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Scherma

Scherma, il fioretto non tradisce mai. A Lima un Gran Prix a tinte azzurre

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Bianchi-Macchi-Favaretto-Cristino/Bizzi Federscherma

Cambiano i commissari tecnici, ma il fioretto italiano continua ad essere protagonista. La musica non è assolutamente cambiata nel nuovo corso di Simone Vanni ed anche in quest’ultimo fine settimana al Grand Prix di Lima sono stati ben quattro i podi, con una vittoria, ma anche tanti ottimi piazzamenti a ridosso proprio della zona medaglia.

Prosegue il 2025 perfetto dei nostri fiorettisti, che hanno monopolizzato il gradino più alto del podio negli ultimi quattro appuntamenti. Ha cominciato Alessio Foconi a Parigi, poi Tommaso Marini nel Grand Prix di Torino, successivamente Guillaume Bianchi a Il Cairo ed infine ha concluso il poker Filippo Macchi, che ha conquistato la sua prima vittoria in un Grande Prix proprio a Lima.

Non solo la vittoria del fiorettista toscano, ma anche una fantastica doppietta, visto che al secondo posto si è piazzato un Guillaume Bianchi davvero scatenato nell’ultimo mese. Una prova di squadra impressionante come dimostrano anche le eliminazioni ai quarti di finale ad un passo dal podio di Davide Filippi e Tommaso Marini, quest’ultimo battuto solamente all’ultima stoccata proprio da Bianchi.

Doppietta sul podio in campo maschile e doppietta anche tra le ragazze, anche se è mancata la vittoria. Un ottimo secondo posto per Anna Cristino, che prosegue nella stagione della definitiva consacrazione, visto che si tratta del suo terzo podio. Appena dietro di lei ha concluso Martina Faveretto, con un importante terzo posto che le fa mantenere il numero uno del ranking mondiale, in una stagione da quattro podi per la veneta.

Da non dimenticare anche l’ottimo risultato di Elena Tangherlini, battuta nei quarti dalla giapponese Komari Kikuchi, successivamente vincitrice e che ha anche sconfitto Favaretto e Cristino. Passaggio a vuoto per Martina Batini ed Arianna Errigo, mentre Alice Volpi deve ancora trovare la miglior condizione essendo tornata da poco più di un mese in pedana. Il tempo c’è e l’obiettivo resta il Mondiale di luglio.