MotoGP
MotoGP, Mondiale 2019: Marc Marquez resta il favorito n.1. Lo spagnolo punta ad allungare la striscia dei record
Il Mondiale MotoGP 2019 avrà diversi numeri interessati. 71, come il numero dell’edizione del campionato della classe regina. 19, come le gare in calendario. 22, come i partecipanti al via. 6, come le case costruttrici. 1, come il numero dei favoriti: Marc Marquez. Inutile fare finta di niente o girarci attorno. Lo spagnolo, campione del mondo in carica, anzi tri-campione del mondo in carica, parte anche in questo campionato come il Maschio Alpha del lotto.
I suoi record, ormai sono impressionanti. 7 titoli iridati all’attivo (dei quali 5 in MotoGP in soli sei anni), 70 vittorie complessive (il 37%, mentre diventa del 40% nella sola classe regina) su 186 gare disputate (con 116 podi, il 62%) con 80 pole position e 60 giri più veloci. Nel 2018, come se non bastasse, ha vinto in 9 occasioni, con 4 secondi posti, un terzo e, al netto dei due ritiri, è arrivato solamente due volte al traguardo fuori dal podio.
Chi, quindi, può pensare di fermare un “cannibale” simile? Un pilota che sembra tutt’uno con la sua Honda, che lo asseconda al meglio con il suo stile di guida. Forse, al momento, solamente la sua spalla sinistra operata nei primi giorni di dicembre. La riabilitazione, ovviamente, sta procedendo passo dopo passo ma, al via del Mondiale in questo fine settimana, non potrà essere ancora al 100% della sua forma fisica. Una magra consolazione per i rivali che iniziano questa nuova annata temendo l’ennesimo dominio del 26enne di Cervera.
Ovviamente non sarà una passeggiata di salute per lo spagnolo, i rivali non mancheranno e saranno più agguerriti che mai, da Ducati a Yamaha, ma dovranno letteralmente essere perfetti per avere la meglio di un pilota che, piaccia o meno, sta segnando questa era del Motomondiale. Dal canto suo Marc Marquez è pronto alla sfida e ha la consapevolezza di avere a disposizione una moto di primissimo livello che sa adattarsi ad ogni tracciato, di avere immutata voglia di vincere in ogni occasione, ed una qualità che lo sta portando, già ora, nell’Olimpo della MotoGP.
Quando sei un campione di questo livello gli stimoli non mancano, arrivano direttamente dal tuo cuore e dal tuo cervello ma, guardando le statistiche, a cosa potrebbe puntare il numero 93 della Honda? In primo luogo al quarto titolo iridato consecutivo. Un record che manca dal 2002-2005 con il suo arci-nemico Valentino Rossi (che aggiunge anche il titolo del 2001 nell’allora classe 500). Quindi potrebbe provare a ritoccare un primato già suo, come quello delle 10 vittorie di fila conquistate ad inizio 2014. Oppure allungare la strepitosa striscia di pole position e successi sul COTA di Austin, attualmente fermo a quota 6, un numero che ha dell’incredibile. Un altro record pazzesco della sua carriera potrebbe portarlo alle 10 vittorie di fila nel Gran Premio di Germania nelle varie categorie disputate, avendo sempre conquistato la partenza al palo. Infine migliorare ulteriormente le 13 vittorie conquistate in un solo anno (il clamoroso 2014) sulle 18 prove disputate.
In poche parole, statistiche, rivali, nuovi possibili record e traguardi, non mancheranno per il Cabroncito. Lo spagnolo vuole continuare nel suo dominio, ma gli avversari proveranno a detronizzarlo, sin dall’avvio del Gran Premio del Qatar di questo fine settimana. Ci attendono 19 appuntamenti da non perdere. Ma, come detto, il favorito è, e rimarrà solo uno: il numero 93.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo
riax
5 Marzo 2019 at 13:45
iom spero sempre nel 10° uffiale di Valentino ( quello ufficioso c’è già). Spalla operata? chisse, capita, come possono testimoniargli e i suoi competitori che ne hanno passate di ben peggiori.