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Chris Horner, F1 GP Australia 2019: “Inverno interessante, domani vedremo in qualifica. Dodici team? Stiamo bene così”

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Si è aperto il lungo fine settimana dedicato al GP d’Australia 2019, tappa d’apertura del Mondiale F1. Il venerdì è stato riservato alle prove libere e a margine si è svolta anche la conferenza stampa con la presenza dei general manager delle scuderie di riferimento. Ha parlato anche Chris Horner, della Red Bull, che in apertura si è soffermato sulla scomparsa di Charlie Whiting: “Uno shock enorme per tutti, siamo stati con lui per 20 anni. Charlie era una delle persone buone della F1, era un uomo delle corse, quando parlava c’era sempre il sorriso sul suo volto e conosceva tutti i trucchi. Gestiva il suo ruolo in maniera speciale, un ruolo difficilissimo che richiede grande equilibrio: veniva monitorato perché doveva prendere decisioni molto difficili, il suo contributo allo sport è enorme e tutti devono dirgli grazie, per la sicurezza delle macchine e per i pochi incidenti che ormai capitano. Tutti i nostri pensieri sono per la sua famiglia“.

Spazio anche per un’analisi sul lavoro svolto negli ultimi mesi: “L’inverno è stato molto interessante, è stato positivo lavorare con la Honda e la collaborazione è stata fruttuosa. L’affidabilità è stata solida e siamo arrivati qui a Melbourne con la speranza di avere una stagione positiva. Domani in qualifica capiremo se le nostre ambizioni saranno legittime. Pierre Gasly è un pilota giovane su cui abbiamo deciso di investire, ha meritato il sedile per il potenziale dimostrato nelle passate stagioni ed è un pilota molto veloce in ottica futura“.

Non soltanto F1 nelle parole di Chris Horner:Siamo la Red Bull, se non si rischia non ci divertiamo. I nostri piloti devono vivere la loro vita, devono prendersi cura di loro stessi ma contemporaneamente fare esperienze divertenti. Gli studenti stanno manifestando a favore dell’ambiente? I nostri motori sono un ottimo esempio con il risparmio di carburante, stiamo portando avanti un grande lavoro tecnologico“.

Il leader della Red Bull è stato interpellato anche sulla possibilità di avere dodici team in F1: “Secondo me dieci sono sufficienti, l’importante è la qualità e la competitività. L’equilibrio al momento è buono, preferirei che venisse preservato quanto abbiamo adesso piuttosto che arricchire la griglia di partenza“.

 

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Foto: Shutterstock.com

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