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Sci Alpino

Sci alpino, CdM donne: le possibili sorprese

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Il debutto stagionale sulle nevi di Sölden è praticamente dietro l’angolo e le ragazze saranno le prime, nella mattina di sabato, a scendere in pista. Abbiamo già visto quali possono essere le favorite per la conquista della sfera di cristallo e le potenzialità della nazionale azzurra: cerchiamo ora di scoprire quali atlete potranno rivestire i panni delle outsider.

La tedesca Viktoria Rebensburg, ad esempio, è una polivalente a tutto tondo: negli anni passati ha avuto il “vizio” di non riuscire a brillare congiuntamente in gigante, supergigante e discesa (in slalom, infatti, difficilmente potrà andare oltre a qualche piazzamento a punti). Se quest’anno riuscisse a mettere insieme i vari “pezzi” che le consentirebbero di stare tra le prime tre in ogni gigante e tra le prime dieci nelle prove veloci, allora per lei si potrebbero spalancare le porte del podio nella Coppa del Mondo.

Altra polivalente da non dimenticare è Elisabeth Goergl. La trentaduenne austriaca si appresta, presumibilmente, alla sua ultima stagione olimpica, peraltro dopo un’annata a dir poco deludente soprattutto in discesa libera: il suo grande talento su tre discipline non può tuttavia essersi perso per strada e siamo sicuri che Lizzi vorrà sparare al meglio le sue cartucce, pur con lo sguardo proiettato su Sochi dove vorrebbe aggiungere un’altra medaglia, magari di un metallo più pregiato, alle due già conquistate.

Chiudiamo infine con uno sguardo tra le più giovani, per le quali è difficile ipotizzare un piazzamento nelle prime 5-6 posizioni della classifica finale, ma che potrebbero essere le vere sorprese della stagione. La norvegese Lotte Sejersted, dominatrice della categoria juniores negli anni passati, è reduce da due anni di “ambientamento” nel massimo circuito e ora, acquisita la dovuta esperienza in particolare sulle piste di velocità, potrà alzare l’asticella e puntare a qualche risultato molto importante. Sarà invece un salto quasi nel buio per Ramona Siebenhofer, vincitrice della Coppa Europa 2013: l’austriaca ha gareggiato soltanto a tratti nel massimo circuito e sembra aver patito, perlomeno ad una prima occhiata, l’impatto con questo livello assolutamente più elevato; eppure, chi dimostra di poter dominare a livello continentale non è mai da scartare a prescindere. Potrebbe infine dare nuovo lustro alla floridissima scuola svedese delle discipline tecniche e dello slalom in particolare Magdalena Fjaellstroem, classe 1995, campionessa mondiale junior in carica: difficile per lei pensare ad una polivalenza immediata, ma tra i paletti stretti sarà un nome da osservare con molta attenzione.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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