Sci Alpino
Florian Eisath: “Ma a cosa servono i nuovi sci da gigante?”
MILANO – Florian Eisath è sinonimo di regolarità: il gigantista azzurro viene infatti da una stagione dove, per la prima volta in carriera, ha chiuso tra i migliori 25 al mondo della sua specialità, grazie ad una costante serie di piazzamenti tra la decima e la ventesima posizione.
“Se dovessi dare un voto alla scorsa annata, direi un bel 7, forse anche qualcosa in più, perché sono riuscito ad abbassare il numero di partenza e a trovare una buona continuità di rendimento” – dichiara ad Olimpiazzurra durante l’evento Fisi in Tour. Il ventinovenne finanziere di Obereggen è, al pari di Max Blardone, Manfred Moelgg e Davide Simoncelli, uno dei “veterani” della squadra azzurra di gigante, nella quale si stanno affermando anche giovani di talento come Roberto Nani, Giovanni Borsotti e Luca De Aliprandini: “L’ambiente in squadra è assolutamente positivo. Questi ragazzi in grande crescita costituiscono un grande stimolo per tutti noi“.
Guardando alla stagione che verrà, Flo si augura “di riuscire a gareggiare sempre con la giusta mentalità e con la migliore condizione fisica. Non nascondo che il mio obiettivo sia la partecipazione alle Olimpiadi e so di potermi guadagnare sul campo la convocazione“.
Chiusura sui famigerati nuovi materiali da gigante, che hanno suscitato molte polemiche nell’ultimo anno: “Mi chiedo ancora a cosa sia servito questo cambiamento. Sicuramente non a vendere un maggior numero di sci, perché tra i giovani al massimo fanno passare la voglia di sciare, o a migliorare la sicurezza degli atleti, che anzi mi pare sia drasticamente peggiorata. Certo, io ho avuto la fortuna di essere stato uno dei primi a testarli e di aver trovato subito il giusto assetto con Blizzard, ma condivido le aspre critiche fatte da alcuni miei colleghi“.
foto FISI tratta da fiammegialle.org
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com