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Ciclismo

Diego Ulissi: che finale di stagione! Ma manca ancora…

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Un finale di stagione da protagonista assoluto. Milano-Torino, Coppa Sabatini e Giro dell’Emilia, tre corse diverse legate da un forte filo conduttore: Diego Ulissi. Il toscano si è imposto in tutte e tre queste competizioni, dimostrando un ottimo momento di forma, probabilmente il migliore della carriera.

Il successo più importante, sicuramente, è quello arrivato alla Milano-Torino, con tutti i corridori più forti del mondo alle sue spalle. Joaquim Rodrguez, Alejandro Valverde, Rafa Majka e Domenico Pozzovivo non hanno potuto nulla contro la progressione del 24enne azzurro negli ultimi 200 metri dell’ascesa verso la Basilica di Superga, nei pressi della quale era posto l’arrivo. Resistente in salita, esplosivo allo sprint, un corridore tagliato per le corse di un giorno più impegnative.

I successi alla Coppa Agostoni e al Giro dell’Emilia sono arrivati in maniera diversa tra loro. Il primo, poco selettivo, ha visto Ulissi vincente di giustezza su Pasqualon, mentre nell’altro è stato assoluto protagonista e dominatore, con il San Luca ad esaltare le sue caratteristiche. Una gara senza avversari, corsa di conserva fino alla fine, senza nemmeno aver bisogno di un cambio di ritmo secco. Troppo forte, l’attuale Ulissi, nel panorama italiano.

Nelle ultime settimane si può dire che Diego abbia faticato solo negli eventi più importanti, risultando solo una comparsa tra Mondiale e Lombardia. Entrambi gli eventi hanno messo in luce quello che, al momento, sembra il limite maggiore del corridore della Lampre-Merida: la tenuta su lunghe distanza. Non è la prima volta che, in corse che superano i 240 chilometri, il toscano non riesca ad esprimersi come invece gli accade in corse di 200 chilometri, per il momento decisamente alla sua portata.

Se riuscisse a colmare questa lacuna, e migliorasse le sue doti da discesista, Diego Ulissi potrebbe veramente mettersi in luce come l’erede dei grandi clasicomani nostrani che dominavano in lungo in largo le corse di un giorno in giro per il mondo. Le caratteristiche sono perfette e l’età permette ancora di essere speranzosi per il miglioramento dei punti deboli. Se aggiungiamo che in quest’ultimo periodo Ulissi sembra essere ulteriormente maturato, ecco che il suo identikit potrebbe corrispondere perfettamente alla punta, per il Bel Paese, delle prossime Classiche di Primavera, dalla Sanremo, in particolar modo con il nuovo percorso, alla Liegi. Certo, in questi casi, servirà uscire alla distanza… 

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Bettini Photo

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