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MotoGP, le 5 risposte che dovrà darci il GP d’Argentina

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Tutto è pronto per il secondo appuntamento del Mondiale MotoGP 2019. Il Circus, infatti, si sposta in Argentina per la gara sul circuito di Termas de Rio Hondo. Abbiamo ancora negli occhi e nella mente lo spettacolare esordio del Gran Premio del Qatar con il successo di Andrea Dovizioso in extremis su Marc Marquez. Vedremo lo stesso canovaccio anche in Argentina? La Yamaha risorgerà? Cerchiamo di analizzare gli spunti più importanti del fine settimana con i cinque quesiti più importanti in vista di Termas de Rio Hondo.

1 La Honda sarà ancora la moto da battere in Argentina?

Se Losail non è, quasi mai, territorio di conquista ideale per la moto giapponese, Termas de Rio Hondo, invece, vede quasi sempre Honda davanti a tutti. L’anno scorso, addirittura, fu Cal Crutchlow a salire sul gradino più alto del podio, anche per colpa dei “disastri” di Marc Marquez. Il campione del mondo, infatti, disponeva di un ritmo di quasi un secondo più veloce rispetto ai rivali e senza i suoi clamorosi errori avrebbe potuto vincere in scioltezza. Capiremo sin dalle prime prove libere di domani se queste prestazioni saranno confermate e, in quel caso, potrebbero già scorrere i titoli di coda.

2 La Ducati risponderà su una pista poco “amica”?

A differenza della Honda, invece, la Ducati non ha mai digerito troppo la pista del nord-est dell’Argentina. La moto di Borgo Panigale, infatti, ha spesso sofferto le curve ampie e da percorrenza, e Termas de Rio Hondo ne ha davvero tante. Se Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci riusciranno a combattere per il successo significherà che la GP19 sarà davvero pronta per lottare per il titolo fino a Valencia.

3 La Yamaha sarà della battaglia?

Valentino Rossi e Maverick Vinales, come spesso accade, si avvicinano al nuovo appuntamento del calendario senza sapere minimamente quale sarà il loro destino. La loro M1, infatti, ha dimostrato di poter crescere, o crollare, nel breve volgere di una sola giornata. Come sarà, dunque, il weekend argentino per la Yamaha? Solitamente la moto di Iwata si trova bene sulla pista di Termas de Rio Hondo, ma le variabili (dall’elettronica al grip) potrebbero cambiare completamente le carte in tavola. Rossi e Vinales hanno urgente bisogno di una prova di livello, dopo le difficoltà di Losail, ma il processo di crescita della M1 sembra ancora più lento del previsto.

4 La Suzuki potrà confermarsi ad alti livelli?

Tra le note più positive di questo primo scorcio di stagione non possiamo non citare la scuderia nipponica. Dopo un finale di 2018 di altissimo livello la Suzuki si sta confermando anche in questo nuovo campionato, con Alex Rins e Joan Mir pronti a stupire. Se arriveranno conferme importanti anche in Argentina si potrà davvero considerare la Suzuki come una realtà della MotoGP e non più solo come una “sorpresa” da valutare circuito per circuito.

5 Quali saranno le condizioni di Jorge Lorenzo?

Jorge Lorenzo sbarca in Argentina con la speranza di vivere il suo primo vero e proprio weekend stagionale. La tappa del Qatar, infatti, lo ha visto ancora ampiamente menomato dalla rottura dello scafoide, e non ha potuto dare il suo 100%. Sono passate tre settimane ed il maiorchino confida di poter dire la sua a Termas de Rio Hondo, una pista che, ad ogni modo, non è mai stata una delle sue preferite. Se l’ex ducatista vorrà proseguire nel suo sogno di titolo iridato dovrà cambiare marcia sin da subito, evitare altre cadute e guai, perchè Marquez e Dovizioso non attendono nessuno…

 

alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto:  Valerio Origo

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