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F1, Test Barcellona 2019: Il problema sulla Mercedes di Bottas un rischio voluto? A Brackley vogliono capire fin dove spingersi

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Undicesimo e dodicesimo posto: questi i due riscontri in casa Mercedes per il britannico Lewis Hamilton e il finlandese Valtteri Bottas, al termine della prima giornata della seconda serie di test colletti di F1. C’èra grande attesa per quanto concerne le Frecce d’Argento. Erano stati annunciati dal team di Brackley degli aggiornamenti ma quello che si è visto sul tracciato catalano è stata un’autentica rivoluzione. Del resto a Toto Wolff e soci piace sempre stupire, dopo aver fatto credere di essere con l’acqua alla gola.

È corretto infatti parlare di “versione B” della monoposto anglo-tedesca. Si parte con una nuova conformazione dell’ala anteriore e del muso, leggermente più basso e con una migliore disposizione del feritoie, funzionali al cosiddetto S-Duct, un sistema per rendere più puliti i flussi d’aria e migliorare l’estrazione di aria. Le novità riguardano anche i bargeboards e i deviatori di flusso laterali, associati ad una rastremazione estrema della pance nella parte finale, in conseguenza di un nuovo sistema di raffreddamento del propulsore.

Qualcuno potrebbe dire: “Si, grandi novità ma indietro e con problemi di affidabilità“. Ci si riferisce alla problematica occorsa al finlandese Valtteri Bottas relativa alla gestione della pressione dell’olio. Contrariamente però a quanto si potrebbe pensare non si tratterebbe di un calo di pressione bensì di un eccesso. E perchè? Si potrebbe immaginare che il guasto originatosi sulla W10 sia quasi “indotto”, tenendo conto delle novità descritte, anche per far capire ai tecnici fin dove possono spingersi. Una considerazione che, così, su due piedi potrebbe sembrare un po’ ardita ma non poi così tanto.

Se si osserva infatti il comportamento di Hamilton, ad esempio, nel corso dei suoi test si comprende che il lavoro del britannico è decisamente per settori. Lewis, infatti, come dimostrato dal cronologico è stato nettamente il migliore nel t-3, dando la paga a tutti e togliendo il freno, come si suol dire. Segno inequivocabile che la scuderia anglo-tedesca è ben lontana dall’essere in difficoltà ma sta affilando le armi per prepararsi nel migliore dei modi a quel che sarà in Australia il 17 marzo.

I CRONOLOGICI DELLA PRIMA PARTE DELLA SESSIONE ODIERNA

Riscontri che parlano chiaro e da cui si possono trarre anche delle conseguenze diverse. La pista presto ci illuminerà, anche perché la “partita a poker” dei test tra non molto lascerà spazio a punti, cuore e ad ingegno.

 

 

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