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Nuoto, il Tribunale Nazionale Antidoping esaminerà il 2 aprile il ricorso di Filippo Magnini, squalificato quattro anni

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Sono trascorsi circa 4 mesi da una sentenza che fece tanto discutere: quattro anni di squalifica (dimezzata la richiesta della Procura) da parte del Tribunale antidoping inflitti all’ex nuotatore Filippo Magnini ed altrettanti a Michele Santucci. La motivazione era stata uso o tentato uso di doping. Magnini ha così pagato la collaborazione con il nutrizionista Guido Porcellini, squalificato 30 anni.

“E’ un sistema che non funziona. Io e Michele (Santucci, ndr) abbiamo stabilito un record: siamo i primi due atleti non positivi ma squalificati e me la aspettavoCredo che la nostra sentenza fosse già scritta quando siamo venuti a parlare un mese fa ed è un qualcosa che non capisco anche perché giuro non sappiamo neanche quale sia la sostanza che noi avremmo assunto o tentato di assumere… Non esiste niente e quindi anche per questo faremo ricorso. E poi vi dico una cosa: il Procuratore ha concluso la sua arringa, sbattendo i pugni sul tavolo e dicendomi: “Basta, adesso questa è diventata una faccenda personale”, le reazioni a caldo dell’ex atleta.

Ebbene, come confermato dall’ANSA, la seconda Sezione del Tribunale nazionale antidoping di Nado Italia, ha inserito, nella sessione di udienze del 2 aprile 2019 (alle ore 9.30), il ricorso di Filippo Magnini contro la sentenza citata. Nella stessa giornata, alle ore 10.30, verrà preso in esame il caso di Santucci (ricorso anche per lui). Ci sarà un ribaltamento della situazione? Non resta che aspettare. Giusto sottolineare che vi sarà anche l’udienza il 1° aprile per la pattinatrice azzurra Giulia Lollobrigida (alle ore 16.00), squalificata un anno e mezzo per l’assunzione di un diuretico.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Federico Rostagno / shutterstock.com 

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