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Foto: LaPresse
Una notte davvero speciale quella vissuta all’AT&T Center dal popolo dei San Antonio Spurs. La formazione guidata da Gregg Popovich ha ottenuto un’importante vittoria sul campo contro i Cleveland Cavaliers avvicinando l’obiettivo playoff, ma il momento più toccante della serata è stata la cerimonia in onore di Manu Ginobili che si è svolta durante l’intervallo. La maglia n.20 del fuoriclasse argentino è stata infatti ritirata ufficialmente e sventolerà sul tetto dell’impianto ad accompagnare le sfide degli Spurs. Dopo 16 anni passati a San Antonio, Ginobili ha lasciato il campo al termine della scorsa stagione: “Ho scritto di aver avuto una carriera oltre ogni mio sogno più selvaggio, ed è stato davvero così”, le sue parole di fronte al pubblico, “sono stato fortunato, ho ricevuto delle ottime carte e non ho dovuto far altro che giocarmele bene: è tutto quello che ho fatto”.
Quattro titoli NBA, la medaglia d’oro olimpica con l’Argentina e l’Eurolega con la maglia di Bologna (con premio di MVP), sono soltanto alcuni dei tanti traguardi raggiunti in carriera dal genio di Bahia Blanca. Anche Marco Belinelli ha voluto omaggiare l’indiscusso talento dell’argentino: “Ha aperto le porte per tanti giocatori internazionali come me e quando è arrivato lui nella NBA non ce n’erano così tanti come oggi, lo scenario era molto più difficile, affermarsi era più complicato. Tanti giocatori, di ogni angolo del mondo, hanno sognato di giocare nella NBA grazie a lui: Manu è stato un campione vero, uno che ha vinto tutto, a livello internazionale con Bologna e con la nazionale e poi anche nella NBA”, ha detto l’azzurro ai microfoni di Sky Sport.
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roberto.pozzi@oasport.it