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Artistica
Ginnastica, Trofeo di Jesolo 2019: che Italia torna dalla laguna? Azzurre propositive e sul pezzo, pesa l’assenza di Giorgia Villa
L’infortunio di Giorgia Villa ha sicuramente condizionato il rendimento dell’Italia nel Trofeo di Jesolo che si è disputato nel weekend, la nostra Nazionale ha dovuto scontare l’assenza della sua capitana a causa di una lievissima frattura al dito medio della mano destra che purtroppo le ha impedito di scendere in pedana per la sua prima uscita internazionale da senior. La Campionessa Olimpica Giovanile avrebbe voluto calcare la pedana del PalaArrex e aiutare le compagne nella sfida contro USA e Cina di sabato pomeriggio ma si è deciso correttamente di lasciarla a riposo precauzionale anche perché manca poco più di un mese agli Europei, il primo grande appuntamento della stagione: la botta subita durante la prova podio del venerdì renderà più complessa la marcia di avvicinamento della bergamasca alla rassegna continentale e sicuramente bisognerà riscrivere alcuni dettagli del piano di lavoro ma sembra esserci ottimismo attorno alle sue condizioni di salute.
Il CT Enrico Casella ha dovuto così ridisegnare la formazione a ridosso dell’evento, componendo un quartetto che ha saputo comunque farsi onore chiudendo al terzo posto non poi così lontano dalle corazzate avversarie. Siamo soltanto all’inizio della stagione (questo era il secondo appuntamento dell’anno, ad appena una settimana di distanza dalla prima tappa della Serie A), ovviamente la condizione di forma non è ancora delle migliori e i nuovi esercizi non sono stati ancora completamente assimilati: c’è ancora del lavoro da fare, il mirino è dichiaratamente puntato sui Mondiali di ottobre dove dovremo conquistare la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il bilancio è però positivo perché le ragazze hanno dimostrato grande grinta durante la gara, hanno fatto capire di essere sul pezzo e di avere tutti i mezzi per ben figurare ai massimi livelli.
La Classicissima della Polvere di Magnesio, quest’anno anticipata nel calendario di qualche settimana rispetto alla tradizione (fatto da non sottovalutare), ci ha regalato una selezione pimpante e propositiva. La rotazione alle parallele con cui abbiamo aperto la gara di sabato (media del 14.0) merita di essere ampiamente evidenziata anche perché ottenuta sotto gli occhi di una giuria internazionale che non concede nulla, purtroppo alla trave sono emerse delle criticità con qualche caduta di troppo: proprio sui 10 cm bisognerà lavorare per farsi trovare preparati in occasione dei prossimi appuntamenti. Gli esercizi al corpo libero sono stati gradevoli e ci sono notevoli margini di miglioramento, ormai ineccepibili i doppi avvitamenti delle gemelle d’Amato al volteggio, il nostro attrezzo di punta su cui sicuramente costruiremo i risultati nel team event.
Elisa Iorio ha conquistato il terzo posto nella finale sugli staggi con un rilevante 14.300 (5.8 il D Score ma ha nelle gambe un collegamento in più per innalzare la nota di partenza), Asia d’Amato si è imposta al volteggio (risultato scontato) ma con un proverbiale dty proprio come quello della gemella Alice che si è rivelata la migliore azzurre sul giro completo, Desiree Carofiglio e Martina Maggio sono tornate alla grande nel circuito, Martina Basile si è difesa. L’Italia ha dimostrato di esserci anche se non può fare a meno di un talento come Giorgia Villa soprattutto in certi appuntamenti, mentre tra le juniores abbiamo raccolto un quarto e un sesto posto con le due squadre schierate: qualche errore di troppo dovuto sicuramente all’emozione delle nostre under 16 ma Alessia Federici, Angela Andreoli, Giulia Cotroneo, Camilla Campagnaro e compagne possono regalarci delle soddisfazioni nei prossimi anni.
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Foto: Alessia Lunghi