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Atletica, Europei indoor 2019: le speranze di medaglia dell’Italia. Tamberi favorito, Stecchi e Jacobs ci provano

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L’Italia si presenta con interessanti ambizioni agli Europei Indoor 2019 di atletica leggera che si disputeranno a Glasgow (Gran Bretagna) dal 1° al 3 marzo, la nostra Nazionale potrà puntare su delle carte interessanti che possono assolutamente mirare al podio. La pedina più importante è Gianmarco Tamberi, leader europeo stagionale grazie al 2.32 saltato agli Assoluti: Gimbo è tornato definitivamente in forma e ha tutte le carte in regola per puntare alla medaglia d’oro ma la concorrenza sarà comunque importante visto che saranno presenti il polacco Bednarek che difende il titolo, l’ucraino Protsenko, il bielorusso Nedasekau, il bulgaro Ivanov, il tedesco Przbylko e il greco Baniotis.

Claudio Stecchi è cresciuto a dismisura nell’ultimo mese, è volato fino a 5.80 domenica pomeriggio (a due centimetri dal record italiano di Gibilisco) e prova a entrare in una nuova dimensione a livello internazionale: riuscirà a reggere la pressione del grande evento? Il toscano può essere il grande outsider della vigilia in una gara priva sì dell’infortunato Lavillenie e del fenomeno Duplantis ma ci saranno altre stelle come Wojciechowski, Filippidis, Guttormsen, Jacobsson. I triplisti possono provare a piazzare il colpaccio: Simone Forte si presenta con la quarta misura continentale stagionale (16.76) e chissà che non riesca a gareggiare alla pari con l’eterno Nelson Evora, col tedesco Hess e con il francese Rapinier ma non va mai dimenticato Fabrizio Donato, argento due anni fa alle spalle di Nelson Evora.

Più difficile puntare sul salgo in lungo, Marcell Jacobs è volato a 8.05 metri poche settimane fa ma ha saltato gli assoluti e big come Tentoglu, Nilsson-Montler, Caceres sembrano averne di più. Tra le donne riflettori sul salto in alto dove però Alessia Trost (bronzo iridato in sala) ed Elena Vallortigara devono necessariamente invertire la rotta rispetto a quanto visto nelle ultime settimane se vorranno lottare con Palsyte, Levchenko, Tabashnyk e compagnia per una medaglia alle spalle dell’imbattibile Lasitskene. Poi come sempre l’incognita staffette ma alla vigilia non coltiviamo grandi speranze.

 

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Foto: FIDAL/Colombo

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