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Under21, non siamo poi così brutti…Ma servono Murru e Berardi

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La paura è passata, si torna a respirare. Gli Europei del 2015 e le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 avevano assunto i contorni del miraggio. Invece la vittoria per 1-0 in Belgio ha rilanciato in grande stile le ambizioni della Nazionale italiana Under21. Un successo cruciale, che ci consente di tornare padroni del nostro destino, anche se i belgi restano avanti in un eventuale arrivo a pari punti grazie al vantaggio nello scontro diretto (pesa l’1-3 subito in casa dagli azzurri nella partita inaugurale).

Già il prossimo turno, tuttavia, potrebbe rivelarsi decisivo, con l’Italia che attende il Nord Irlanda ed il Belgio chiamato alla difficile trasferta in Serbia. Proprio i balcanici rappresentano la variabile impazzita del girone certamente più impegnativo di queste qualificazioni.

Ad ogni modo, se Italia e Belgio vincessero tutte le partite da qui alla fine, la selezione tricolore sarebbe pressoché certa di qualificarsi tra le quattro migliori seconde. Entrambe, tuttavia, dovranno affrontare la Serbia per due volte, dunque la storia del raggruppamento appare ancora tutta da scrivere.

Passata la ‘grande paura’, soffermiamoci sulla rosa a disposizione di Luigi Di Biagio. Molte volte si è sottolineato come questa Under21 non valga le precedenti, in particolare l’ultimo ciclo di Devis Mangia che ha raggiunto la finale europea e vantava tra le sue fila campioni del calibro di Verratti, Borini, Destro e Florenzi (senza contare i vari De Sciglio ed El Shaarawy, quasi subito dirottati verso la Nazionale maggiore).

Non sarà una squadra di fenomeni, eppure ieri qualcosa di buono si è visto. Fraseggi rapidi, una manovra a tratti avvolgente, un possesso palla impostato con personalità, una fase difensiva finalmente compatta, con centrocampisti ed anche attaccanti fondamentali in fase di ripiegamento.

Qualche buona individualità non manca (su tutti Bardi, Bianchetti, Viviani e Baselli), ma per rendere questa Nazionale ancora più forte, il ct non può continuare ad ignorare i migliori elementi che si stanno mettendo in mostra in Serie A: il terzini sinistro Murru ed il fantasista Berardi. Giusto applicare il codice etico, in quanto nella vita è necessario diventare prima uomini che calciatori. Ma nel caso di specie ci sembra che si stia esagerando, continuando ingiustamente ad ignorare ragazzi che hanno già duramente pagato le loro colpe.

Il girone resta complicatissimo ed alle Olimpiadi del 2016 si qualificheranno solo le semifinaliste dei prossimi Europei. Non sarà semplice, soprattutto se l’Italia non sfrutterà al meglio il proprio potenziale.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

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