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Ciclismo

Tirreno-Adriatico 2019: il percorso e le sette tappe ai raggi X. Due prove contro il tempo e tre frazioni impegnative

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Mercoledì 13 marzo prenderà il via la 54ma edizione della Tirreno-Adriatico, la seconda corsa a tappe per importanza del Bel Paese dopo il Giro d’Italia. La Corsa dei Due Mari anche quest’anno regalerà spettacolo con un percorso impegnativo e tanti big presenti, tra cui Vincenzo Nibali, Elia Viviani, Peter Sagan, Julian Alaphilippe e Geraint Thomas. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio il percorso con l’analisi delle sette tappe ai raggi X.

Prima tappa: Lido di Camaiore-Lido di Camaiore 21,5 km

Si comincia con una cronometro a squadre completamente piatta, con il percorso che presenta due lunghi rettilinei intervallati da un anello rettangolare che porterà i corridori sul lungomare di Forte dei Marmi prima del traguardo.

Seconda tappa: Camaiore – Pomarance 195 km

La prima frazione in linea è subito dura, con una partenza in salita verso Montamagno che potrebbe essere ideale per far partire una fuga. Un lungo falsopiano porterà poi i corridori all’imbocco del GPM di Castellina Marittima, posto al km 98. Dopo una ventina di chilometri a Casino di Terra la strada inizierà a salire gradualmente fino al GPM di Serrazzano. Segue poi un tratto di saliscendi per imboccare la salita finale verso Cerreto, lunga circa 8 km e molto irregolare, con una prima rampa al 16% e poi una pendenza che oscilla tra il 2% e l’8%, adatta quindi a passisti scalatori.

Terza tappa: Pomarance – Foligno 226 km

Percorso mosso nella prima parte, con una serie di brevi strappi tra cui i GPM del Passo del Rospatoio e della Foce. Gli ultimi 70 km sono però prevalentemente pianeggianti e sulla carta dovremmo vedere quindi un arrivo in volata. Gli sprinter dovranno prestare comunque molta attenzione negli ultimi chilometri, visto che saranno presenti una serie di curve impegnative.

Quarta tappa: Foligno – Fossombrone 221 km

Altra tappa lunga, ma a differenza della precedente, con un finale molto duro. I primi 80 km non presentano particolari difficoltà altimetriche, poi si sale a San Gregorio di Fermignano e dopo un tratto in falsopiano si affrontano i muri di Sant’Ippolito e Villa del Monte. Dopo circa 30 km c’è lo strappo di Cartoceto e poi il GPM di Monteguiduccio, circa 12 km di salita con rampe fino al 19%. A 18,5 km dall’arrivo inizia il circuito finale, da ripetere due volte, caratterizzato dalla salita dei Cappuccini, con un chilometro e mezzo sempre sopra il 10% e punte al 19%. Dallo scollinamento ci saranno 4 km in discesa e poi 1,6 km pianeggianti per arrivare sul traguardo.

Quinta tappa: Colli al Metauro – Recanati 180 km

È stata soprannominata la tappa dei Muri, visto che nel circuito finale di 22,8 km, da ripetere tre volte, sono presenti il Muro di San Pietro e il Muro di Porta d’Osimo. Quest’ultimo presenta 1300 metri con una pendenza media del 14% e massima del 19%. Terminato questo micidiale tratto ci saranno altri 1800 metri in leggera salita attorno al 3% fino all’arrivo. Una tappa che nel finale offrirà grande spettacolo e in cui i corridori esplosivi potranno fare la differenza.

Sesta tappa: Matelica – Jesi 195 km

Prima metà di corsa con diverse salite pedalabili tra cui il GPM del Valico di Pietra Rossa, mentre la seconda è quasi tutta pianeggiante, con un circuito finale cittadino di 12,8 km, da ripetere due volte. Sarà quindi un’occasione da non perdere per i velocisti.

Settima tappa: San Benedetto del Tronto-San Benedetto del Tronto 10,1 km

Questa Tirreno-Adriatico si chiuderà come di consueto a San Benedetto del Tronto, che ospiterà una cronometro individuale per specialisti. Il percorso è infatti completamente piatto, con due lunghi rettilinei intervallati da due curve ad angolo retto. Non ci saranno quindi grandi distacchi tra i big, ma se la classifica generale fosse ancora in bilico, anche pochi secondi potrebbe risultare determinanti.

 

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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