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Pallanuoto, Europa Cup femminile 2019: trionfa l’Olanda, Setterosa chiude quarto

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È apparsa di gran lunga la Nazionale più in forma del momento e quella che si è adattata al meglio alle nuove regole, sperimentate ufficialmente nelle Finali di Europa Cup di pallanuoto femminile a Torino. L’Olanda va a prendersi il trionfo nella seconda edizione della manifestazione continentale: dopo aver battuto Spagna ed Italia, oggi le Orange si sono imposte per 11-9 sulla Russia che fino ad ora aveva avuto il cammino perfetto (sette vittorie in sette partite). Solito show per Megens, spettacolare anche la prova di Wolves, non basta alle russe una super Karimova.

Russia-Olanda 9-11
Russia: Golovina, Bersneva 1, Prokofyeva 1, Karimova 4, Gerzanich, Gorbunova 1, Serzhantova 1, Simanovich, Timofeeva 1, Soboleva, Tolkunova, Ryzhkova, Karnaukh. All. Gaidukov
Olanda: Aarts, Megens 4 (1 rig), Genee, Van Der Sloot, Wolves 3, Stomphorst 2 (1 rig), Nijhuis, Sevenich, Keuning, Koolhaas, Van De Kraats 2, Rogge, Buis. All. Havenga
Arbitri Alexandrescu (Rou), Ferrari (Ita)
Note: parziali 1-2 2-4 2-3 4-2 Delegati Moliner (Esp) e Krivokapic (Srb). Uscite per limite di falli Ryzhkova (R) a 4’53 e Gorbunova (R) a 6’15 Valyi (H) del quarto periodo. Superiorità numeriche: Russia 3/9, Olanda 3/10 + 3 rigori. Van Der Sloot (N) sbaglia un rigore a 5’10 del quarto temo. Karnaukh (R) gioca in porta. Spettatori 400. MVP Megens (N).

Niente da fare per l’Italia che in casa non è riuscita a vincere nessuna delle due partite nelle quali è stata impegnata. Il Setterosa nella finale per il terzo posto viene battuto dall’Ungheria per 13-11. Mostruosa Keszthelyi con sei reti per le magiare, non bastano il poker di Bianconi e le tre reti di Tabani alle azzurre. Questo il commento di Conti a fine partita: “Oggi sicuramente meglio di ieri e questo deve essere il punto di inizio per il nuovo lavoro che ci attende. A 24 ore di distanza qualche piccolo progresso lo abbiamo fatto. Più propositive e meno distratte. La squadra ha nuotato per quattro tempi dimostrando maggiore lucidità rispetto alla gara con l’Olanda. Anche l’Ungheria ha buone attitudini nell’uno contro uno e noi le abbiamo tenuto testa. Dobbiamo adeguarci più velocemente alle nuove regole”.

Ungheria-Italia 13-11
Ungheria: Gangl, Szilagyi 1, Parkes 1, Gurisatti 2 (1 rig), Szucs 1, Horvath, Illes 1, Keszthelyi 6 (1 rig), Valyi, Gyongyossy 1, Toth-csabai, Mate, Toth. All. Biro
Italia: Gorlero, Tabani 3, Garibotti, Avegno, Queirolo, Aiello 1, Marcialis, Bianconi 4 (1 rig), Emmolo, Palmieri 1, Chiappini 2, Giustini, Lavi. All. Conti
Arbitri Savinovic (Cro), Colominas Ezponda (Esp)
Note: parziali 5-5 3-1 2-3 3-2. Delegati Bebic (Cro) e Perisic (Srb). Uscite per limite di falli Valyi (H) a 0’48 del terzo periodo, Avegno (I) a 2’20 e Szucs (H) a 3’57 del quarto periodo. Superiorità numeriche: Hungary 7/11 + 3 rigori, Italia 6/14 + un rigore. Gorlero (I) para rigore a Keszthelyi a 1’20 del quarto periodo. Spettatori 500. MVP Keszthelyi (H).

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gianluca.bruno@oasport.it

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