MotoGP
MotoGP, Mondiale 2019: Ducati, ora o mai più. La GP19 ha tutto per sfidare la Honda senza timori
Il countdown procede spedito e l’inizio del Mondiale 2019 di MotoGP è sempre più vicino. Sul circuito di Losail (Qatar), il Circus delle due ruote inizierà le sue esibizioni e nella classe regina le attese sono molte. Ci si aspetta un’annata entusiasmante, laddove solo i più coraggiosi sapranno spuntarla lungo un percorso lastricato di prove difficili.
La Ducati, da par suo, ha un chiaro obiettivo: porre fine all’egemonia di Marc Marquez. Il sei volte iridato sarà il candidato numero uno al successo finale. Non ingannino i problemi fisici post operazione alla spalla. L’iberico, in sella alla Honda, risponderà presente e per tutti sarà decisamente dura batterlo. La Rossa però non si tirerà indietro, conscia delle difficoltà dell’obiettivo. Il “93” sembra essere il prescelto per scrivere altre pagine di storia nel motociclismo ma a Borgo Panigale hanno lavorato per mettere in pista una moto prestazionale.
Lo staff di Gigi Dall’Igna partiva già da una buona base. La GP18 si era rivelata, soprattutto dalla seconda parte del Mondiale, un mezzo altamente competitivo e la risalita di Andrea Dovizioso nonché alcuni colpi ad effetto del maiorchino Jorge Lorenzo (quest’anno in sella alla Honda) stanno lì a dimostrarlo. Su che cosa si basa il nuovo progetto? Sull’andare a conservare una certa predominanza in termini di accelerazione, minimizzando invece le criticità nella percorrenza in curva. Il famoso “turning” è stato un po’ il tallone d’Achille della moto italiana. Spesso i piloti che si sono ritrovati a guidarla hanno denunciato questa difficoltà.
Nell’ultimo periodo, però, la Ducati ha compiuto dei passi in avanti sostanziali che hanno permesso ai centauri di vincere gare ed essere in lizza costantemente per il successo. Ecco che nel 2019 il guanto di sfida a Marquez è lanciato. Dovizioso, parallelamente alla crescita della Rossa, ha lavorato molto su se stesso creando un connubio con la D16 invidiabile. Pertanto, ritenere il forlivese il principale rivale di Marc non è una forzatura. Un confronto che, probabilmente, vedremo fin dalla prima gara in Qatar, su un tracciato dove le qualità della moto nostrana dovrebbero risultarne esaltate. C’è quindi attesa relativamente alle prestazioni dei ducatisti, desiderosi di iniziare la stagione con il piglio giusto.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Hafiz Johari / Shutterstock.com