Artistica
Serena Licchetta e il suo ginocchio: “Ora sto meglio”
“Più è dolorosa una caduta, più sarà trionfale una risalita”. È il motto di Serena Licchetta, ginnasta dal cuore grande così che ora si allena al Centro Tecnico Federale di Milano. Con un ottimismo senza eguali, un sorriso smagliante, una simpatia contagiosa e un amore incondizionato per l’artistica. La salentina di Corsano sta cercando di rimettersi in pista dopo un brutto infortunio patito al suo “amico ginocchio”. Venerdì, però, ha tranquillizzato tutti i suoi fans con un messaggio su facebook: “Io sto molto meglio. A breve farò un’altra visita di controllo generale. Come sempre NEVER BACK DOWN!!!”.
In poche parole non si arrende. Nemmeno quando la fatica e il dolore si fanno sentire e mollare sarebbe più facile. L’abbiamo vista nel reality Ginnaste-Vite parallele mentre cercava di simulare un esercizio sulla sua trave col tutore (nella foto). Sempre dal suo profilo arriva una lezione di vita: “Anche solo il gusto di salire su una trave è stato emozionante! Insomma le difficoltà e i salti li immaginavo, ma tra un po’ posso riprendere!”. Ma riavvolgiamo un po’ il nastro per capire quello che le è successo.
Febbraio 2011. Bari. Seconda tappa dei campionati italiani a squadre. Serena, con la casacca La Rosa di Brindisi, sta svolgendo tranquillamente il suo riscaldamento alle parallele. Una prova pulita. Arriva la fatidica uscita. Un atterraggio buono, in piedi ma lei sente distintamente un crac. È il suo ginocchio sinistro che ha appena ceduto. Le immagini che la vedono a terra attorniata dai medici sono un strazio. Lei stessa dirà che è stato come un incubo tra il buio e la confusione col desiderio di svegliarsi presto col desiderio che tutto non fosse vero. Purtroppo era la dura realtà. Per lei che già nel giugno 2009 si procurò una lesione al metatarso del piede destro durante un volteggio (che la costringe a rinunciare ai Giochi del Mediterraneo) si aprono le porte della sala operatoria. Ecco così che il dottor Matteo Ferretti, medico della Nazionale, interviene per ricostruire il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro (si è approfittato dell’occasione anche per suturare in artroscopia anche il menisco interno).
I tempo di recupero sono lunghissimi. Si parla di cinque mesi per ritornare ad allenarsi. Ci riprova forte del suo carattere testardo, ma a dicembre una nuova tegola. A pochi giorni dalla partenza per il Grand Prix subisce un nuovo trauma discorsivo al ginocchio sinistro durante un allenamento al Centro di Via Ovada. La lotta non finisce ed è di nuovo in sella per provare nuove emozioni, per crederci ancora.
Come dice lei: “La vita è come un gratta e vinci: se vinci hai tutto, se perdi…devi ritentare”. Si sa la pazzia è una forma di normalità. E chissà che i medici non possano darle ulteriori buone notizie per il 6 ottobre quando spegnerà le sue prime diciannove candeline.
stefano.villa@olimpiazzurra.com
(fonte Serena Licchetta on Fb)