MotoGP
MotoGP: il caso Ducati avvicina la classe regina alla F1. Nessun imbroglio ma migliorare le regole
Le decisione è stata presa e non si può tornare indietro: lo spoiler della Ducati è stato dichiarato regolare dalla Corte d’Appello della FIM riunita a Ginevra e la vittoria di Andrea Dovizioso è stata ufficializzata. Così, salvo ricorso al TAS di Honda, Aprilia, Suzuki e KTM, dovrebbe essersi conclusa la vicenda della tanto discussa appendice usata dalla GP19.
La sentenza ha chiarito che la valenza aerodinamica c’è ma la primaria funzione è quella di evitare il surriscaldamento dello pneumatico posteriore. Tradotto: Ducati, abile a trovare una zona grigia del regolamento per riuscire a sfruttare questo componente anche per altri scopi. Una sentenza, secondo alcuni, politica in quanto la FIM non ha voluto smentire se stessa relativamente all’agire del responsabile tecnico Danny Aldridge, che aveva dichiarato conforme il cosiddetto “cucchiaio” per il weekend a Losail (Qatar).
Una decisione quindi che porta gli accusatori della Rossa a soffermarsi sulla trascrizione delle regole: “Le norme vanno scritte meglio, facili da controllare e da rispettare. Per come è scritta la regola, permette che l’intenzione principale sia di raffreddare la gomma posteriore, senza curarsi dell’effetto secondario“, ha dichiarato il Team Principal di Suzuki Davide Brivio (fonte: La Gazzetta dello Sport). Pertanto si potrebbe prefigurare una MotoGP sempre più vicina alla F1, dove l’aerodinamica potrà fare la differenza e gli espedienti tecnici saranno sempre più all’avanguardia.
Dal canto suo la Ducati è chiaramente soddisfatta di quanto è emerso a Ginevra ma di sicuro, come ammette il Direttore Generale di Ducati Corse Luigi Dall’Igna, il rapporto tra i concorrenti muterà e la battaglia in pista tra i piloti sarà arricchita da quella ai box, elevando il livello di competitività. Ecco che la necessità di una maggior linearità normativa può aiutare, evitando le pericolose devianze del Circus delle quattro ruote.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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