ma è soltanto a un quarto di quella che sarebbe un’impresa monumentale e che lo consegnerebbe all’imperitura leggenda dello sport mondiale tout court. L’azzurro dovrebbe imporsi anche al Roland Garros, a Wimbledon e agli US Open per riuscire nell’intento.
L’impegno più arduo sempre proprio quello sulla terra rossa di Parigi, sull’erba londinese ha dimostrato di poter dire la sua, mentre il cemento di Flushing Meadows gli è particolarmente congeniale e infatti lo scorso anno riuscì a imporsi, lanciandosi poi verso il trionfo alle ATP Finals e in Coppa Davis. Ricordiamo che soltanto due uomini sono riusciti a vincere i quattro tornei più importanti del calendario internazionale nello stesso anno solare: lo statunitense Don Budge (da dilettante, nel 1938) e l’australiano Rod Laver (da dilettante nel 1962 e poi nell’era Open nel 1969).
Il tema è spesso sulla bocca degli appassionati e si cerca di capire se qualcuno riuscirà in questa impresa sfuggita anche ai Big Three: Roger Federer e Rafael Nadal non si sono mai avvicinati, Novak Djokovic ha accarezzato il sogno ma proprio all’ultimo ostacolo, ovvero la finale degli US Open, inciampò al cospetto del russo Daniil Medvedev. Il quesito è molto semplice: se un tennista della nuova generazione, come ad esempio Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz, dovesse firmare il Grande Slam, supererebbe in grandezza i tre soliti noti, anche con un minor numero di Slam in bacheca?
Dario Puppo si è soffermato sull’argomento durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Se giornalisti come noi continuano a dire che se qualcuno dovesse fare il Grande Slam (e Sinner è il più serio candidato) i Big Three sarebbero azzerati, questo diventa matto (riferendosi a Djokovic, n.d.r.). Federer e Nadal hanno sempre detto che Djokovic aveva più fame di loro di arrivare a diventare il più vincente a livello Slam”.
Il telecronista di Eurosport ha proseguito: “Provo a mettermi nei panni di Djokovic e penso che una riflessione la farei sul fatto che nel 2021 andò a giocare le Olimpiadi di Tokyo, bruciandosi magari il Grande Slam. Lui è un cannibale: più vinci e più vuoi vincere. Più guadagni e più vuoi guadagnare“.