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MotoGP, Analisi GP Argentina: Marquez fa paura in ottica Mondiale, Dovizioso limita i danni, Valentino Rossi eterno giovane
Era davvero tanto tempo che un Gran Premio di MotoGP non si concludeva, sostanzialmente, alla prima curva. Dopo mesi e mesi di grandi battaglie, oggi Marc Marquez ha deciso di chiudere i conti subito, infischiandosene dello spettacolo e delle battaglie fino all’ultima curva che tengono milioni di persone incollate alle tv. La superiorità messa in mostra dal campione del mondo, e dalla sua Honda, è stata letteralmente imbarazzante (per gli altri si intende). Lo spagnolo aveva nella manopola del gas quasi mezzo secondo di margine rispetto a tutti e ha potuto gestire in maniera tranquilla la situazione, fino a tagliare il traguardo in parata.
Lo scenario è allarmante. Il pilota di riferimento degli ultimi anni (con cinque titoli nella classe regina in sei edizioni) ora ha a disposizione una moto che sembra non avere limiti. Perfetta per il suo stile di guida, eccellente in curva, gentile con le gomme e, novità di questo campionato, anche potente a livello di motore, allo stesso livello con la Ducati. Marc Marquez è pronto a cannibalizzare anche l’edizione 2019 della MotoGP? Il rischio c’è perché un binomio simile non può che fare incettata di vittorie, e punti.
Sotto il podio, invece, Andrea Dovizioso sorrideva ben poco. Sì, il pilota romagnolo si diceva soddisfatto del podio a Termas de Rio Hondo, una pista nella quale la sua Ducati non ha mai ottenuto risultati clamorosi, ma la sua domenica non può certo renderlo felice. Vedere il rivale numero uno in ottica campionato che ti rifila mezzo secondo al giro, fa suonare tutti i campanelli d’allarme. La GP19 è una moto eccellente, che sta crescendo sotto molti punti di vista, ma non può nulla contro il duo Marquez-Honda in giornate simili. Dovizioso, come ha ammesso, ha limitato i danni e non poteva fare di più, ma per puntare davvero al titolo servirà una vera e propria impresa per avere la meglio di un rivale simile.
Come se non bastasse per il forlivese, poi, oggi si è inserito nella lotta anche Valentino Rossi. Un 40enne che, passano gli anni, ma non invecchia mai. Nonostante le difficoltà della moto continua a suonarle al compagno di scuderia (anche oggi Maverick Vinales, prima della caduta che lo ha eliminato, era a debita distanza) a divertirsi ed a divertire. Un secondo posto che vale platino per il “Dottore” che cercava conferme importanti in Argentina e le ha avute. La Yamaha sembra avere intrapreso la giusta strada a livello di modifiche e, presto o tardi, il primo acuto arriverà.
Marquez, Dovizioso e Rossi. I primi tre della classifica generale. Un grande favorito: lo spagnolo. Un rivale agguerrito: il ducatista. Un outsider di lusso, anzi extra-lusso: il nove volte campione del mondo. Il Mondiale MotoGP 2019 se lo giocheranno loro tre, con molta probabilità. Lo spagnolo vuole mantenere lo scettro e non ha la minima intenzione di abdicare. Il titolo, quindi, come potrà arrivare in Italia? Dovizioso e Rossi sono chiamati all’impresa. Da qui a Valencia tutto sarà ancora da scrivere, ma se il Cabroncito continuerà come oggi sarà dura per tutti, anche per i nostri fuoriclasse…
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: LaPresse