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Alberto Bettiol: “La prima vittoria da professionista proprio qui, ancora non ci credo”

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Alberto Bettiol è entrato di diritto nella storia del ciclismo italiano. 12 anni dopo Alessandro Ballan, il pedale tricolore è tornato a far suo il mitico Giro delle Fiandre grazie a questo ragazzo toscano di 25 anni. Sul Vecchio Kwaremont l’azzurro ha fatto letteralmente il vuoto, involandosi tutto solo e andando a tagliare il traguardo a braccia alzate. Un successo stupendo ed inatteso, nonché il primo della carriera per il nativo di Poggibonsi.

Grazie a tutti, una squadra fantastica. Prima vittoria da professionista, proprio qui, ancora non ci credo, forse più tardi ci crederò.
Grazie a tutti, veramente“, le prime parole di un emozionato e commosso Bettiol alla RAI.

Il nuovo campione del ciclismo nostrano ha poi raccontato l’attacco decisivo: “Sul Kwaremont mi sentivo bene, dall’ammiraglia mi hanno detto di attaccare. A quel punto ho chiuso gli occhi e sono andato. In cima mi sono guardato dietro, ho visto che c’era un bel margine e anche dalla macchina mi hanno detto di insistere“.

Poi un finale che è parso infinito, per stessa ammissione di Bettiol: “Sul Paterberg non ho perso molto e da quel punto poi sono stati i 14 chilometri più lunghi della mia vita. Sep (Vanmarcke, ndr) fatto un lavoro incredibile, un campione come lui che lavora per noi è qualcosa di straordinario. È stato grande anche Sebastian (Langeveld, ndr). In squadra sono stati davvero tutti eccezionali“.

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