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Skicross

Skicross: Deromedis a caccia del bis ai Mondiali 2025, Galli per la storia

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Simone Deromedis
Deromedis/ IPA Sport

Una riconferma ed una prima volta. Ambizione è la parola chiave dell‘Italia in vista dei Campionati Mondiali 2025 di skicross, rassegna in scena questo fine settimana in Svizzera, precisamente in quel di Engadina, all’interno della rassegna iridata dedicata allo sci freestyle. A due anni di distanza dall’ultima edizione di Bakuriani, la squadra azzurra si affiderà principalmente su due profili, grandi protagonisti in Coppa del Mondo: Simone Deromedis e Jole Galli.

Per il nativo di Trento la missione sarà quella di replicare la mastodontica impresa compiuta in Georgia nel 2023. Certo, era certamente un Simone diverso: talentuoso sì, ma pregno di incostanza, capace di passare da prestazioni da outstanding ad altre certamente meno brillanti. Oggi ci troviamo al cospetto di un atleta entrato ormai da mesi in una nuova dimensione, in piena lotta per Coppa del Mondo e con una continuità realizzativa importante.

Si dovranno comunque fare i conti con una prova one shot, in cui è impossibile fare troppi calcoli, specie su un tracciato insidioso come quello di St.Moritz, in cui Deromedis riuscì a vincere anche una gara della rassegna itinerante, precedendo Alex Fiva e Youri Duplessis Kergomard, due dei principali rivali dell’azzurro insieme ad Erik e David Mobaerg, oltre che a Florian Wilmsmann.

Attenzione poi a Jole Galli, al momento in forma smagliante e reduce da un filotto di risultati strabilianti, cominciati con il trionfo, il primo della storia italiana in campo femminile, in Val di Fassa e proseguito con il secondo posto ed il primo di Gudauri, il gradino più basso del podio di Craigleith e il quarto di gara-2 raccolto sempre in Canada. La valtellinnese si presenterà in terra elvetica dunque con il fuoco negli occhi, pronta ad accaparrarsi un’impresa che sarebbe, inutile dirlo, ancora una volta storica.

Ma occhio alle sorprese. Perché insieme a Galli e Deromedis ci saranno anche Federico Tomasoni, Yanick Gunsch, Edoardo Zorzi e Dominik Zuech. E attenzione perché in una competizione sui generis come questa, potrebbe succedere veramente di tutto.